Artista tra le più significative della sua generazione, negli ultimi due decenni la Philipsz, nata a Glasgow nel1965, ha esplorato con le sue installazioni sonore (registrazioni della sua voce che riproduce “a cappella” componimenti altrui) le valenze psicologiche e le potenzialità scultoree del suono.
Per Genova, l’artista ha realizzato un percorso coinvolgente all’interno della cornice architettonica dei palazzi dei Rolli, patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e alcune sedi istituzionali genovesi, dove si trova a esplorare la relazione tra arte e architettura, concentrandosi sulle continue trasformazioni della percezione pubblica dell’opera d’arte, sulla relazione tra atto performativo e oggetto scultoreo e sulla componente emotiva del suono.
Le sue installazioni si trovano così a fare da accompagnamento ai visitatori, in una passeggiata che muove dal cortile centrale di palazzo Ducale lungo i vicoli del centro storico fino ai Palazzi di via Garibaldi, per finire per raggiungere il museo di arte contemporanea di villa Croce, passando dall’ex-convento di San Francesco a Castelletto, palazzo Reale, palazzo Bianco, palazzo Lomellino, Altrove-Teatro della Maddalena - palazzo Fattinanti Cambiaso.
L’artista si è distinta nel panorama internazionale per la precisione con la quale ha concepito ogni singola opera, unica nel suo genere e preceduta da un’accurata analisi della storia del luogo, della sua memoria e delle sue tradizioni tradotte in architetture immateriali, che avvolgono lo “spettatore” in un ambiente introspettivo. Una narrativa universale, elaborata attraverso la riproduzione di melodie che alludono al tema della perdita, del ritorno e della speranza si salda così al genius loci, costruendo uno story-telling individuale.
Le opere sono accompagnate da una pubblicazione, edita da Humboldtbooks, interamente dedicata al progetto, che raccoglie la documentazione della mostra, disegni dei palazzi e mappe della città, accanto ai testi delle curatrici Ilaria Bonacossa e Paola Nicolin.
Fino all’undici ottobre sarà possibile apprezzare le opere: The Internationale (1999) a palazzo Ducale; Elettra (2015) museo di arte contemporanea di villa Croce; Stay With Me (2005) ex-convento di San Francesco a Castelletto; Lachrimae (2010) palazzo Reale; Follow Me (2006) palazzo Bianco; The Lost Reflection (2007) palazzo Lomellino; The Dead (2000) Altrove-Teatro della Maddalena, palazzo Fattinanti Cambiaso.
Informazioni: Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce via Jacopo Ruffini 3, 16128 Genova telefono 010 580069/585772 www.villacroce.org ingresso gratuito
Visite guidate per tutto il percorso della durata di due ore. Quota di adesione 80 euro per gruppo Orario giovedì - domenica, dalle 15.30 alle 18.30.
Altrove Teatro della Maddalena giovedì 15.30-18.30 e su appuntamento
Per Genova, l’artista ha realizzato un percorso coinvolgente all’interno della cornice architettonica dei palazzi dei Rolli, patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e alcune sedi istituzionali genovesi, dove si trova a esplorare la relazione tra arte e architettura, concentrandosi sulle continue trasformazioni della percezione pubblica dell’opera d’arte, sulla relazione tra atto performativo e oggetto scultoreo e sulla componente emotiva del suono.
Le sue installazioni si trovano così a fare da accompagnamento ai visitatori, in una passeggiata che muove dal cortile centrale di palazzo Ducale lungo i vicoli del centro storico fino ai Palazzi di via Garibaldi, per finire per raggiungere il museo di arte contemporanea di villa Croce, passando dall’ex-convento di San Francesco a Castelletto, palazzo Reale, palazzo Bianco, palazzo Lomellino, Altrove-Teatro della Maddalena - palazzo Fattinanti Cambiaso.
L’artista si è distinta nel panorama internazionale per la precisione con la quale ha concepito ogni singola opera, unica nel suo genere e preceduta da un’accurata analisi della storia del luogo, della sua memoria e delle sue tradizioni tradotte in architetture immateriali, che avvolgono lo “spettatore” in un ambiente introspettivo. Una narrativa universale, elaborata attraverso la riproduzione di melodie che alludono al tema della perdita, del ritorno e della speranza si salda così al genius loci, costruendo uno story-telling individuale.
Le opere sono accompagnate da una pubblicazione, edita da Humboldtbooks, interamente dedicata al progetto, che raccoglie la documentazione della mostra, disegni dei palazzi e mappe della città, accanto ai testi delle curatrici Ilaria Bonacossa e Paola Nicolin.
Fino all’undici ottobre sarà possibile apprezzare le opere: The Internationale (1999) a palazzo Ducale; Elettra (2015) museo di arte contemporanea di villa Croce; Stay With Me (2005) ex-convento di San Francesco a Castelletto; Lachrimae (2010) palazzo Reale; Follow Me (2006) palazzo Bianco; The Lost Reflection (2007) palazzo Lomellino; The Dead (2000) Altrove-Teatro della Maddalena, palazzo Fattinanti Cambiaso.
Informazioni: Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce via Jacopo Ruffini 3, 16128 Genova telefono 010 580069/585772 www.villacroce.org ingresso gratuito
Visite guidate per tutto il percorso della durata di due ore. Quota di adesione 80 euro per gruppo Orario giovedì - domenica, dalle 15.30 alle 18.30.
Altrove Teatro della Maddalena giovedì 15.30-18.30 e su appuntamento