Nella rete dell'accoglienza agli immigrati entrano 50 associazioni no-profit

Nasce un organo pubblico in grado di coordinare le iniziative di solidarietà, le attività culturali e creare occasioni di sviluppo sul nostro territorio. Genova ai primi posti nell'accoglienza e nell'integrazione. Doria: "Le ragioni per cui le persone si muovono, come vengono accolte nei luoghi in cui arrivano, le soluzioni che si propongono, non riguardano solo il modo di gestire il fenomeno, ma l'idea stessa di comunità civile"

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"Il Consiglio Cisa è uno spazio in cui le associazioni che si occupano sul territorio di accoglienza, solidarietà e integrazione, possono confrontare liberamente i loro progetti". A dirlo il sindaco di Genova, Marco Doria, questa mattina, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, nel corso della prima assemblea plenaria del Cisa, Consiglio per la Cooperazione Internazionale, Solidarietà e Accoglienza, la rete di associazioni che da anni operano sul territorio a favore di migranti, rifugiati e richiedenti asilo.

Istituito nel settembre 2015 con delibera del Consiglio Comunale, il Consiglio Cisa riunisce quasi 50 associazioni di volontariato e onlus genovesi attive nel campo della cooperazione e della solidarietà: su questi temi ha compiti di informazione, consulenza e proposta verso il Comune e le istituzioni pubbliche presenti sul territorio.

"Questo consiglio - continua Doria - raccoglie tanti soggetti della società civile, volontariato, cooperative, gruppi, con l'obiettivo di fare diventare Genova una società sempre più accogliente e integrata. Rafforza, con la sua azione, la capacità dell’imprenditoria e dell’associazionismo sul territorio a relazionarsi con gli immigrati, le loro iniziative e le nazioni da cui provengono".

Nella maggior parte dei casi, l'accoglienza nel nostro Paese riguarda persone disperate che fuggono a bordo di imbarcazioni improvvisate da guerre e carestie, neppure in grado di raggiungere le nostre coste, il più delle volte portate in salvo dalla Marina Militare italiana. Dopo i primi soccorsi, scatta un programma di accoglienza con regole e sistemi che riguardano anche i comuni, ai quali lo Stato mette a disposizione risorse non sempre sufficienti.

"Siamo di fronte - ha concluso il sindaco - a una delle grandi questioni della nostra epoca. Non possiamo neppure immaginare che l'immigrazione si possa arginare innalzando dei muri, o che il problema non si ponga. Le ragioni per cui le persone si muovono, come vengono accolte nei luoghi in cui arrivano, le soluzioni che si propongono, non riguardano solo il modo di gestire il fenomeno, ma l'idea stessa di comunità civile".

Prima dell’ inizio dei lavori, Alberto Rizzerio, neo presidente del Consiglio Cisa, ha ringraziato il suo predecessore, Carlo Besana, per il lavoro fatto nelle fasi inziali dell'associazione. Un percorso che ha coinvolto quasi 50 organizzazioni che operano nel campo dell'assistenza, della cooperazione internazionale, solidarietà e accoglienza.

Un anno di lavoro in cui sono state tracciate le linee guida che verranno inserite nell'ambito dell'accoglienza cittadina.
"Il Consiglio Comunale - ha detto Rizzerio - ha voluto dare concretezza a una visione ampia, lontana dalla logica della gestione dell'emergenza, e dell'aiuto occasionale a progetto. Lo scopo è quello di costruire un'iniziativa permanente che da un lato possa sostenere chi opera e dall'altro creare le condizioni per creare occasioni di sviluppo el nostro territorio".

I componenti del Comitato Permanente sono quindici: Michele Acampora (Il Nodo sulla Ali del Mondo), Simona Barbieri (Ass. Ondjango), Simona Binello (Consorzio Agorà), Mamadou Bousso (Unione Immigrati Senegalesi), Franco Cirio (Cesvico UNICEF), Pippo Costella (Defence for Children), Rachid Khay (Arci Solidarietà), Alfredo Maiolese (European Muslims League) Lemba Mayzola (Mabota Speranza per l’Africa), Mario Moneta (Ass. Prom. Belle Arti), Piero Mura (Networl Management), Stefano Rebora (Music for Peace), Alberto Rizzerio (Januaforum), Barbara Comparini (Comune di Genova), Stefano De Pietro (Comune di Genova).

Gli incarichi, compresi quelli del presidente Alberto Rizzerio e del segretario Michele Acampora, durano tre anni e sono a titolo gratuito. Potranno, in futuro, entrare nel Cisa tutte le realtà della cooperazione allo sviluppo che abbiano sede nel Comune di Genova e siano attivi da almeno un anno nei settori della solidarietà.
20 gennaio 2017
Ultimo aggiornamento: 20/01/2017
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