Ottimi riscontri per l’iniziativa nazionale "Ivrea Cinquanta"

Sono oltre 1000 le persone che hanno assistito agli interventi e alle performance di Ivrea Cinquanta, uno degli appuntamenti principali nell’ottava edizione del festival Testimonianze ricerca azioni, organizzato da Teatro Akropolis con la direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio, si è sviluppato nel corso di tre giorni con 42 relatori a Palazzo Ducale e che hanno visto l'alternarsi di relazioni, testimonianze, tavole rotonde, discussioni e dibattiti, ai quali si è aggiunta la messa in scena di due spettacoli, entrambi in prima assoluta. Ottimi anche i risultati delle visualizzazioni dei post - #ivrea50 - su Twitter che hanno segnato quota 5.500.000, e 1000 tweet

Ivrea Cinquanta
Si è appena concluso con grande successo il convegno nazionale Ivrea Cinquanta. Mezzo secolo di Nuovo Teatro in Italia 1967-2017, tenutosi a Palazzo Ducale da venerdì 5 a domenica 7 maggio 2017, organizzato da Teatro Akropolis, Comune di Genova – Direzione Cultura, Palazzo ducale – Fondazione per la Cultura, in collaborazione con Casa Paganini – InfoMus e Centro Studi Alessandro Fersen, con il patrocinio di Università di Genova, Università di Bologna. L’ideatore e il curatore del convegno è stato Marco De Marinis dell'Università di Bologna, che si è avvalso di un comitato scientifico-organizzativo composto da Silvia Mei, Fabio Acca e Roberta Ferraresi (Università di Bologna), Clemente Tafuri e David Beronio (Teatro Akropolis), Roberto Cuppone (Università di Genova).
 
Ivrea Cinquanta,  è stato organizzato a cinquant’anni di distanza dal convegno di Ivrea del 1967, l’appuntamento genovese del convegno si è proposto, con successo, di fare il punto su passato, presente e futuro di quel radicale rinnovamento del linguaggio scenico. A Ivrea Cinquanta sono stati invitati operatori, artisti, studiosi, critici e tutti coloro che oggi hanno a cuore il cercare di preservare la vitalità della nostra scena in quest'epoca di crisi, rispetto alla quale, come spesso è stato sottolineato nel corso dell'evento, è doveroso che la cultura e l'arte si attrezzi con risposte non soltanto difensive o di mera autoconservazione. Ciò è stato anche ribadito dall'assessore Carla Sibilla che sottolinea come “il fatto che questo evento di importanza assoluta, fortemente voluto,  sia stato ospitato a Genova, città dei teatri, è per noi un orgoglio: un appuntamento che rivolgendosi al nostro passato culturale permette di guardare al futuro e al rinnovamento che il nostro sistema chiede e merita.”
 
I tre giorni di lavori sono stati seguiti da studenti, artisti, critici, operatori teatrali sia liguri che provenienti da fuori regione e pubblico comune (in tutto mille presenze), ognuno attirato dall'importanza dell'evento e dalla sua indiscussa rilevanza storica. Tanto i partecipanti in veste di relatori quanto chi a Ivrea Cinquanta è intervenuto come uditore sono stati concordi nel ritenere il convegno un'occasione imperdibile per fare il punto dello stato dell'arte del teatro oggi, grazie ai tanti ed eterogenei punti di vista che hanno animato e nutrito il dibattito.
 
L'eccezionalità dell'evento è stata inoltre confermata dall'ottimo riscontro mediatico ottenuto nel corso dei tre giorni. Solo su Twitter sono state registrate circa cinque milioni e mezzo di visualizzazioni e in generale l'evento ha avuto una risonanza importante sui principali organi di informazione quali giornali, radio, internet.
 
Tra i relatori e i testimoni presenti nelle tre giornate ricordiamo, fra gli altri, artisti come Giuliano Scabia, Carlo Quartucci, Carla Tatò, Pippo Delbono, Gabriele Vacis, Valter Malosti, Fabrizio Arcuri, Clemente Tafuri e David Beronio, oltre a studiosi e critici come Franco Perrelli, Lorenzo Mango, Gerardo Guccini, Massimo Marino, Oliviero Ponte di Pino, Paolo Ruffini, Andrea Porcheddu, Piergiorgio Giacchè, Lucio Argano.
La prima giornata di lavori si è conclusa a Casa Paganini/InfoMus, dove è andata in scena in prima assoluta la performance di Lorenzo Gleijeses Meeting with a remarkable man (in fotografia). Sessione di lavoro patafisica con Eugenio Barba, lavoro nel quale l'artista ha intessuto un dialogo e un suggestivo confronto con Eugenio Barba, fondatore del celeberrimo Odin Teatret.
La seconda giornata si è invece conclusa con la performance, all'interno della stessa Sala del Minor Consiglio, di Andrea Cosentino, che di fronte a una platea gremita ha messo in scena in prima assoluta Esercitazioni per un nuovo teatro nuovo, un graffiante ed esilarante lavoro che, attraverso numerosi personaggi/maschere e il contributo musicale live di Michele Giunta, ha accompagnato gli spettatori in un viaggio visionario dove la risata è capace di aprire squarci di consapevolezza sul mondo, sul teatro, sull'uomo.
 
Il termine di Ivrea Cinquanta è stato segnato dall'intervento dei membri del comitato scientifico, in particolare del curatore Marco De Marinis, il quale ha ringraziato tutti coloro (organizzatori, istituzioni, partner) che hanno reso possibile l'evento, concludendo fra lunghi applausi un convegno destinato a rimanere nella memoria collettiva e a costituire un punto di partenza per improntare nuove riflessioni e trovare inedite soluzioni, dando appuntamento a tutti, fra cinquant'anni, a Ivrea Cento.
 
Gli atti del convegno, che riuniranno gli interventi di tutti i relatori, saranno pubblicati a cura di Clemente Tafuri e David Beronio da AkropolisLibri, la casa editrice di Teatro Akropolis.

Ivrea Cinquanta è stato oganizzato da: Teatro Akropolis, Comune di Genova – Direzione Cultura, Palazzo ducale – Fondazione per la Cultura; Con il patrocinio di: Università di Genova, Università di Bologna
In collaborazione con: Casa Paganini – InfoMus, Centro Studi Alessandro Fersen e Genova a Teatro
Media Partner: Fattiditeatro
Hanno inoltre partecipato: Teatro Stabile di Genova, Teatro della Tosse e Teatro dell’Archivolto

11 maggio 2017
Ultimo aggiornamento: 11/05/2017
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