Enti locali uniti contro la manovra
Vincenzi: «Coinvolgere la società»

Oggi presso i locali di Regione Liguria, riunione dei sindaci della nostra regione, per trovare una linea comune per far fronte alla drammatica situazione dei finanziamenti statali, prima che sia troppo tardi

Testo Alternativo
La criticità del momento richiede uno sforzo condiviso e unitario da parte degli enti locali. Per far fronte allo scenario economico determinato dalla legge finanziaria del governo, il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha invitato tutti i sindaci liguri, Anci Liguria, e amministratori locali per iniziare un percorso unitario per affrontare i prossimi delicatissimi mesi.

«Il momento è drammatico – esordisce Burlando – e dobbiamo provare a preparare una risposta istituzionale su base locale alle decisioni di Roma. Il primo passo è quello di unirsi, e solo successivamente potremo trovare una via comune». La regione, infatti, come ente è decisamente esposto ai tagli: in due anni sono stati persi 256 milioni di euro di finanziamenti, cosa che mette a serio rischio ogni servizio erogato.

La Sanità è argomento scottante quanto importante per il territorio: il piano per il rientro di bilancio è arrivato a compimento nel 2009, ma i tagli del 2010 e del 2011 hanno costretto ad una riduzione di spesa che ha messo a serio rischio tutto il settore. Quali le soluzioni? «Le strade potrebbero essere due – spiega il presidente della regione – o vendere immobili o incrementare la fiscalità».

«Il momento però – risponde Marta Vincenzi – richiede delle risposte fondamentali. Cosa vogliamo salvare della nostra società? Vendere immobile potrebbe significare cambiare per sempre parti delle nostre città e del nostro territorio. Questa discussione necessita di essere allargata alla società tutta, con tutte le sue componenti» .

Il dibattito prosegue con l’intervento della Provincia di Genova, Alessandro Repetto: «Forse ci vuole la dismissione degli investimenti finanziari da parte degli enti, forse bisogna unire i servizi in base ai bacini di utenza. Sicuramente bisogna fare in fretta, non siamo lontani dalla Grecia».
Questa riunione sarà la prima di una lunga serie: entro il 30 ottobre devono essere presentati al ministero le specifiche del Patto di Stabilità, e fare fronte comune diventa essenziale per traghettare gli enti pubblici in questo mare tempestoso.

Genova, 3 ottobre 2011
Ultimo aggiornamento: 03/10/2011
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