Al Ghetto torna l’Operazione tappabuchi, anteprima della biennale della prossimità

E’ cominciata in piazza Don Gallo con la distribuzione di cazzuole, cemento, ramazze e carriole, la terza edizione di “Operazione Tappabuchi 2.0”, la giornata di volontariato promossa dalla Biennale della prossimità in collaborazione con Comunità San Benedetto al Porto e CEL (centri di educazione al lavoro), ufficio animali dell’assessorato all’ambiente del Comune, Municipio Centro Est, Aster e Amiu. Protagonisti trenta tragazzi tra i 14 e i 18 anni


Testo Alternativo

Missione, possibile, dell’operazione il “rat-proofing”, ovvero gli interventi di manutenzione per eliminare crepe e fessure negli intonaci degli edifici - utilizzando cemento e altri materiali – in modo da evitare il passaggio e la nidificazione dei topi, in quella manciata di vicoli conosciuta come “il Ghetto”, ovvero la porzione di centro storico compresa tra via Bensa e piazza della Nunziata a nord, via delle Fontane a nord ovest, via del Campo a sud ovest, via Lomellini a est.
L’ “Operazione Tappabuchi” è un tipico esempio delle collaborazioni possibili tra cittadini ed istituzioni che uniscono le proprie risorse per migliorare la qualità del territorio. “Il Ghetto è una zona ormai in gran parte riqualificata - ha ricordato Domenico Chionetti della comunità di San Benedetto - dove già in altre occasioni gli abitanti e la comunità trans gender, hanno compiuto azioni di questo tipo”.
L’iniziativa di venerdì 3 ottobre è stata una sorta di anteprima della Biennale della Prossimità, iniziativa nazionale che si terrà per la prima volta a Genova dal 10 al 12 ottobre, con partecipano 120 organizzazioni da diverse città italiane.
Saranno tre giornate dedicate alla “solidarietà porta a porta” come nuovo modello di welfare, patrocinate dal Comune di Genova e dal Municipio Centro Est. La Biennale è uno spazio di scambio fra associazioni, cooperative, cittadini che, partendo dalla quotidianità, cercano nuovi modi per fare gruppo, condividere, risparmiare e soprattutto costruire una città solidale.
“Questa Biennale è un segnale importante, perché le iniziative di solidarietà a Genova ci sono e sono tante ed è bello riuscire a metterle  in comune con altre città - ha detto l’assessore alle politiche sociali Emanuela Fracassi - ci tengo a sottolineare che le iniziative dei cittadini sono un aiuto alle politiche di solidarietà, dalla quali l’ente pubblico non si deve sottrarre”.
“Il Municipio centro-est sostiene la Biennale della Prossimità perché di fronte a una crisi profondissima del welfare – ha detto il presidente Simone Leoncini -i progetti di prossimità mettono in campo pratiche e pensieri nuovi attraverso forme di cittadinanza attiva, da parte di reti, cooperative sociali, associazioni, terzo settore”.
Il Presidente Social Club Genova, Lucio Valerio Padovani, che ha animato il dibattito ponendo domande ai presenti, nel ringraziare i ragazzi ha sottolineato come “Operazione tappabuchi”,  non significhi solo risparmio, ma un occhio diverso per il territorio e un’attenzione in più da parte di tutti.
“E’ un evento nazionale – spiega Georges Tabacchi, direttore della Biennale – che mette in comunicazione istituzioni e cittadini, per ricostruire quei legami di fiducia andati distrutti e senza i quali non c'è crescita economica e sociale possibile”.  La prossimità fornisce spesso risposte a km zero, come le definisce Tabacchi, e fa l’esempio del cohousing che può rispondere a un duplice problema: quello economico con la condivisione delle spese e quello della solitudine, la “bestia nera” che si può combattere anche trovando nuovi modi di stare insieme.
Nell’ambito della Biennale della Prossimità, sabato 11 si terrà una rassegna diffusa nel centro storico, suddivisa in 4 aree:
• lavoro innovazione e imprese alla Loggia di Banchi;
• produzioni e partecipazione cibo, condivisione di spazi, risorse e idee
• rigenerazione urbana case di quartiere e mediazione abitativa;
• diritti e inclusione migranti, educazione, disabilità.

Il programma completo sul sito della manifestazione www.prossimita.net


L’assessorato all’Ambiente, in sinergia con il comitato Ghett-up, ha da tempo adottato per il Ghetto un programma per ridurre le popolazioni dei cosiddetti animali critici (in particolare ratti, colombi, zanzare) in misura compatibile con la sostenibilità dell’ambiente.
La presenza di animali critici in ambito urbano è un argomento che interessa e preoccupa molte persone: l’assessorato all’Ambiente organizzerà su questo tema nel prossimo mese di novembre una giornata di informazione rivolta alla cittadinanza e alle categorie professionali (amministratori di condominio, commercianti, imprese edili ecc.) nel corso del quale, oltre all’illustrazione delle attività di contrasto del fenomeno svolte dal Comune, verranno presentate le caratteristiche etologiche delle specie critiche ed i metodi che possono essere messi in atto per evitarne la diffusione.
 

 

3 ottobre 2014
Ultimo aggiornamento: 03/10/2014
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