Agitazione sospesa per quanto riguarda l’Aeroporto di Genova, in seguito all’interessamento dell’amministrazione comunale per il futuro dei lavoratori dello scalo, ad oggi in balia degli eventi, legati al balletto di nomi per la privatizzazione della società che gestisce la struttura.
Il sindaco Marta Vincenzi, infatti, mercoledì 27 luglio riceverà la rappresentanza sindacale dei lavoratori del Cristoforo Colombo, per ascoltare direttamente da loro quali sono i rischi legati ad uno stallo che si protrae da troppo tempo.
Lo sciopero era previsto per il 1 agosto, ed era finalizzato a protestare contro una procedura di privatizzazione poco chiara e che ad oggi non garantisce la funzionalità dello scalo stesso, secondo quanto rivendicato dai sindacati. La gara di vendita, che prevede la cessione da parte dell’Autorità Portuale del 60% delle quote della società di gestione, scade il 2 agosto alle ore 13: la base d'asta per concorrere all'acquisto delle quote del "Cristoforo Colombo" è di trenta milioni di euro, ma il vincitore della gara dovrà farsi carico anche dagli investimenti già programmati nel piano industriale, che ammontano a circa 43 milioni, per l’adeguamento richiesto dall’Enac. La clausola sociale, inoltre, inserita nel bando, vincola l'acquirente al mantenimento dell'occupazione attuale per i prossimi dieci anni. Ma su questo punto i sindacati sono scettici, e chiedono maggiori garanzie.
La Rsu scrive ha commentato così l’invito del sindaco: «Finalmente qualcuno ha deciso di ascoltare le preoccupazioni dei lavoratori in merito alla privatizzazione dell’Aeroporto di Genova. I lavoratori – prosegue la nota – chiedono alle istituzioni maggiori garanzie per il proprio futuro, consapevoli che lo stillicidio di nomi quotidianamente scritti sui giornali non sono un segnale positivo».
Il sindaco Marta Vincenzi, infatti, mercoledì 27 luglio riceverà la rappresentanza sindacale dei lavoratori del Cristoforo Colombo, per ascoltare direttamente da loro quali sono i rischi legati ad uno stallo che si protrae da troppo tempo.
Lo sciopero era previsto per il 1 agosto, ed era finalizzato a protestare contro una procedura di privatizzazione poco chiara e che ad oggi non garantisce la funzionalità dello scalo stesso, secondo quanto rivendicato dai sindacati. La gara di vendita, che prevede la cessione da parte dell’Autorità Portuale del 60% delle quote della società di gestione, scade il 2 agosto alle ore 13: la base d'asta per concorrere all'acquisto delle quote del "Cristoforo Colombo" è di trenta milioni di euro, ma il vincitore della gara dovrà farsi carico anche dagli investimenti già programmati nel piano industriale, che ammontano a circa 43 milioni, per l’adeguamento richiesto dall’Enac. La clausola sociale, inoltre, inserita nel bando, vincola l'acquirente al mantenimento dell'occupazione attuale per i prossimi dieci anni. Ma su questo punto i sindacati sono scettici, e chiedono maggiori garanzie.
La Rsu scrive ha commentato così l’invito del sindaco: «Finalmente qualcuno ha deciso di ascoltare le preoccupazioni dei lavoratori in merito alla privatizzazione dell’Aeroporto di Genova. I lavoratori – prosegue la nota – chiedono alle istituzioni maggiori garanzie per il proprio futuro, consapevoli che lo stillicidio di nomi quotidianamente scritti sui giornali non sono un segnale positivo».
N.G.