Dopo il 17 febbraio, il 27 marzo. L’inizio del 2012 sembra piuttosto difficile per i trasporti pubblici liguri. Quasi 5.000 dipendenti sono scesi per la seconda volta in sciopero – indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal e Ugltrasporti – per rivendicare la costituzione in Liguria di un bacino unico e l’istituzione di un’unica azienda per il trasporto pubblico, con la garanzia alle cinque imprese che attualmente svolgono il servizio di risorse sufficienti per mantenere un accettabile livello di qualità, i posti di lavoro e le retribuzioni dei dipendenti.
L’astensione di 24 ore del trasporto pubblico ha registrato fin dal mattino un’adesione altissima. A Genova come in altre località la mancanza di bus ha avuto come conseguenza un sensibile aumento del traffico privato. Nel capoluogo si è tenuto un presidio in Piazza De Ferrari, dove i manifestanti hanno ribadito, oltre alla richiesta di una riforma della legislazione regionale sul trasporto pubblico, il loro no alla pratica dei subappalti nel settore.
I sindacati imputano alla Regione una certa “inerzia” nella gestione della materia. Una risposta lenta, a loro parere, a esigenze già riconosciute, che si manifesterebbe con il ritardo di modifiche urgenti (e degli aggiornamenti amministrativi che ne conseguono), alla Legge regionale n. 31 del 1998. Una questione, quindi, di regolamentazione e di finanziamenti.
Ecco nel dettaglio, azienda per azienda, le modalità di sciopero.
AMT – Genova
da inizio servizio alle ore 5.30
dalle ore 9.30 alle ore 17.00
dalle ore 21.00 a fine turno
Ferrovia Genova Casella
da inizio servizio alle ore 6.30
dalle ore 9.30 alle ore 17.30
dalle ore 20.30 a fine servizio
ATP – Carasco (GE)
da inizio servizio alle ore 6.00
dalle ore 9.00 alle ore 17.00
dalle ore 20.00 a fine servizio
biglietterie dalle ore 9.00 alle ore 16.30
TPL Linea – Savona
da inizio servizio alle ore 5.00
dalle ore 8.30 alle ore 17.30
dalle ore 20.00 a fine servizio
RT – Imperia
dalle 8.30 alle ore 17.30
dalle ore 20.30 a fine servizio
ATC Spa - La Spezia
da inizio servizio alle ore 6.00
dalle 9.00 alle ore 17.00
dalle ore 20.00 a fine servizio
L’astensione di 24 ore del trasporto pubblico ha registrato fin dal mattino un’adesione altissima. A Genova come in altre località la mancanza di bus ha avuto come conseguenza un sensibile aumento del traffico privato. Nel capoluogo si è tenuto un presidio in Piazza De Ferrari, dove i manifestanti hanno ribadito, oltre alla richiesta di una riforma della legislazione regionale sul trasporto pubblico, il loro no alla pratica dei subappalti nel settore.
I sindacati imputano alla Regione una certa “inerzia” nella gestione della materia. Una risposta lenta, a loro parere, a esigenze già riconosciute, che si manifesterebbe con il ritardo di modifiche urgenti (e degli aggiornamenti amministrativi che ne conseguono), alla Legge regionale n. 31 del 1998. Una questione, quindi, di regolamentazione e di finanziamenti.
Ecco nel dettaglio, azienda per azienda, le modalità di sciopero.
AMT – Genova
da inizio servizio alle ore 5.30
dalle ore 9.30 alle ore 17.00
dalle ore 21.00 a fine turno
Ferrovia Genova Casella
da inizio servizio alle ore 6.30
dalle ore 9.30 alle ore 17.30
dalle ore 20.30 a fine servizio
ATP – Carasco (GE)
da inizio servizio alle ore 6.00
dalle ore 9.00 alle ore 17.00
dalle ore 20.00 a fine servizio
biglietterie dalle ore 9.00 alle ore 16.30
TPL Linea – Savona
da inizio servizio alle ore 5.00
dalle ore 8.30 alle ore 17.30
dalle ore 20.00 a fine servizio
RT – Imperia
dalle 8.30 alle ore 17.30
dalle ore 20.30 a fine servizio
ATC Spa - La Spezia
da inizio servizio alle ore 6.00
dalle 9.00 alle ore 17.00
dalle ore 20.00 a fine servizio