La rete, l'importanza delle nuove tecnologie nella comunicazione, la possibilità consentita da internet e dai social network di tenersi in contatto “in diretta” soprattutto nei momenti dell'emergenza. Su questo punto Giorgio Napolitano e gli “Angeli del Fango” che sono andati a trovarlo al Quirinale, si sono intesi subito. Al punto che i ragazzi gli hanno fatto vedere su un palmare i messaggi postati per lui sulla loro pagina Facebook e lui ha voluto rispondere in diretta, in viva voce, con un messaggio - registrato da uno dei giovani, e subito postato - a una ragazza, Clea Tavelli, che gli aveva scritto: «Presidente, quello che abbiamo visto a Genova ci ha dimostrato che esistono due Italie distinte: quella di chi si rimbocca le maniche e a testa bassa collabora, mossa da valori nobili quali la solidarietà e la fratellanza, e quella distante, cinica e invischiata in logiche e dinamiche che non appartengono a quel popolo volenteroso che non aspetta nulla dall’alto. Come pensa sia possibile colmare questa distanza e dare ai cittadini di buona volontà una rappresentanza all’altezza delle loro aspettative? Come è possibile riunificare queste due Italie e ricreare fiducia nei confronti di chi non dovrebbe avere a cuore nient’altro se non l’interesse e il benessere della collettività?!» Il Capo dello Stato ha risposto: «Cara Clea, ho apprezzato molto il tuo messaggio. Lavoro da anni nello stesso spirito che tu suggerisci. Ovvero che ci si impegni per ridare coesione e futuro a questo Paese. Tanti auguri anche a te».
La “missione romana” dei nove volontari estratti a sorte fra quelli che delle varie associazioni che hanno partecipato ai soccorsi del dopo-alluvione genovese del 4 novembre dello scorso anno, che si sono detti disponibili a rappresentare in un incontro con il Presidente della Repubblica tutti i giovani che si sono mobilitati per aiutare la città ferita, meglio non poteva andare. Arrivati in treno a Termini intorno alle 11, sono arrivati al Colle in tempo per l'incontro con Napolitano che li attendeva nel suo studio privato alle 12,30. Con loro anche alcuni rappresentanti delle istituzioni liguri: il presidente della giunta regionale Claudio Burlando, il sindaco Marta Vincenzi, il senatore Enrico Musso, accompagnati dai presidenti dei municipi Levante e Media Val Bisagno, Francesco Carleo e Agostino Gianelli, con i quali Napolitano ha dialogato cordialmente.
Erano giorni che gli Angeli del Fango – che hanno portato al Presidente la loro maglietta simbolo - si preparavano attraverso incontri, telefonate, messaggi e post sui socialnetwork. E oggi hanno espresso tutta la loro carica, soprattutto di emozione, raccontando l'esperienza su Facebook, grazie a i “cronisti” Dario Defilippi e Flavio Ciaranfi (gli stessi che hanno mostrato sull'iPhone i messaggi al Presidente raccogliendone il commento), e su Twitter. Dove, all'hashtag #angelialquirinale, si sono intrecciati i cinguettii non solo della delegazione ma anche di coloro che li hanno seguiti virtualmente.
L'incontro è durato circa un'ora, e Napolitano (che ha fatto distribuire ai ragazzi il suo discorso pronunciato il 31 gennaio scorso a palazzo d'Accursio, sede del Comune di Bologna, nell'incontro con le istituzioni del territorio) ha sottolineato come le catastrofi naturali siano ormai eventi drammaticamente difficili da prevedere, si è soffermato sul rapporto tra politica e giovani e sulla necessità di trovare un rapporto di democrazia fondato sulla partecipazione attraverso i partiti tradizionali e anche i nuovi spazi che si aprono grazie all'innovazione e alle tecnologie, che consentono di comunicare in maniera veloce aprendo alla partecipazione. Inoltre ha anche annunciato che parteciperà a marzo, a Genova, a un'importante iniziativa sull'assetto idrogeologico del territorio organizzata dal ministero dell'Ambiente.
La “missione romana” dei nove volontari estratti a sorte fra quelli che delle varie associazioni che hanno partecipato ai soccorsi del dopo-alluvione genovese del 4 novembre dello scorso anno, che si sono detti disponibili a rappresentare in un incontro con il Presidente della Repubblica tutti i giovani che si sono mobilitati per aiutare la città ferita, meglio non poteva andare. Arrivati in treno a Termini intorno alle 11, sono arrivati al Colle in tempo per l'incontro con Napolitano che li attendeva nel suo studio privato alle 12,30. Con loro anche alcuni rappresentanti delle istituzioni liguri: il presidente della giunta regionale Claudio Burlando, il sindaco Marta Vincenzi, il senatore Enrico Musso, accompagnati dai presidenti dei municipi Levante e Media Val Bisagno, Francesco Carleo e Agostino Gianelli, con i quali Napolitano ha dialogato cordialmente.
Erano giorni che gli Angeli del Fango – che hanno portato al Presidente la loro maglietta simbolo - si preparavano attraverso incontri, telefonate, messaggi e post sui socialnetwork. E oggi hanno espresso tutta la loro carica, soprattutto di emozione, raccontando l'esperienza su Facebook, grazie a i “cronisti” Dario Defilippi e Flavio Ciaranfi (gli stessi che hanno mostrato sull'iPhone i messaggi al Presidente raccogliendone il commento), e su Twitter. Dove, all'hashtag #angelialquirinale, si sono intrecciati i cinguettii non solo della delegazione ma anche di coloro che li hanno seguiti virtualmente.
L'incontro è durato circa un'ora, e Napolitano (che ha fatto distribuire ai ragazzi il suo discorso pronunciato il 31 gennaio scorso a palazzo d'Accursio, sede del Comune di Bologna, nell'incontro con le istituzioni del territorio) ha sottolineato come le catastrofi naturali siano ormai eventi drammaticamente difficili da prevedere, si è soffermato sul rapporto tra politica e giovani e sulla necessità di trovare un rapporto di democrazia fondato sulla partecipazione attraverso i partiti tradizionali e anche i nuovi spazi che si aprono grazie all'innovazione e alle tecnologie, che consentono di comunicare in maniera veloce aprendo alla partecipazione. Inoltre ha anche annunciato che parteciperà a marzo, a Genova, a un'importante iniziativa sull'assetto idrogeologico del territorio organizzata dal ministero dell'Ambiente.