Due ore al giorno di navigazione internet gratuita per un massimo di 300 Mb. Ma che cosa vuol dire? Innanzitutto che il “giorno” è da intendersi di 24 ore e va dalla mezzanotte a quella successiva. Ergo: se si inizia il collegamento alle 23, a mezzanotte scatta l'ora del giorno dopo. Cioè l'ora di navigazione non effettuata non è “cumulabile” e recuperabile, ma si perde.
Il periodo di free wi-fi di cui ha diritto chiunque si registri al sistema non dev'essere utilizzato tutto in una volta, ovviamente, ma può essere spezzettato nel corso delle 24 ore. Però attenzione: l'impianto conteggia il tempo a blocchi di 5 minuti. Quindi se ci si collega – mettiamo – per controllare la posta e mandare un'email e in tutto l'operazione richiede 4 minuti e poi si interrompe il collegamento, è come se la navigazione fosse durata un minuto in più (non si contano le frazioni insomma), e dal “monte” ancora disponibile sono da scalare 5 e non 4 minuti.
Questo se ci si limita a una navigazione “tranquilla” tra i mari infiniti del web, ovvero consultando siti, social network, scrivendo e ricevendo posta “non impegnativa” (cioè senza allegati, peggio se voluminosi), e così via.
Ma se dalla rete invece si usano servizi oppure si scaricano film o altro materiale?
E beh, qui le cose cambiano: ecco il paletto dei 300 Mb al giorno che ogni utente non deve dimenticare di avere a disposizione. Ma che cosa vuol dire in termini pratici?
Innanzitutto che il tempo di collegamento si accorcia, e in secondo luogo che il limite di 300 mega va calibrato secondo quello che si vuole fare per non rischiare di vedersi interrompere le operazioni (al massimo si possono riprendere con una chiavetta...).
Ma cosa si può fare con 300 Mb? Giusto per capire: guardare un video da 20 minuti (o due da 10...) su You Tube; fare una conversazione attraverso Skype per circa 20-30 minuti; scaricare 75 canzoni in mp3 oppure qualcosa come 2 mila foto da 150 kb ovviamente da siti autorizzati)... Certo, non basta per rivedersi “Avatar” in rete sorseggiando un gin tonic seduti a un tavolino magari in piazza Matteotti (ma perché poi uno dovrebbe guardarsi "Avatar" seduto in piazza Matteotti, invece di navigare tranquillo o raccontare agli amici – o mandar loro qualche scatto - della splendida facciata del Ducale e dei palazzi che trasudano arte e storia che lo circonda?) ma il resto, tutto sommato, è mica poco...
Il periodo di free wi-fi di cui ha diritto chiunque si registri al sistema non dev'essere utilizzato tutto in una volta, ovviamente, ma può essere spezzettato nel corso delle 24 ore. Però attenzione: l'impianto conteggia il tempo a blocchi di 5 minuti. Quindi se ci si collega – mettiamo – per controllare la posta e mandare un'email e in tutto l'operazione richiede 4 minuti e poi si interrompe il collegamento, è come se la navigazione fosse durata un minuto in più (non si contano le frazioni insomma), e dal “monte” ancora disponibile sono da scalare 5 e non 4 minuti.
Questo se ci si limita a una navigazione “tranquilla” tra i mari infiniti del web, ovvero consultando siti, social network, scrivendo e ricevendo posta “non impegnativa” (cioè senza allegati, peggio se voluminosi), e così via.
Ma se dalla rete invece si usano servizi oppure si scaricano film o altro materiale?
E beh, qui le cose cambiano: ecco il paletto dei 300 Mb al giorno che ogni utente non deve dimenticare di avere a disposizione. Ma che cosa vuol dire in termini pratici?
Innanzitutto che il tempo di collegamento si accorcia, e in secondo luogo che il limite di 300 mega va calibrato secondo quello che si vuole fare per non rischiare di vedersi interrompere le operazioni (al massimo si possono riprendere con una chiavetta...).
Ma cosa si può fare con 300 Mb? Giusto per capire: guardare un video da 20 minuti (o due da 10...) su You Tube; fare una conversazione attraverso Skype per circa 20-30 minuti; scaricare 75 canzoni in mp3 oppure qualcosa come 2 mila foto da 150 kb ovviamente da siti autorizzati)... Certo, non basta per rivedersi “Avatar” in rete sorseggiando un gin tonic seduti a un tavolino magari in piazza Matteotti (ma perché poi uno dovrebbe guardarsi "Avatar" seduto in piazza Matteotti, invece di navigare tranquillo o raccontare agli amici – o mandar loro qualche scatto - della splendida facciata del Ducale e dei palazzi che trasudano arte e storia che lo circonda?) ma il resto, tutto sommato, è mica poco...