Pioggia e inondazioni, ma anche fughe di gas e frane. Ma per fortuna è solo per finta. Venerdì 17 giugno si svolgerà l'esercitazione di protezione civile denominata "Mosè" (salvato dalle acque) nel Levante cittadino, presentata alla stampa questa mattina a Palazzo Tursi dall'assessore alla Protezione civile Gianni Crivello con i rappresentanti di Prefettura di Genova, Vigili del Fuoco, Municipio e volontariato, col coinvolgimento della Regione Liguria.
Un’importante occasione per il Comune di Genova, il volontariato, gli enti coinvolti e i cittadini, che potranno testare le loro conoscenze e la loro capacità di reazione di fronte al rischio, nell'ambito dei rispettivi ruoli.
"L'esercitazione - ha detto l'assessore alla protezione civile del Comune di Genova Gianni Crivello - è il cuore pulsante della prevenzione. La cultura di protezione civile passa anche attraverso un'azione concreta per catena di comando e scala reale. Vigili del Fuoco, Prefettura, volontari e altri soggetti verranno coinvolti con l’obiettivo di testare il modello di intervento, di aggiornare le conoscenze del territorio e l’adeguatezza delle risorse. Azioni che non confliggono con le altre in corso, come il progetto dello scolmatore del Chiappeto, per il quale sono stati stanziati circa 8 milioni di euro".
Lo scopo è quello di verificare le procedure di attivazione della catena di comando e controllo, verificando nel contempo il flusso di informazioni tra i centri e strutture operative e, naturalmente, come ci dice la responsabile della Protezione civile del Comune di Genova Francesca Bellenzier, verificare la risposta all'emergenza in scala reale della catena di soccorsi e di assistenza alla popolazione.
"Andremo a concretizzare alcuni scenari - ha detto Bellenzier - nel territorio del Municipio Levante. Ci saranno alcune azioni legate alla mitigazione del rischio e altre legate all' evento calamitoso. Come nel caso della simulazione di uno smottamento che comporterà una fuga importante di gas che a sua volta porterà allo sgombero di un palazzo. Il tutto, naturalmente, attraverso dei volontari che personificheranno la popolazione residente".
L’esercitazione si svolgerà con simulazioni, sia in tempo che in scala reale, nella zona compresa tra le vie Pontetti, Isonzo, Chighizola, Posalunga e Torricelli.
"La catena di comando riguarda sia ogni ente al suo interno sia la collaborazione e il coordinamento tra i vari centri, soprattutto comune e prefettura. In questo caso si avrà anche un centro operativo misto nel Levante della Regione. Garantire un processo decisionale informato e migliorare il sistema di coordinamento tra le centrali operative è il nostro scopo principale".
In vista dell'esercitazione di dopodomani si sono svolti incontri e sopralluoghi, come ci racconta il presidente del Municipio Nerio Farinelli: " Oltre al classico passaparola - puntualizza Farinelli - abbiamo lanciato una campagna di comunicazione locale sulla pagina internet del Municipio e sui social. La maggior parte della popolazione, anche grazie all'aiuto dei mass media, è ormai al corrente dell'esercitazione di dopodomani. In fondo conclude Farinelli - la prevenzione a tutela del territorio è stata richiesta dalle associazioni di volontariato, da sempre in prima linea per trasmettere la cultura di protezione civile".
Un’importante occasione per il Comune di Genova, il volontariato, gli enti coinvolti e i cittadini, che potranno testare le loro conoscenze e la loro capacità di reazione di fronte al rischio, nell'ambito dei rispettivi ruoli.
"L'esercitazione - ha detto l'assessore alla protezione civile del Comune di Genova Gianni Crivello - è il cuore pulsante della prevenzione. La cultura di protezione civile passa anche attraverso un'azione concreta per catena di comando e scala reale. Vigili del Fuoco, Prefettura, volontari e altri soggetti verranno coinvolti con l’obiettivo di testare il modello di intervento, di aggiornare le conoscenze del territorio e l’adeguatezza delle risorse. Azioni che non confliggono con le altre in corso, come il progetto dello scolmatore del Chiappeto, per il quale sono stati stanziati circa 8 milioni di euro".
Lo scopo è quello di verificare le procedure di attivazione della catena di comando e controllo, verificando nel contempo il flusso di informazioni tra i centri e strutture operative e, naturalmente, come ci dice la responsabile della Protezione civile del Comune di Genova Francesca Bellenzier, verificare la risposta all'emergenza in scala reale della catena di soccorsi e di assistenza alla popolazione.
"Andremo a concretizzare alcuni scenari - ha detto Bellenzier - nel territorio del Municipio Levante. Ci saranno alcune azioni legate alla mitigazione del rischio e altre legate all' evento calamitoso. Come nel caso della simulazione di uno smottamento che comporterà una fuga importante di gas che a sua volta porterà allo sgombero di un palazzo. Il tutto, naturalmente, attraverso dei volontari che personificheranno la popolazione residente".
L’esercitazione si svolgerà con simulazioni, sia in tempo che in scala reale, nella zona compresa tra le vie Pontetti, Isonzo, Chighizola, Posalunga e Torricelli.
"La catena di comando riguarda sia ogni ente al suo interno sia la collaborazione e il coordinamento tra i vari centri, soprattutto comune e prefettura. In questo caso si avrà anche un centro operativo misto nel Levante della Regione. Garantire un processo decisionale informato e migliorare il sistema di coordinamento tra le centrali operative è il nostro scopo principale".
In vista dell'esercitazione di dopodomani si sono svolti incontri e sopralluoghi, come ci racconta il presidente del Municipio Nerio Farinelli: " Oltre al classico passaparola - puntualizza Farinelli - abbiamo lanciato una campagna di comunicazione locale sulla pagina internet del Municipio e sui social. La maggior parte della popolazione, anche grazie all'aiuto dei mass media, è ormai al corrente dell'esercitazione di dopodomani. In fondo conclude Farinelli - la prevenzione a tutela del territorio è stata richiesta dalle associazioni di volontariato, da sempre in prima linea per trasmettere la cultura di protezione civile".