Sono incominciati ieri i lavori della Conferenza Nazionale degli Assessori alla Cultura e al Turismo, riunitasi a Roma per tracciare un bilancio sulla delicata situazione della Cultura e del Turismo su scala nazionale. Ad accogliere gli addetti ai lavori Gianni Alemanno, Sindaco di Roma, Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma e Renata Polverini, presidente della Regione Lazio.
Il titolo del convegno chiarisce subito il ruolo svolto dalle amministrazioni territoriali: “Le Città della Cultura: valorizzazione, partecipazione, competitività”. In altre parole l’obiettivo di questi giorni di lavoro è quello di garantire una cooperazione a livello di città per capire e rimodellare una progettualità di sviluppo del settore, tamponando i tagli decisi dal governo, e cercando di garantire un futuro per una delle principali “industrie”del paese.
I lavori sono stati aperti dalla relazione dell’assessore alla cultura del Comune di Genova, Andrea Ranieri, delegato Cultura Anci, che disegnato i confini del complesso mondo del turismo e della fruizione culturale italiana: «Nonostante il continuo calo dei finanziamenti in questo settore, i proventi della cultura e del turismo,garantiscono da soli il 5% del pil nazionale, e se si considera tutto l’indotto, questa cifra è sicuramente più importante».
Fondamentale l’apporto del turismo culturale, che rappresenta il 30% del mercato turistico generale: «La cultura non è quindi uno spreco – ha concluso Ranieri – mentre l’ignoranza ha un costo altissimo, e dobbiamo inserire questo costo nei nuovi meccanismi di calcolo che stiamo utlimando».
Questa conferenza è anche l’occasione per discutere delle prospettive del settore Cultura, e delle relative iniziative che possono essere intraprese. Lo stesso Ranieri rilancia sull’argomento scottante “Tassa di Soggiorno”: «Occorre affrontare la questione in maniera unitaria e compatta, per evitare l’effetto dumping tra le varie città. Inoltre – ha sottolineato Ranieri – gli introiti devono essere garantiti al settore, per investire e migliorare l’attrattiva».
In chiusura arriva la solidarietà del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si è unito al coro in difesa del nostro patrimonio culturale: «Se smantelliamo la cultura, smantelliamo il nostro futuro».
Il titolo del convegno chiarisce subito il ruolo svolto dalle amministrazioni territoriali: “Le Città della Cultura: valorizzazione, partecipazione, competitività”. In altre parole l’obiettivo di questi giorni di lavoro è quello di garantire una cooperazione a livello di città per capire e rimodellare una progettualità di sviluppo del settore, tamponando i tagli decisi dal governo, e cercando di garantire un futuro per una delle principali “industrie”del paese.
I lavori sono stati aperti dalla relazione dell’assessore alla cultura del Comune di Genova, Andrea Ranieri, delegato Cultura Anci, che disegnato i confini del complesso mondo del turismo e della fruizione culturale italiana: «Nonostante il continuo calo dei finanziamenti in questo settore, i proventi della cultura e del turismo,garantiscono da soli il 5% del pil nazionale, e se si considera tutto l’indotto, questa cifra è sicuramente più importante».
Fondamentale l’apporto del turismo culturale, che rappresenta il 30% del mercato turistico generale: «La cultura non è quindi uno spreco – ha concluso Ranieri – mentre l’ignoranza ha un costo altissimo, e dobbiamo inserire questo costo nei nuovi meccanismi di calcolo che stiamo utlimando».
Questa conferenza è anche l’occasione per discutere delle prospettive del settore Cultura, e delle relative iniziative che possono essere intraprese. Lo stesso Ranieri rilancia sull’argomento scottante “Tassa di Soggiorno”: «Occorre affrontare la questione in maniera unitaria e compatta, per evitare l’effetto dumping tra le varie città. Inoltre – ha sottolineato Ranieri – gli introiti devono essere garantiti al settore, per investire e migliorare l’attrattiva».
In chiusura arriva la solidarietà del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si è unito al coro in difesa del nostro patrimonio culturale: «Se smantelliamo la cultura, smantelliamo il nostro futuro».