Finmeccanica: migliaia in corteo
Doria: «Genova non svenderà il lavoro»

Dalle 9 manifestazione da piazza Massena fino in prefettura e incontro di sindacati, sindaco e presidente della Regione con il rappresentante del governo. Il 19 dal ministro Passera non ci saranno i lavoratori, per i quali sarà chiesto un incontro specifico. Se non sarà accordato, nuovo sciopero mercoledi. «Stop all'asta per Ansaldo Energia»

Sono usciti poco prima di mezzogiorno dal palazzo della Prefettura in piazza Eros Lanfranco i rappresentanti dei sindacati, il sindaco Marco Doria e il presidente della Regione Claudio Burlando che dopo la lunga marcia dei lavoratori Finmeccanica in sciopero, hanno incontrato il prefetto di Genova per dire "no" alle dismissioni delle aziende del gruppo e per premere sul governo affinché alla riunione di martedì 19 a Roma dei rappresentanti dei lavoratori liguri siano invitati anche le organizzazioni sindacali, come era stato chiesto a suo tempo.

Ma da Roma rimane disco rosso. Così, martedì la prima richiesta - hanno detto Doria e Burlando - che sarà fatta al ministro Corrado Passera sarà proprio quella di indire un incontro con i sindacati, che lo stesso giorno con i lavoratori presidieranno la prefettura per far sentire il proprio peso. «Se non ci verrà comunicata subito una data - le conclusioni di Antonio Caminito, della Fiom ligure - sarà sciopero con nuovo presidio il giorno dopo».

Ecco l'ultimo atto di una giornata cominciata alle 9, con lo sciopero di 4 ore proclamato unitariamente dalle organizzazioni di categoria e finita con una sospensione della lotta e tanta preoccupazione. Dopo l'incontro con il prefetto il sindaco ha detto che «Le aziende metalmeccaniche genovesi rappresentano un patrimonio della città e del Paese e non possono essere considerate merci da vendere al migliore offerente. Martedì faremo pressioni perché il governo incontri al più presto le organizzazioni sindacali e noi saremo sempre pronti ad agire per tutelare il nostro patrimonio industriale». Marco Doria si è detto ottimista sulle possibilità di dialogo, ma non si è espresso sul futuro.

Anche Claudio Burlando è fiducioso che la situazione si sblocchi e che presto le organizzazioni dei lavoratori abbiano modo di incontrare il ministro. Sul possibile esito della vertenza, «la situazione è complessa: stiamo parlando di società quotate in borsa, un'ulteriore complicazione; ma abbiamo comunque modo di fare qualcosa»

Preoccupati i sindacati sulla politica di Finmeccanica: «Intanto - ha detto Caminito - chiediamo che l'asta indetta per la vendita di Ansaldo Energia venga subito fermata, che sia congelata in attesa che si faccia chiarezza sul piano industriale, che si apra un tavolo sindacale».
Renato Parodi, della Rsu Ansaldo Energia, ricorda che «per Fincantieri il ministro Passera aveva voluto incontrare in un primo momento solo gli enti locali, il sindacato solo in seconda battuta. Potrebbe essere il suo metodo…». Non ha perso la fiducia: confida che in estate non si prendano decisioni definitive e che perciò ci sia il tempo per avviare una discussione.

I lavoratori del gruppo Finmeccanica in sciopero per 4 ore sono partiti stamattina da piazza Massena a Cornigliano lasciando le loro fabbriche e in corteo hanno raggiunto il Palazzo del governo: sul tavolo la protesta contro il piano dell'amministratore delegato Orsi che prevede la vendita di alcune aziende, tra le quali Ansaldo Energia e Ansaldo Sts, e una razionalizzazione di altri stabilimenti con pesanti ripercussioni sull'occupazione.

Alle 11, l'ingresso della delegazione per incontrare il prefetto. 

La manifestazione, che ha visto in piazza circa alcune migliaia di lavoratori - secondo la stima sindacale - dei due stabilimenti Ansaldo ma anche della Selex e di delegazioni giunte in segno di solidarietà da altre imprese, è stata organizzata da Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil ed era finalizzata anche, appunto, a ottenere la partecipazione dei sindacati all'incontro che il Ministro Corrado Passera - dopo le pressanti richieste delle istituzioni liguri - ha convocato per martedì 19 giugno a Roma. Al tavolo il sindaco Doria, il presidente della Regione Burlando e il Commissario della Provincia di Genova: i sindacati, nonostante la precisa richiesta avanzata dagli enti locali, non sono stati ammessi alla riunione con il governo; da qui la decisione di ribadire il concetto stamattina al prefetto.
In corteo i lavoratori sono stati raggiunti dal sindaco e dal vice sindaco Lorenzo Bernini e da Burlando con gli assessori regionali Guccinelli e Vesco.

«Il governo non doveva escluderci dal vertice» ha detto Antonio Apa della Uilm.
Le scelte di Finmeccanica, in Liguria coinvolgono 7.000 lavoratori (5.650 a Genova) direttamente e 5.000 nell'indotto. «Gli obiettivi di Finmeccanica - ha detto Antonio Caminito, della Fiom-Cgil regionale - non danno la tranquillità a nessuno. Questo gruppo ha problemi di natura strategica e finanziaria e dovrebbe affrontarli di conseguenza, invece la dirigenza mischia tutto e vede solo quelli di natura finanziaria. Cerca di risolverli vendendo gli stabilimenti per ridurre l'indebitamento, senza porsi obiettivi di rilancio produttivo. Questo non è un modo corretto, lo abbiamo sempre detto e ci batteremo con tutti i mezzi affinché non passiquesta linea per affrontare una situazione di difficoltà, perché non risolve i problemi ma fa danni»
Genova, 15 giugno 2012
Ultimo aggiornamento: 15/06/2012
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