Sciopero sindaci: Vincenzi ridà deleghe
Manovra: dibattito in Giunta e in Consiglio

La giornata di mobilitazione contro la manovra finanziaria che paralizza i Comuni ha portato a una forte azione di protesta, alla quale hanno aderito anche assessori e consiglieri. Un gazebo davanti a Tursi. L'azione del Sindaco dal Prefetto e in Consiglio, dove passa un ordine del giorno della giunta.

Testo Alternativo
Come annunciato, il sindaco Marta Vincenzi, oggi alle 13 ha consegnato simbolicamente nelle mani del prefetto Francesco Musolino le deleghe dell'anagrafe e dello stato civile, ricevute all'atto del suo insediamento, in segno di protesta contro i tagli del Governo ai bilanci degli Enti locali, a causa dei quali i Comuni sono stati messi in forte difficoltà nel rispondere alle esigenze dei propri cittadini. Avvertendo che per la giornata di oggi potrebbero verificarsi disservizi a causa della sua decisione di aderire alla mobilitazione nazionale dei sindaci decisa dall'Anci. E nel pomeriggio, in consiglio comunale, dopo un intervento di spiegazione delle dure conseguenze che avranno i tagli e i provvedimenti del governo sull'attività dei Comuni e sui servizi essenziali che non potranno essere più garantiti, il Sindaco ha tolto emblematicamente la fascia riconsegnandola per un giorno, ancora una volta come forte gesto di protesta.

Dopo il suo intervento hanno preso la parola numerosi consiglieri di maggioranza e opposizioni che si sono pronunciati su una proposta della giunta di votare un ordine del giorno contro la manovra.
«E' un ordine del giorno - ha detto il sindaco durante il suo intervento e riferendosi alla decisione di levarsi la fascia - che deriva direttamente dalle parole del direttivo dell'Anci nazionale dell'8 settembre. Io sono una donna delle Istituzioni e credo di fare un gesto drammatico anche se simbolico che non avrei voluto fare» Scontata la piena adesione dei partiti di maggioranza, l'opposizione ha invece votato contro (ma il documento è passato con 27 voti favorevoli, 7 contrari e 1 astenuto) con una posizione espressa dal consigliere del Pdl Beppe Costa che potrebbe sintetizzare quella di tutti i suoi colleghi, pur con sfumature diverse: «Pur essendo favorevole nel merito al documento dell'Anci e alle proteste sollevate dai Comuni - ha detto Costa - abbiamo visto che delle espressioni contenute nell'ordine del giorno e nel dibattito in consiglio comunale avevano una forte valenza di strumentalizzazione politica. Per questo ci siamo espressi in modo contrario».

Intanto, in mattinata, si era svolta una seduta di Giunta centrata proprio sulla manovra finanziaria. Nonostante le promesse dei giorni scorsi, malgrado le proteste dei sindaci e a dispetto dell’opinione pubblica, è stata varata infatti - a detta di molti - «la Finanziaria più iniqua della storia repubblicana».

«I tagli dell’esecutivo - ha detto l’assessore al Bilancio, Franco Miceli - colpiscono soprattutto la spesa corrente, con il pericolo di un ridimensionamento dei servizi fondamentali alle persone e alle famiglie».

Il Comune assiste ogni giorno migliaia di cittadini in difficoltà, minori e disabili, è quindi evidente che ad essere colpite saranno le categorie più deboli. Tagli ancora maggiori si profilano sull’orizzonte di cultura, sport, turismo e tempo libero. Ma le brutte notizie non finiscono qui. La mancanza di fondi potrebbe colpire anche il mondo delle imprese che gravita intorno al comparto dei lavori pubblici e del Terzo settore.

«Il Comune - ha proseguito Miceli - farà ogni sforzo per contrastare gli effetti devastanti di questa e delle precedenti manovre che incidono sul bilancio del prossimo anno. Certo, l’entità di questi tagli è tale che il rischio di essere obbligati a rivedere e ripensare in senso peggiorativo il modello dei servizi essenziali che il Comune ha finora assicurato è molto forte».

La “scure” del governo si abbatterà anche sul capoluogo ligure, dove taglierà 50 milioni di euro rispetto a quanto è stato reso disponibile nel 2010. Un vero e proprio “baratro” finanziario al quale la Giunta controbatte trasformandosi nel “quartier generale” della protesta. Da qui la decisione di  conferrmare la presenza degli assessori, nel pomeriggio, nel gazebo allestito dalla mattina davanti a Palazzo Tursi per spiegare ai cittadini le ragioni della protesta dei Comuni contro la manovra.
Nell'occasione è stata distribuito ai cittadini un volantino che spiega i motivi della protesta.
Genova, 15 settembre 2011
Ultimo aggiornamento: 15/09/2011
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