Dopo 7 giorni di massacri, le truppe naziste, guidate da Walter Reder, il 5 ottobre 1944 lasciarono Marzabotto: alle loro spalle, tra le macerie fumanti, oltre 700 morti, tutti civili, colpevoli solamente di essere lì, desiderosi di libertà.
Fu una delle stragi più cruente della storia dell’occupazione nazi-fascista del secondo conflitto mondiale: per reprime gli sforzi partigiani, che in quelle terre erano portati avanti dalla brigata Stella Rossa, il federmaresciallo tedesco Albert Kesselring decise per una rappresaglia preventiva esemplare. Non fu risparmiato nessuno: donne, bambini, anziani, tutti caddero sotto il piombo nemico. Esemplare il sacrificio di 195 persone, radunatesi in preghiera nella chiesa del paese, sterminate a colpi di mitragliatore, lì, dove furono trovati dalle SS.
Ricordare oggi quell’episodio è un dovere e al contempo un onore: la memoria deve essere custodita, scrigno prezioso di un passato tragico che non deve essere mai dimenticato. Il ricordo è un baluardo da tramandare, soprattutto da qui in avanti, visto che purtroppo sono sempre meno i testimoni viventi di quegli anni. Senza memoria non c’è vita, non c’è presente e futuro.
E come ogni anno, presso il memoriale della strage, si svolgerà la seguitissima cerimonia ufficiale, che 67 anni dopo piange i caduti e presidia il loro sacrificio.
Anche quest’anno Genova era presente con il proprio gonfalone, drappo su cui brilla la medaglia d’oro al valore militare, conferita alla città per la vittoriosa lotta di liberazione compiuta, che portò alla liberazione del territorio prima dell’arrivo degli alleati.
Quest’anno il sindaco di Marzabotto, Romani Franchi, ha ufficialmente invitato Marta Vincenzi a onorare la cerimonia con l’orazione ufficiale principale, che ha seguito la messa di suffragio e la deposizione delle corone.
Un riconoscimento importante per Genova, che dimostra la centralità di certi valori per la nostra comunità, e la volontà di difenderli anche oggi. La resistenza continua, e fa sistema: uniti per ricordare quella lotta che ridonò la libertà calpestata dal fascismo, vigilare sui nuovi fascismi striscianti, e rinnovare la battaglia per difendere la nostra identità, il nostro passato e il nostro futuro.
Ecco l’intenso programma della giornata odierna:
ore 8.30 Comune di Marzabotto
Ricevimento delegazioni
ore 9.30 Chiesa Parrocchiale Marzabotto
Santa Messa per i caduti
ore 10.30 Sacrario ai caduti
Deposizione corone commemorative
ore 11.00 Piazza Martiri delle Fosse Ardeatine
Orazioni ufficiali:
Valter Cardi, presidente del Comitato Onoranze Caduti di Marzabotto
Romano Franchi, sindaco di Marzabotto
Marta Vincenzi, sindaco di Genova
Arrivo staffetta della Memoria da Colle
Ameno, Sasso Marconi a Marzabotto
ore 14.30 San Martino Monte Sole
Concerto del complesso bandistico Pietro Bignardi di Monzuno “musiche per il 150° dell’unità d’Italia”. A seguire inaugurazione del sentiero San Martino - Cà di Durino dedicato a Sassi Maria Martina in Leoni e a tutte le donne di Monte Sole
ore 15.30 Aula Magna - Scuola di pace di Monte Sole
Proiezione del documentario sull’insabbiamento dei fascicoli d’indagine riguardanti le stragi nazifasciste in Italia “Archiviazione provvisoria” di Carmine Cicchetti, Christian Caiumi e Antonio Dell’Aquila. Interverranno gli autori. A seguire “Una salutare lezione”, dialogo tra: Stathis Psomiadis, familiare delle vittime della strage di Domenikon nel 1943 (ad opera dell’esercito italiano); Associazione familiari delle vittime degli eccidi di Marzabotto-Monzuno-Grizzana Morandi;
Filippo Focardi, docente ricercatore in storia contemporanea - Università di Padova
ore 16.30 Cortile della Scuola di Pace Monte Sole
Laboratorio di argilla per grandi e piccoli. Costruiamo insieme il nostro 25 aprile, a cura del Laboratorio delle Meraviglie della Scuola Media di Marzabotto
Fu una delle stragi più cruente della storia dell’occupazione nazi-fascista del secondo conflitto mondiale: per reprime gli sforzi partigiani, che in quelle terre erano portati avanti dalla brigata Stella Rossa, il federmaresciallo tedesco Albert Kesselring decise per una rappresaglia preventiva esemplare. Non fu risparmiato nessuno: donne, bambini, anziani, tutti caddero sotto il piombo nemico. Esemplare il sacrificio di 195 persone, radunatesi in preghiera nella chiesa del paese, sterminate a colpi di mitragliatore, lì, dove furono trovati dalle SS.
Ricordare oggi quell’episodio è un dovere e al contempo un onore: la memoria deve essere custodita, scrigno prezioso di un passato tragico che non deve essere mai dimenticato. Il ricordo è un baluardo da tramandare, soprattutto da qui in avanti, visto che purtroppo sono sempre meno i testimoni viventi di quegli anni. Senza memoria non c’è vita, non c’è presente e futuro.
E come ogni anno, presso il memoriale della strage, si svolgerà la seguitissima cerimonia ufficiale, che 67 anni dopo piange i caduti e presidia il loro sacrificio.
Anche quest’anno Genova era presente con il proprio gonfalone, drappo su cui brilla la medaglia d’oro al valore militare, conferita alla città per la vittoriosa lotta di liberazione compiuta, che portò alla liberazione del territorio prima dell’arrivo degli alleati.
Quest’anno il sindaco di Marzabotto, Romani Franchi, ha ufficialmente invitato Marta Vincenzi a onorare la cerimonia con l’orazione ufficiale principale, che ha seguito la messa di suffragio e la deposizione delle corone.
Un riconoscimento importante per Genova, che dimostra la centralità di certi valori per la nostra comunità, e la volontà di difenderli anche oggi. La resistenza continua, e fa sistema: uniti per ricordare quella lotta che ridonò la libertà calpestata dal fascismo, vigilare sui nuovi fascismi striscianti, e rinnovare la battaglia per difendere la nostra identità, il nostro passato e il nostro futuro.
Ecco l’intenso programma della giornata odierna:
ore 8.30 Comune di Marzabotto
Ricevimento delegazioni
ore 9.30 Chiesa Parrocchiale Marzabotto
Santa Messa per i caduti
ore 10.30 Sacrario ai caduti
Deposizione corone commemorative
ore 11.00 Piazza Martiri delle Fosse Ardeatine
Orazioni ufficiali:
Valter Cardi, presidente del Comitato Onoranze Caduti di Marzabotto
Romano Franchi, sindaco di Marzabotto
Marta Vincenzi, sindaco di Genova
Arrivo staffetta della Memoria da Colle
Ameno, Sasso Marconi a Marzabotto
ore 14.30 San Martino Monte Sole
Concerto del complesso bandistico Pietro Bignardi di Monzuno “musiche per il 150° dell’unità d’Italia”. A seguire inaugurazione del sentiero San Martino - Cà di Durino dedicato a Sassi Maria Martina in Leoni e a tutte le donne di Monte Sole
ore 15.30 Aula Magna - Scuola di pace di Monte Sole
Proiezione del documentario sull’insabbiamento dei fascicoli d’indagine riguardanti le stragi nazifasciste in Italia “Archiviazione provvisoria” di Carmine Cicchetti, Christian Caiumi e Antonio Dell’Aquila. Interverranno gli autori. A seguire “Una salutare lezione”, dialogo tra: Stathis Psomiadis, familiare delle vittime della strage di Domenikon nel 1943 (ad opera dell’esercito italiano); Associazione familiari delle vittime degli eccidi di Marzabotto-Monzuno-Grizzana Morandi;
Filippo Focardi, docente ricercatore in storia contemporanea - Università di Padova
ore 16.30 Cortile della Scuola di Pace Monte Sole
Laboratorio di argilla per grandi e piccoli. Costruiamo insieme il nostro 25 aprile, a cura del Laboratorio delle Meraviglie della Scuola Media di Marzabotto