L’idea era stata rilanciata dal presidente della provincia qualche giorno fa, oggi il primo tavolo informale per capire quali sono i margini per portare avanti questo progetto. Dopo aver incontrato i delegati sindacali, il sindaco del comune di Genova, già promotore negli anni scorsi della “Città Metropolitana”, è salita al secondo piano di palazzo Spinola, ricevuta da Alessandro Repetto, presidente della provincia.
Sul tavolo quella che è più di una semplice idea: mentre la politica nazionale si interroga su come sopravvivere a questa crisi e a questa manovra, a Genova si cerca la terza via, l’innovazione istituzionale. Il foglio è bianco, e per questo i passi devono essere ponderati, uno dopo l’altro.
L’idea, non nuova a Palazzo Tursi, è quella di fondere in un solo ente i due soggette amministrativi, nell’ottica di mantenere i servizi sul territorio, coordinandone gli sforzi ed ottimizzando i costi dell’apparato politico, rendendolo ancora più performante.
Il primo atto sarà il pronunciamento - nei tempi più celeri possibili - dei due consigli, provinciale e comunale, sulla volontà di costituire la Città Metropolitana «per dare un forte segnale di rinnovamento - hanno detto sindaco e presidente - che farebbe di Genova il modello nazionale di un innovativo processo riformatore».
Anche Regione Liguria sarà chiamata al tavolo, essendo un interlocutore fondamentale per il territorio: quello che sta prendendo forma, per ora in fase progettuale solamente sulla carta, potrebbe essere la svolta, per Genova, ma non solo: ancora una volta, dai mare della Liguria e dai suoi monti, potrebbe partire una nuova idea di Italia.
Sul tavolo quella che è più di una semplice idea: mentre la politica nazionale si interroga su come sopravvivere a questa crisi e a questa manovra, a Genova si cerca la terza via, l’innovazione istituzionale. Il foglio è bianco, e per questo i passi devono essere ponderati, uno dopo l’altro.
L’idea, non nuova a Palazzo Tursi, è quella di fondere in un solo ente i due soggette amministrativi, nell’ottica di mantenere i servizi sul territorio, coordinandone gli sforzi ed ottimizzando i costi dell’apparato politico, rendendolo ancora più performante.
Il primo atto sarà il pronunciamento - nei tempi più celeri possibili - dei due consigli, provinciale e comunale, sulla volontà di costituire la Città Metropolitana «per dare un forte segnale di rinnovamento - hanno detto sindaco e presidente - che farebbe di Genova il modello nazionale di un innovativo processo riformatore».
Anche Regione Liguria sarà chiamata al tavolo, essendo un interlocutore fondamentale per il territorio: quello che sta prendendo forma, per ora in fase progettuale solamente sulla carta, potrebbe essere la svolta, per Genova, ma non solo: ancora una volta, dai mare della Liguria e dai suoi monti, potrebbe partire una nuova idea di Italia.