Nella serata di giovedì 12 giugno è pervenuto al Comune e ad Amiu il provvedimento formale della Provincia di Genova che revoca la precedente sospensione di autorizzazione alla discarica di Scarpino e ne consente, quindi, l'immediata riapertura. Nel pomeriggio si è svolta la commissione consiliare dedicata alla questione rifiuti.
La discussione ha ripercorso le difficili giornate dell'emergenza rifuti aggiornando il quadro delle informazioni e delle valutazioni rispetto a quanto era stato discusso nel Consiglio Comunale di martedì 10 giugno. Nella sua informativa al Consiglio Comunale l’assessore Garotta aveva comunicato che la Giunta era in attesa della relazione della Protezione Civile sulla stabilità dell’impianto e che, comunque, i dati topografici raccolti da Amiu confermavano che non si erano verificati spostamenti di rifiuti all’interno della discarica.
Riprendendo oggi la parola in sala rossa, l’assessore Garotta ha potuto comunicare che questa emergenza si sta avviando alla conclusione, in quanto il gruppo di esperti della Protezione Civile ha potuto constatare che non ci sono condizioni di instabilità e la discarica può essere riaperta, seppur con delle prescrizioni per adeguarla a degli standard maggiori di sicurezza: Amiu dovrà installare degli inclinometri (nella parte alta della discarica), aumentare la copertura e, contemporaneamente, porre in essere la realizzazione di un sistema di trattamento del percolato a Scarpino.
L’assessore ha spiegato che l’idea del ciclo dei rifiuti, pensato dalla giunta in accordo con Amiu, prevede un aumento della raccolta differenziata, la predisposizione di un impianto per la separazione del secco dall’umido (causa del percolato). Dal 1° luglio partirà la campagna di raccolta della frazione umida dei rifiuti presso i grandi produttori, esercizi commerciali e ristoranti, per poi estenderla a tutta la città ai primi del 2015.
Il presidente di Amiu Castagna ha spiegato che il piano industriale, in via di definizione, dovrà ora tenere conto anche delle prescrizioni della Protezione Civile per Scarpino. Oltre alla separazione tra rifiuto secco e umido, che è già possibile ottenere inserendo un vaglio nei siti di Volpara e Rialzo, è allo studio la possibilità di costruire un “biodigestore” (un’impianto nel quale la sostanza organica in assenza di ossigeno, si trasforma in gas che può diventare combustibile per la produzione di energia elettrica).
Nei numerosi interventi dei consiglieri : Villa (PD), Anzalone (Gruppo Misto), Lauro (PDL) , Rixi (Lega Nord), Gioia (UDC), Pastorino (SEL), Pignone(Lista Doria), Putti (M5s) , Farello (PD), Grillo (PDL), Musso (Lista Musso), De Pietro (De Pietro), Malatesta (PD), Baroni (Gruppo Misto) e Muscarà (M5s), la preoccupazione per la situazione della discarica, per quanto costerà questa emergenza, che non determini un ulteriore carico sui cittadini genovesi.
I consiglieri intervenuti hanno sollecitato soluzioni che incentivino la raccolta differenziata, come richiedono anche le direttive comunitarie; hanno raccomandato una informazione capillare ai cittadini e hanno chiesto un cronoprogramma certo delle azioni da intraprendere.
A questo proposito, Castagna ha spiegato che sta per partire una campagna di informazione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata: le materie prime non sono inesauribili, meno scarto vuol dire meno rifiuti in discarica.
La discussione ha ripercorso le difficili giornate dell'emergenza rifuti aggiornando il quadro delle informazioni e delle valutazioni rispetto a quanto era stato discusso nel Consiglio Comunale di martedì 10 giugno. Nella sua informativa al Consiglio Comunale l’assessore Garotta aveva comunicato che la Giunta era in attesa della relazione della Protezione Civile sulla stabilità dell’impianto e che, comunque, i dati topografici raccolti da Amiu confermavano che non si erano verificati spostamenti di rifiuti all’interno della discarica.
Riprendendo oggi la parola in sala rossa, l’assessore Garotta ha potuto comunicare che questa emergenza si sta avviando alla conclusione, in quanto il gruppo di esperti della Protezione Civile ha potuto constatare che non ci sono condizioni di instabilità e la discarica può essere riaperta, seppur con delle prescrizioni per adeguarla a degli standard maggiori di sicurezza: Amiu dovrà installare degli inclinometri (nella parte alta della discarica), aumentare la copertura e, contemporaneamente, porre in essere la realizzazione di un sistema di trattamento del percolato a Scarpino.
L’assessore ha spiegato che l’idea del ciclo dei rifiuti, pensato dalla giunta in accordo con Amiu, prevede un aumento della raccolta differenziata, la predisposizione di un impianto per la separazione del secco dall’umido (causa del percolato). Dal 1° luglio partirà la campagna di raccolta della frazione umida dei rifiuti presso i grandi produttori, esercizi commerciali e ristoranti, per poi estenderla a tutta la città ai primi del 2015.
Il presidente di Amiu Castagna ha spiegato che il piano industriale, in via di definizione, dovrà ora tenere conto anche delle prescrizioni della Protezione Civile per Scarpino. Oltre alla separazione tra rifiuto secco e umido, che è già possibile ottenere inserendo un vaglio nei siti di Volpara e Rialzo, è allo studio la possibilità di costruire un “biodigestore” (un’impianto nel quale la sostanza organica in assenza di ossigeno, si trasforma in gas che può diventare combustibile per la produzione di energia elettrica).
Nei numerosi interventi dei consiglieri : Villa (PD), Anzalone (Gruppo Misto), Lauro (PDL) , Rixi (Lega Nord), Gioia (UDC), Pastorino (SEL), Pignone(Lista Doria), Putti (M5s) , Farello (PD), Grillo (PDL), Musso (Lista Musso), De Pietro (De Pietro), Malatesta (PD), Baroni (Gruppo Misto) e Muscarà (M5s), la preoccupazione per la situazione della discarica, per quanto costerà questa emergenza, che non determini un ulteriore carico sui cittadini genovesi.
I consiglieri intervenuti hanno sollecitato soluzioni che incentivino la raccolta differenziata, come richiedono anche le direttive comunitarie; hanno raccomandato una informazione capillare ai cittadini e hanno chiesto un cronoprogramma certo delle azioni da intraprendere.
A questo proposito, Castagna ha spiegato che sta per partire una campagna di informazione per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta differenziata: le materie prime non sono inesauribili, meno scarto vuol dire meno rifiuti in discarica.