Cittadinanza attiva: la lezione dei ragazzi
della scuola media Bernardo Strozzi di Quarto

Dall’educazione civica alla cittadinanza responsabile. Questo l’obiettivo del progetto dei docenti della scuola media dell’Istituto Comprensivo Quarto che, in collaborazione con il magistrato Adriano Sansa, ha portato all’istituzione della Giornata della cittadinanza responsabile. Al Porto Antico giovedì 16 aprile i ragazzi si sono confrontati con il sindaco Marco Doria, l’assessore Boero e i consiglieri Campora, Malatesta e Pederzolli  sul tema Genova per noi

manifesto della giornata
L’area del Mandraccio al Porto Antico ha ospitato giovedì 16 aprile i ragazzi della scuola media "Strozzi" dell’Istituto Comprensivo Quarto per la loro, ormai tradizionale,Giornata della Cittadinanza Responsabile, fissata per il 16 aprile.

Un progetto nato tre anni fa, ideato dai docenti e reso possibile grazie alla collaborazione del magistrato Adriano Sansa, per rendere  l’educazione civica – ora cittadinanza e costituzione – non solo una materia scolastica ma un modo di essere: quello di cittadini responsabili.

Per due anni hanno organizzato, sempre al Porto Antico, la Marcia dei Valori: divisi in gruppi giravano per l’area per confrontarsi con vari esperti su temi quali la solidarietà, la pace, l’onestà, la famiglia, lo sport, la scuola, la giustizia, la cultura e l’ecologia, mettendoli in relazione alla loro vita e agli articoli della costituzione, che ne sancisce il diritto.

Genova per noi è l’argomento di questa edizione.

Giovedì 16 aprile dalle 9.30 alle 12. 30 i ragazzi hanno presentato al sindaco Marco Doria, all’assessore Boero e ai consiglieri Campora, Malatesta e Pederzolli i problemi che hanno rilevato in ambiti precisi della nostra città, ma anche le possibili soluzioni che hanno pensato in classe con i professori: cittadini attivi, già da ora, hanno offerto il loro aiuto concreto, sottoscritto in un atto formale che hanno incorniciato e consegnato al primo cittadino.

Inquinamento, smaltimento dei rifiuti, riciclo e riuso, pulizia della città, deterioramento del patrimonio immobiliare ma anche le condizioni di vita in Africa e i problemi di accesso all’istruzione per bambini come loro.

Si sono divisi in gruppi di lavoro e a scuola, per ognuno di questi temi, hanno preparato una scheda che illustra la criticità, la possibile soluzione e su queste si sono confrontati con il sindaco e gli altri esponenti dell'amministrazione civica.

Non discorsi generici, ma esempi di vita quotidiana: rifiuti in via S. Bernardo, abbandono di un immobile a Sturla, inquinamento dell’aria e del mare, raccolta differenziata.

Hanno esposto il loro punto di vista passando da un’iniziale timidezza a una maggiore sicurezza, messi a loro agio dall’atteggiamento di ascolto e partecipazione di sindaco, assessore e consiglieri presenti.

«È compito dell’amministrazione – ha detto Doria – dare risposte e proporre soluzioni. Ma ognuno deve fare la sua parte, anche voi che siete ancora ragazzi. All’inquinamento, alla raccolta dei rifiuti al recupero abitativo dobbiamo pensare noi, ma voi potete contribuire non sporcando, non rovinando il verde pubblico, rispettando le cose che sono di tutti».

Educare ai valori, perché sono i cittadini il primo baluardo contro il degrado sia della società sia della città in cui vivono. Non servono grandi azioni, ma piccoli atti quotidiani di civiltà: non buttare la carta per terra, un gesto che se moltiplicato per migliaia di persone, fa sì che le strade siano pulite.

Come ha sottolineato il sindaco Doria, «tutti subiamo i comportamenti scorretti di pochi su 100 persone che possiedono un cane 95 raccolgono le deiezioni e solo 5 no. Ma la collettività ha un danno dalla scorrettezza di questa minoranza».

Superato l’imbarazzo iniziale di trovarsi a parlare con adulti con ruoli istituzionali, i ragazzi hanno chiesto spiegazioni più approfondite su cosa fanno i rappresentanti dell'Ente locale o perché «il Comune non mette i vigili a controllare che i parchi non vengano danneggiati».

Il sindaco Doria e i consiglieri hanno risposto raccontando che sono professionisti prestati alla politica, ognuno prima di essere eletto faceva un altro mestiere «sono un professore universitario – ha detto il sindaco – insegnare mi è sempre piaciuto e alla fine di questa avventura lo tornerò a fare», che l'amministrazione vorrebbe fare di più, ma ci sono vincoli dovuti alla mancanza di fondi: in tempo di crisi, bisogna fare un elenco preciso dei bisogni prioritari delle persone e, purtroppo, non si possono pagare gli agenti di polizia municipale per controllare le aree verdi: ai cittadini il compito di essere avanguardia di legalità.

E’ stata l’occasione, anche, per chiarire cosa il Comune di Genova sta facendo per evitare i danni delle alluvioni, per diminuire i rifiuti a Scarpino e così, con parole semplici, il sindaco ha spiegato cos’è lo scolmatore che si sta per costruire sul Bisagno è perché è necessario. E sui rifiuti, il ruolo fondamentale della raccolta differenziata - carta, vetro, plastica e ora anche umido -  per riciclare, riusare e ridurre l’inquinamento.

Dal sindaco la richiesta ai ragazzi: scoprite e parlate anche delle cose belle di Genova. Detto e già fatto: hanno realizzato una brochure con Palazzi dei Rolli, Lanterna, Cattedrale di San Lorenzo, Palazzo Ducale dove si racconta la storia della loro costruzione e i tesori di "grande bellezza" che contengono.

Non solo pubblica amministrazione, con il dottor Buffa i ragazzi hanno parlato del problema dell’istruzione in Africa e la proposta che parte da questa scuola è di “adottare” un insegnante per una scuola nel Benin: 850 euro per pagare un anno di stipendio, per integrare i quattro maestri  - due del governo e due di una Onlus -  già presenti.

La mattinata è trascorsa in un attimo, tra domande e discorsi importanti. Poi, alla fine, si torna a essere ragazzi, tutti.

«Per quale squadra tieni, sindaco?», chiedono due ragazzi trattenendo il fiato, «moderatamente per la Juventus, ma provo uguale simpatia sia per la Sampdoria sia per il Genoa», risponde Doria,  «Ok. Sindaco, ci sta!», il commento con un sospiro di sollievo.
17 aprile 2015
Ultimo aggiornamento: 18/04/2015
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8