Anci: la manovra così com'è non va
Vincenzi: non considera paese reale

Per Marta Vincenzi i tagli previsti per l'anno prossimo non colpiranno i costi della politica, come si vuol far credere, ma direttamente i servizi all'infanzia e agli anziani. La manovra va profondamente rivista.

Marta Vincenzi sindaco di Genova
Fumata nera al termine dell'audizione dell'Anci davanti alle Commissioni riunite di Camera e Senato. I Comuni italiani non fanno sconti al Governo e mantengono una posizione durissima nei confronti della manovra.

A parlare a nome di tutti i primi cittadini è il sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio, vicepresidente dell'Associazione Comuni italiani: "Non presenteremo piccoli ritocchi al documento, perché in realtà serve una modifica sostanziale".

La "contromanovra" targata Anci prevede, tra le altre cose, lo stralcio delle norme sulle autonomie, che "vanno a regolamentare in maniera oltremodo complicata una realtà che andrebbe rispettata e promossa". E anche il decreto 78 sul federalismo esce, secondo il vice dell'Anci, molto penalizzato dalla manovra.

All'incontro ha preso parte anche il sindaco di Genova, Marta Vincenzi, presidente di Anci Liguria, che al termine ha dichiarato: "La manovra per quanto riguarda i Comuni è ingiusta e sbagliata. Non mettiamo in discussione i saldi previsti perché è evidente che in queste condizioni il Paese rischia di saltare per aria, ma se restano queste proposte si compromette seriamente la possibilità dei Comuni di erogare i servizi e si azzera il loro ruolo economico di investimento e stimolo all'economia, già condizionato dal patto di stabilità. E' evidente - ha concluso Vincenzi - che questa manovra non considera il paese reale. La posizione dell' Anci è comune e compatta. Attendiamo a questo punto l'esame tecnico degli emendamenti tra i quali anche quelli presentati da noi". "Nei giorni scorsi - ha precisato il sindaco di Genova - mi ero schierata contro l'ipotesi di Anci che prevedeva una parziale privatizzazione di Enel, Eni e Finmeccanica. Sono intervenuta per scongiurare questa proposta che avrebbe penalizzato le aziende sulle quali invece bisogna basare il rilancio dell'economia. L'iniziativa è stata accantonata e sostituita con la richiesta al Governo di reperire le risorse necessarie attraverso vendite immobiliari, lotta all'evasione fiscale e interventi sui grandi patrimoni". La protesta dei comuni continua lunedì prossimo a Milano, dove è prevista una mobilitazione dei sindaci e delle amministrazioni comunali del Nord Italia. Dalla Liguria partiranno due pullman con un centinaio di sindaci in fascia tricolore.
Roma, 25 agosto 2011
Ultimo aggiornamento: 25/08/2011
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