E’ lunghissimo l’elenco delle iniziative, compiutamente illustrate nella locandina Donne Insieme, presentate giovedì 5 marzo dall’assessora alla legalità e diritti Elena Fiorini.
E non a caso lo slogan è “8 marzo: un giorno solo non ci basta”. Infatti gli eventi, organizzati grazie alla ricchissima rete di associazioni genovesi, non saranno concentrati in un giorno solo ma su tutto l’arco di un mese.
Nella convinzione che «la giornata della donna e tutte le altre “giornate di …” non debbano mai essere giornate di celebrazione, ma momenti per fare il punto su una situazione, per pensare e pensarsi per tutte le altre giornate dell’anno», l’assessora ha presentato il vasto panorama di incontri: «ci saranno iniziative più ‘leggere’ come gli spettacoli o la presentazione delle ricette create dalle donne della casa circondariale di Pontedecimo, Ricette da dentro - ha detto Fiorini - e altre di approfondimento e riflessione, anche su tematiche molto serie come quella della tratta o il ruolo delle donne nella resistenza.
Le iniziative verranno realizzate in tutti i quartieri e toccheranno temi che riguardano donne di tutte le fasce di età, dal tema dell’allattamento a quello dell'essere anziana. Tutti gli eventi sono pubblicizzate, oltre che dalla locandina, sulla pagina facebook di Città dei diritti».
L’assessorato alla legalità e diritti, per l’8 marzo ha promosso un video (realizzato da Tstudio Tv di Timothy Costa) in cui, attraverso una carrellata di volti femminili fotografati per le strade di Genova, senza parole e senza retorica, viene catturato lo sguardo di donne di ogni età.
Nel frattempo è giunta al terzo mese la campagna di informazione Cosa ne sai? che, dopo Azzardo e Cittadinanza, a marzo affronta il tema della Violenza sulle donne.
«In Italia ogni due giorni una donna muore per mano del partner o di un ex-partner e solo il 7,2% di chi subisce violenza sporge denuncia» riferisce Fiorini.
«Attraverso il banner cliccabile dalla home page del sito istituzionale del Comune – ha proseguito Elena Fiorini - vogliamo ricordare quali sono i servizi offerti nella nostra città e fornire, in modo semplice e accessibile, anche informazioni sulla normativa come, ad esempio, il diritto al gratuito patrocinio per le donne nei procedimenti in materia di violenza».
La campagna ha l’obiettivo di dare risposte molto semplici a chi ha bisogno di aiuto o a chi abbia un’amica, una conoscente o una vicina di casa che ha bisogno di aiuto, per diffondere sempre di più una corretta informazione, ma anche una cultura di tipo diverso.
Sono numerose le associazioni che forniscono informazioni e supporto alle vittime e, dal 2014, è attivo un accordo tra Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e D.i.re. (Donne in rete contro la violenza) che detta le linee guida per una uniformità dei servizi offerti dai Comuni su tutto il territorio nazionale.
Si tratta di servizi di supporto rivolti alle donne vittime, ai bambini coinvolti nei drammi e nelle tragedie familiari e agli stessi autori della violenza.
Attraverso l’indirizzo web http://www.comune.genova.it/servizi/cittadeidiritti, accessibile anche per mezzo di QR-code, chiunque può avere informazioni dettagliate e indicazioni chiare sulla violenza di genere: risposte alle domande più frequenti, servizi dedicati, normativa, associazioni, materiali da scaricare.
Si può seguire la campagna su Facebook, Pinterest, Youtube, Googleplus.
E non a caso lo slogan è “8 marzo: un giorno solo non ci basta”. Infatti gli eventi, organizzati grazie alla ricchissima rete di associazioni genovesi, non saranno concentrati in un giorno solo ma su tutto l’arco di un mese.
Nella convinzione che «la giornata della donna e tutte le altre “giornate di …” non debbano mai essere giornate di celebrazione, ma momenti per fare il punto su una situazione, per pensare e pensarsi per tutte le altre giornate dell’anno», l’assessora ha presentato il vasto panorama di incontri: «ci saranno iniziative più ‘leggere’ come gli spettacoli o la presentazione delle ricette create dalle donne della casa circondariale di Pontedecimo, Ricette da dentro - ha detto Fiorini - e altre di approfondimento e riflessione, anche su tematiche molto serie come quella della tratta o il ruolo delle donne nella resistenza.
Le iniziative verranno realizzate in tutti i quartieri e toccheranno temi che riguardano donne di tutte le fasce di età, dal tema dell’allattamento a quello dell'essere anziana. Tutti gli eventi sono pubblicizzate, oltre che dalla locandina, sulla pagina facebook di Città dei diritti».
L’assessorato alla legalità e diritti, per l’8 marzo ha promosso un video (realizzato da Tstudio Tv di Timothy Costa) in cui, attraverso una carrellata di volti femminili fotografati per le strade di Genova, senza parole e senza retorica, viene catturato lo sguardo di donne di ogni età.
Nel frattempo è giunta al terzo mese la campagna di informazione Cosa ne sai? che, dopo Azzardo e Cittadinanza, a marzo affronta il tema della Violenza sulle donne.
«In Italia ogni due giorni una donna muore per mano del partner o di un ex-partner e solo il 7,2% di chi subisce violenza sporge denuncia» riferisce Fiorini.
«Attraverso il banner cliccabile dalla home page del sito istituzionale del Comune – ha proseguito Elena Fiorini - vogliamo ricordare quali sono i servizi offerti nella nostra città e fornire, in modo semplice e accessibile, anche informazioni sulla normativa come, ad esempio, il diritto al gratuito patrocinio per le donne nei procedimenti in materia di violenza».
La campagna ha l’obiettivo di dare risposte molto semplici a chi ha bisogno di aiuto o a chi abbia un’amica, una conoscente o una vicina di casa che ha bisogno di aiuto, per diffondere sempre di più una corretta informazione, ma anche una cultura di tipo diverso.
Sono numerose le associazioni che forniscono informazioni e supporto alle vittime e, dal 2014, è attivo un accordo tra Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e D.i.re. (Donne in rete contro la violenza) che detta le linee guida per una uniformità dei servizi offerti dai Comuni su tutto il territorio nazionale.
Si tratta di servizi di supporto rivolti alle donne vittime, ai bambini coinvolti nei drammi e nelle tragedie familiari e agli stessi autori della violenza.
Attraverso l’indirizzo web http://www.comune.genova.it/servizi/cittadeidiritti, accessibile anche per mezzo di QR-code, chiunque può avere informazioni dettagliate e indicazioni chiare sulla violenza di genere: risposte alle domande più frequenti, servizi dedicati, normativa, associazioni, materiali da scaricare.
Si può seguire la campagna su Facebook, Pinterest, Youtube, Googleplus.