Scuole, traffico, lutto cittadino:
provvedimenti e modalità

Lunedì pensioni e bonifici regolari. Le altre misure. Intanto continua la solidarietà dell'Italia per Genova. Le prese di posizione sulla tragedia: dalla preghiera del Papa alle parole di Napolitano. Polemiche con Berlusconi. Dare una mano? Istruzioni per l’uso

Foto di Gianfranco Sansalone
PROVVEDIMENTI  - Lunedì scuole chiuse e lutto cittadino. Il primo provvedimento è stato deciso dal prefetto Giuseppe Musolino per consentire una verifica della sicurezza degli edifici colpiti dal nubifragio. Resteranno chiuse per lo stesso motivo anche le facoltà di farmacia, ingegneria e medicina; ulteriori accertamenti sono in corso per le altre facoltà. Il lutto cittadino, le cui modalità verranno decise stasera, sarà proclamato con un apposito provvedimento dalla Giunta comunale.

Confermato fino alle ore 18 di domenica il provvedimento emesso dal sindaco che vieta la circolazione alle auto private su tutto il territorio cittadino. L’ordinanza si era resa necessaria per agevolare la circolazione dei mezzi di soccorso, delle forze dell’ordine, taxi e autobus. I servizi dell'Amt, per tutta la giornata di domani, saranno potenziati rispetto ai normali orari domenicali.

Nessun timore per la riscossione delle pensioni e il pagamento dei bonifici. Le poste fanno sapere che non vi sarà alcune interruzione del servizio a causa della inagibilità di alcune filiali allagate: i pagamenti potranno essere effettuati in tutti gli uffici postali di città e provincia.

VOLONTARI – Secondo le indicazioni dei coordinatori dei soccorsi, in questo momento è preferibile non ricorrere a volontari generici o non preparati dal punto di vista tecnico. In questa fase infatti sono in atto le misure di soccorso e di emergenza sviluppate da corpi e organizzazioni professionalizzati. Però non viene escluso che ci sia bisogno dell’apporto di tutti: stanno arrivando adesioni a centinaia. Si che chi volesse segnalare la propria disponibilità può farlo presso i Municipi  competenti per territorio i quali sono già stati attivati per prendere nota ed eventualmente convocare i volontari disponibili.

RINFORZI DAL RESTO D’ITALIA – Nel capoluogo ligure stanno convergendo uomini e mezzi di diverse organizzazione provenienti da altre regioni d’Italia per fronteggiare l’emergenza.

Il Comune di Milano, su iniziativa del sindaco Giuliano Pisapia, ha inviato 15 agenti di polizia municipale a dare sostegno ai loro colleghi genovesi e 14 volontari della Protezione civile.

Da Roma l’Associazione Nazionale Carabinieri ha fatto giungere due pompe idrovore e due ruspe.

Trenta volontari della Protezione civile della Regione Veneto sono già partiti verso la Liguria e altri 60 si uniranno a loro lunedì. Tutti equipaggiati con attrezzature adeguate.

Il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Davide Boni, ha annunciato l'intenzione di devolvere agli alluvionati il 30% delle spese di rappresentanza che spettano di norma al suo incarico. «Sarà mia premura prendere contatti per capire la destinazione più consona: senza dubbio in questo momento mi viene in mente la centralisssima via XX Settembre e le devastazioni che hanno colpito i commercianti della zona. Il maltempo, oltre a spezzare vite innocenti, ha infatti messo in ginocchio parecchie realtà economiche e produttive».

A proposito della mobilitazione a favore della città colpita, il sindaco Marta Vincenzi si è dichiarata commossa per le tante manifestazioni di solidarietà e di affetto ricevute da molte parti d'Italia, fra le quali le telefonate e imessaggi giuntale dai sindaci di Milano, Napoli, Piacenza, dal Presidente dell'Anci Nazionale, nonché da numerosi parlamentari di tutti gli schieramenti, tra cui il vice presidente della Commissione Europea Antonio Tajani. Tutti hanno dichiarato la disponibilità a inviare aiuti. Vincenzi ha inoltre preannunciato un incontro a Genova con tutti i parlamentari che hanno manifestato la loro disponibilità.


DICHIARAZIONI – Dopo le prime prese di posizione riportate ieri e improntate alla solidarietà per la tragedia che ha colpito Genova  ecco nuove dichiarazioni dal mondo politico e istituzionale. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha seguito l’evolversi della situazione mantenendosi in costante contatto con la Protezione Civile e ha chiesto già ieri al Sindaco Marta Vincenzi di manifestare la sua commossa partecipazione ai familiari delle vittime.

Il Papa in persona, Benedetto XVI, oggi si è fatto passare al telefono il cardinale di Genova mons. Angelo Bagnasco per manifestargli tutta la sua personale vicinanza e la sua preghiera per le vittime e le persone colpite dal disastro.

Il premier Silvio Berlusconi, invece, oggi ha detto fra l’altro che «è terribile assistere impotenti alla Tv al dramma di Genova che ha coinvolto così tante persone; vediamo se sarà possibile intervenire in modo da evitare che ciò possa succedere ancora». Poi ha aggiunto: «E’ evidente che si è costruito là dove non si doveva costruire». Gli ha risposto l’on. Mauro Libè, responsabile Enti Locali dell’Udc: «Il presidente del Consiglio si deve preoccupare di fare arrivare alle zone colpite aiuti e risorse per affrontare l’emergenza. Deve farlo subito parlando poco e agendo con tempestività e concretezza». Il leader del Terzo Polo, Pierferdinando Casini, dal canto suo, ha detto che «questo non è il momento del rimpallo delle responsabilità, ma quello dell’aiuto di tutta la comunità nazionale a Genova. Certamente bisognerà valutare perché tutto ciò è accaduto, ma col senno di poi tutti sono capaci di dare ricette straordinarie».

Anche il Pd, attraverso Ermete Realacci, responsabile della “green economy”, ha ripreso le parole del capo del governo definendole «senza vergogna: che sia lui a dire che si è costruito dove non si doveva è indecente e irrispettoso». Quindi ha ricordato la sua politica basata sui condoni edilizi: «Berlusconi la smetta di essere a favore degli abusivi quanto splende il sole e contro quando il Paese va sott’acqua».
Genova, 5 novembre 2011
Ultimo aggiornamento: 06/11/2011
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