Piena legittimità al regolamento
comunale sulle sale da gioco

Vinta la prima battaglia contro le slot machine. Nove sentenze molto articolate del Tar affossano i ricorsi delle società che gestiscono il business del gioco d’azzardo. Dovranno stare a debita distanza da scuole, bagni marini, bancomat. Vietata la pubblicità all’esterno dei locali e per la strada. Gli orari di chiusura verranno decisi da un’ordinanza del sindaco

Testo Alternativo
Il gioco d’azzardo nella nostra città è ormai da tempo una emergenza sociale. Comune di Genova, Municipi e numerose associazioni si sono alleati per arginare questa pericolosa deriva.  Contro il regolamento del Consiglio Comunale che pone dei limiti al fenomeno della proliferazione delle sale gioco, una sessantina a Genova, sono stati presentati 15 ricorsi al Tribunale amministrativo regionale da parte delle società che gestiscono le scommesse.

Il Tar Liguria, ha detto l’assessore a legalità e diritti Elena Fiorini, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Tursi, ha depositato ieri le sentenze su tutti i ricorsi presentati dai gestori delle società del gioco d’azzardo contro le regole fissate dal Comune per gestire tale attività. Viene giudicata la legittimità costituzionale del regolamento genovese, la piena competenza del Comune a emanare dei limiti, giudicato legittimo l’impianto del regolamento e, in particolare, aver introdotto il principio della distanza dai luoghi sensibili, come scuole, centri ricreativi, stabilimenti balneari, parchi e verde pubblico attrezzato e bancomat. Vietata ogni forma di pubblicità del gioco d’azzardo, ma anche il solo richiamo a presunte vincite in denaro che possono generare speranze, attraverso manifesti all’esterno dei locali o affissi per strada. Su un solo punto il Tar dà ragione ai ricorrenti. 

E’ stato invece accolto, ha proseguito l’assessore, il ricorso sugli orari, ma solo per una questione di forma. La disciplina continua a essere di competenza del Comune, ma lo strumento tecnico per imporla farà capo al sindaco con un’ordinanza e non più al Consiglio Comunale attraverso un regolamento. Le sentenze del Tar Liguria rappresentano un precedente importante, ha detto Maria Carla Italia membro della consulta permanente contro il gioco d’azzardo, che può servire di stimolo per le amministrazioni che a livello regionale e nazionale non hanno intrapreso un cammino in questo senso. Oltre alla consulta erano presenti il presidente del Municipio Centro Est Simone Leoncini, in rappresentanza dei nove Municipi, le associazioni Libera, Arci, la Comunità di San Benedetto, le Officine Sampierdarenesi, sportello antiusura.
genova, 6 febbraio 2014
Ultimo aggiornamento: 06/02/2014
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