A Palazzo Tursi, i rappresentanti della Fiom genovese hanno incontrato prima il sindaco e poi i capigruppo consiliari, per chiedere ai politici locali un aiuto al fine di evitare pesanti ripercussioni sul lavoro e sull’occupazione genovese: si prospettano, infatti, serie ripercussioni in conseguenza alle direttive industriali che in questi giorni sono in via di definizione.
Il 27 marzo si riunirà a Roma il CDA di Finmeccanica; sul piatto una situazione di pesante perdita che si aggira intorno ai 2 miliardi. Per farvi fronte, l’ad Orsi ha previsto un piano che farebbe rientrare i conti del secondo gruppo industriale italiano di circa un miliardo: si tratterebbe fondamentalmente di un piano di dismissioni, soprattutto per quello che riguarda il settore civile. Lo smantellamento comprenderebbe anche la vendita di Ansaldo Energia e Ansaldo STS, due realtà funzionanti, e con i conti in ordine, collocate a Genova, che subirebbe così, più delle altre città industriali, gli effetti di questo restyling.
Ma non finisce qui: da Roma sarebbe emersa la volontà di voler fondere tutte aziende satellite che si occupano di elettronica per i progetti legati al settore “Difesa”. In particolare Selex Elsag, società del gruppo Finmeccanica specializzata nella progettazione e nello sviluppo dei sistemi di comunicazione, nata da una recente fusione, datata 1 giugno 2011, tra le aziende Selex Communications ed Elsag Datamat, verrebbe accorpata al secondo dei tre poli strategici di Finmeccanica, cioè a Selex Sistemi Integrati, azienda che a Genova dà lavoro a circa 200 dipendenti.
I delegati Fiom Genova, Francesco Grondona, Antonio Caminiti e Enzo Russo, hanno illustrato alle istituzioni cittadine, oltre alla preoccupazione relativa al fronte occupazionale, la perplessità della correttezza di queste operazioni che suscitano diversi dubbi circa la possibilità di ulteriori sovrapposizioni di produzione.
Attraverso l’aiuto della politica, da qui al 27 marzo, Fiom si impegnerà affinché non sia svenduto il patrimonio di Fincantieri e ne sia preservata la genovesità. Dal canto suo Marta Vincenzi, pur affermando di non possedere la forza d’influenza d’inizio mandato, ha assicurato ai lavoratori tutto il sostegno possibile, sensibilizzando i media nazionali chiedendo Governo che chiarisca una volta per tutte la posizione dell’esecutivo in merito ai problemi di Finmeccanica.
«Il Comune è a vostra disposizione», ha dichiarato il Sindaco, che ha poi deciso di inviare congiuntamente con i sindacati e i capigruppo genovesi una lettera di richiesta di informazioni e di chiarimento al ministro allo Sviluppo Economico Passera. «Ho cercato di incontrare Orsi ma non è stato possibile. Per quanto questo governo non abbia una connotazione partitica è evidente la sua ambiguità rispetto a queste situazioni. Per questo va interpellata la politica a 360 gradi, vanno coinvolte tutte le istituzioni anche se in questo momento la Provincia è in fase di smantellamento e questa amministrazione è a fine mandato», ha aggiunto il primo cittadino. «È necessaria una sinergia per condurre insieme la battaglia» ha concluso il Francesco Grondona, Segretario Generale Provinciale Fiom CGIL.
Il 27 marzo si riunirà a Roma il CDA di Finmeccanica; sul piatto una situazione di pesante perdita che si aggira intorno ai 2 miliardi. Per farvi fronte, l’ad Orsi ha previsto un piano che farebbe rientrare i conti del secondo gruppo industriale italiano di circa un miliardo: si tratterebbe fondamentalmente di un piano di dismissioni, soprattutto per quello che riguarda il settore civile. Lo smantellamento comprenderebbe anche la vendita di Ansaldo Energia e Ansaldo STS, due realtà funzionanti, e con i conti in ordine, collocate a Genova, che subirebbe così, più delle altre città industriali, gli effetti di questo restyling.
Ma non finisce qui: da Roma sarebbe emersa la volontà di voler fondere tutte aziende satellite che si occupano di elettronica per i progetti legati al settore “Difesa”. In particolare Selex Elsag, società del gruppo Finmeccanica specializzata nella progettazione e nello sviluppo dei sistemi di comunicazione, nata da una recente fusione, datata 1 giugno 2011, tra le aziende Selex Communications ed Elsag Datamat, verrebbe accorpata al secondo dei tre poli strategici di Finmeccanica, cioè a Selex Sistemi Integrati, azienda che a Genova dà lavoro a circa 200 dipendenti.
I delegati Fiom Genova, Francesco Grondona, Antonio Caminiti e Enzo Russo, hanno illustrato alle istituzioni cittadine, oltre alla preoccupazione relativa al fronte occupazionale, la perplessità della correttezza di queste operazioni che suscitano diversi dubbi circa la possibilità di ulteriori sovrapposizioni di produzione.
Attraverso l’aiuto della politica, da qui al 27 marzo, Fiom si impegnerà affinché non sia svenduto il patrimonio di Fincantieri e ne sia preservata la genovesità. Dal canto suo Marta Vincenzi, pur affermando di non possedere la forza d’influenza d’inizio mandato, ha assicurato ai lavoratori tutto il sostegno possibile, sensibilizzando i media nazionali chiedendo Governo che chiarisca una volta per tutte la posizione dell’esecutivo in merito ai problemi di Finmeccanica.
«Il Comune è a vostra disposizione», ha dichiarato il Sindaco, che ha poi deciso di inviare congiuntamente con i sindacati e i capigruppo genovesi una lettera di richiesta di informazioni e di chiarimento al ministro allo Sviluppo Economico Passera. «Ho cercato di incontrare Orsi ma non è stato possibile. Per quanto questo governo non abbia una connotazione partitica è evidente la sua ambiguità rispetto a queste situazioni. Per questo va interpellata la politica a 360 gradi, vanno coinvolte tutte le istituzioni anche se in questo momento la Provincia è in fase di smantellamento e questa amministrazione è a fine mandato», ha aggiunto il primo cittadino. «È necessaria una sinergia per condurre insieme la battaglia» ha concluso il Francesco Grondona, Segretario Generale Provinciale Fiom CGIL.