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Tre giorni dedicati a De Andrè a vent’anni dalla sua scomparsa

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Tre giorni dedicati a De Andrè a vent’anni dalla sua scomparsa
Tre giorni dedicati a De Andrè a vent’anni dalla sua scomparsa
L’undici gennaio del 1999 ci lasciava Fabrizio De Andrè. Genova dedica tre giorni di iniziative al Poeta Cantautore che ha portato e continua a portare con la sua musica e le sue parole il nome della città per il mondo, oltre ad aver contribuito a valorizzare il dialetto genovese
L’undici gennaio del 1999 ci lasciava Fabrizio De Andrè. Genova dedica tre giorni di iniziative al Poeta Cantautore che ha portato e continua a portare con la sua musica e le sue parole il nome della città per il mondo, oltre ad aver contribuito a valorizzare il dialetto genovese
De Andrè, uno degli esponenti della cosiddetta scuola cantautorale genovese, assieme a Gian Franco e Gian Piero Reverberi, Giorgio Calabrese, Bruno Lauzi, Gino Paoli, Umberto Bindi e Luigi Tenco ha portato sicuramente un profondo rinnovamento nel panorama musicale nazionale, riuscendo a cucire testi ricercati a musiche semplici e popolari. Molte le collaborazioni con musicisti e personalità della cultura, fra queste ricordiamo: Fernanda Pivano, Premiata Forneria Marconi, Massimo Bubola, Francesco De Gregori, Ivano Fossati e molti altri.

Molte le iniziative, Palazzo Ducale e la Regione Liguria, in collaborazione con il Comune di Genova dedica a Fabrizio un’intera giornata a partire dalle ore 11 con la proiezione no-stop di materiali video - interviste, apparizioni in tv, concerti - realizzata e curata da Vincenzo Mollica in occasione della retrospettiva Fabrizio De André. La mostra , realizzata nel 2009 da Palazzo Ducale, si prosegue alle ore 14.30 con il tributo a De André del Coro Quattro Canti diretto da Gianni Martini per arrivare al cuore della giornata, alle ore 15 , quando Dori Ghezzi, Cristiano De André, Gino Paoli, Neri Marcoré, Antonio Ricci, Fabio Fazio, Morgan, Mauro Pagani e Luca Bizzarri ricorderanno Faber raccontando il "loro" De André.

Da non perdere anche le iniziative organizzate dall’Emporio Museo viadelcampo29rosso “Tre giorni di Faber e musica” che prenderanno il via alle ore 16 con dell’11 gennaio con i saluti istituzionali e di Stefano Dagnino, Presidente della Onlus Solidarietà e Lavoro.

Seguiranno gli interventi di Clara Denegri e Laura Monferdini sempre dell’Emporio Museo viadelcampo29rosso e che parleranno delle iniziative organizzate nelle tre giornate per omaggiare l'artista scomparso l'11 gennaio 1999. La giornata di venerdì prosegue con l'incontro: “Il mio Faber quotidiano” - a cura di di Flavio Brighenti, giornalista ed amico del cantautore genovese. Patrizia Traverso – Fotografa ed Ambasciatrice di Genova nel Mondo di recente nomina, che porterà una personale testimonianza. Anna Maria Campello – Ambasciatrice di Genova nel Mondo leggerà una sua poesia dedicata a Fabrizio De André, musicata ed interpretata dal Maestro Marino D'Angelantonio presente per l'occasione.

Flavio Brighenti e Patrizia Traverso insieme ad un rappresentante istituzionale e al Presidente Stefano Dagnino apriranno la mostra: FABRIZIO DE ANDRE' IN TOUR (a cura di Laura Monferdini) – Esposizione di alcuni tra i più significativi manifesti e locandine dei 7 tour di Fabrizio De André. La mostra sui tour è preceduta da FABRIZIO PRIMA DI DE ANDRE', un'esposizione di alcune locandine e programmi che risalgono alle prime esibizioni giovanili di Faber, come quella con la Baistrocchi (1956) e con la Compagnia Goliardica Universitaria Gilberto Govi (1969). Presente un inedito assoluto quale una preziosa locandina originale dell'incontro con Fabrizio De André organizzato nell'ambito della Pasqua dei Giovani ad Intra, presso il Cinema Impero, Domenica 13 Aprile 1970.

Sul monitor interno di viadelcampo29rosso scorrerà la rassegna stampa digitale del Gennaio 1999, mentre le copie cartacee originali saranno in consultazione e verranno illustrate da Laura Monferdini. A seguire Fabrizio Càlzia, editore (Galata), scrittore, faberologo, presenterà la nuova versione inedita de “I Tarocchi e Faber”, la raccolta completa e narrata dei NOVE arcani maggiori che componevano la scenografia dell'ultimo tour di Fabrizio De André. La giornata sarà completata dall'inaugurazione dell'esposizione “Fabrizio De André con gli occhi di Giorgio Bergami”, due delle vetrina tematiche di viadelcampo29rosso ospiteranno infatti alcune preziose immagini del grande fotografo genovese.

Il secondo giorno di iniziative dedicate a Fabrizio De André a vent'anni dalla sua scomparsa, in viadelcampo29rosso Sabato 12 Gennaio 2019 alle ore 17.00 “Corso Italia 22 – Un incontro con Fabrizio De André”– Incontro con Margherita Gaudioso, Patrizia Amore ed Evita Panini che intervistarono Faber nella sua casa di Corso Italia nel Giugno 1969. Lettura dell'intervista scritta per il giornalino di quartiere e ad oggi mai pubblicata. Pasquale Dieni e Gianni Amore, in rappresentanza de Le Quattro Chitarre di Genova racconteranno il loro Fabrizio De André.

Tributo spontaneo in musica a Faber a cura di Charlie D'Agosto e Giacomo Duddu Bonino presenterà il suo nuovo acquerello ispirato a La Guerra di Piero.

Le iniziative termineranno domenica 13 gennaio alle ore 16 con: “Fabrizio De André in tour – Un viaggio tra parole e musica” - Visita di approfondimento a cura di Laura Monferdini (Responsabile Contenuti viadelcampo29rosso) per raccontare la carriera artistica del cantautore genovese a vent'anni dalla scomparsa attraverso l'ascolto di numerosi e rari brani live di alcuni tra i suoi più significativi concerti e il racconto delle locandine e dei manifesti inediti dei tour in esposizione presso lo spazio – museo che vengono mostrati al pubblico dagli esordi di Faber sul palco del Teatro Margherita fino all'ultimo tour del 1998.
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Oltre quattromila persone hanno aspettato il nuovo anno a teatro

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Oltre quattromila persone hanno aspettato il nuovo anno a teatro
Oltre quattromila persone hanno aspettato il nuovo anno a teatro
Buon successo per i teatri genovesi che hanno salutato il nuovo anno all’insegna del “Sold Out” e della replica per rispondere all’importante richiesta
Buon successo per i teatri genovesi che hanno salutato il nuovo anno all’insegna del “Sold Out” e della replica per rispondere all’importante richiesta
Sono infatti oltre 4000 le persone che hanno scelto le magiche atmosfere e il coinvolgimento del Teatro la sera di Capodanno.

Molto gettonati gli spettacoli con la presenza di comici, ma grande affluenza anche per i classici del Teatro Nazionale, che nella sala della Corte ha proposto la rivisitazione di “Colpi di Timone”, uno dei cavalli di battaglia di Gilberto Govi; al Duse è andato in scena “Poker” un’avvincente commedia scritta da Patrick Marber mentre il Carlo Felice ha aperto l’anno con “West side story”che nel primo giorno del 2019 ha avuto un ottimo successo.

Come detto la comicità ha trovato ampi spazi e consensi dall’ormai consolidato spettacolo di Maurizio Lastrico al Politeama per arrivare alla novità di quest’anno nella sala, recentemente inaugurata nell’ambito del progetto europeo Forget Heritage, “Stradanuova Teatro Auditorium” con lo spettacolo “Il mercante in ferie” con il duo Barbini e Bergallo.

Alla Tosse il filo conduttore di quest’anno è stata la Luna, a cinquant’anni dal primo passo fatto sul satellite e che da sempre alimenta la nostra fantasia; a Bolzaneto nel Teatro Rina e Gilberto Govi a traghettare il pubblico nel 2019 sono arrivati Daniele Raco e Giampiero Perone, due volti conosciuti per la loro partecipazione a Zelig e Colorado.

Senza dimenticare “Pigiama per sei” con la Regia di Massimo Chiesa al Teatro della Gioventù, “The living paper cartoon” con Ennio Marchetto al Teatro Sociale di Camogli e il teatro circense di Circumnavigando.

Un buon inizio che continua il buon andamento dei teatri genovesi che contano, considerando la rete dei 17 teatri di Genovateatro, circa 370.000 spettatori all’anno con circa 350.000 biglietti venduti. Positivi anche i dati relativi alla vendita di abbonamenti e delle iniziative riservate alle scuole.

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Monitoraggi 6, l'Accademia Ligustica a Sala Dogana

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Monitoraggi 6, l'Accademia Ligustica a Sala Dogana
Monitoraggi 6, l'Accademia Ligustica a Sala Dogana
Domenica 23 dicembre si conclude la mostra "Monitoraggi 6" a Sala Dogana di Palazzo Ducale, il progetto espositivo del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell'Arte dell'Accademia Ligustica, giunto alla sua sesta edizione
Domenica 23 dicembre si conclude la mostra "Monitoraggi 6" a Sala Dogana di Palazzo Ducale, il progetto espositivo del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell'Arte dell'Accademia Ligustica, giunto alla sua sesta edizione
Monitoraggi è un progetto che il Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte dell’Accademia ha avviato con la finalità di indagare quello che avviene in Accademia dal punto di vista della ricerca artistica nei diversi livelli dei corsi di laurea.

Selezionati dalla commissione del Dipartimento di Comunicazione e Didattica dell’Arte, gli studenti dell’Accademia Ligustica propongono sette progetti site-specific concepiti per gli spazi di Sala Dogana.

Anna Icardi & Mauro Casalino, Elena Grasso, Luca del Torto, Davide Toscano, Valentina Viviano & Giulia Zini, Collettivo PES (Parastoo Dadvar, Elena Grasso, Sadaf Akrad) e Filippo Cotella sperimentano media diversi, articolando una ricerca che include tracce sonore, sculture in resina, supporti e tessuti, video installazioni e disegni di grandi dimensioni.

Monitoraggi è un progetto aperto a tutti gli studenti liberi di presentare e sperimentare ricerche personali senza limiti di tema o linguaggio, uno strumento di osservazione, per i docenti, una selezione dei risultati più interessanti presentata e comunicata con una mostra in uno spazio pubblico come, ormai da diverse edizioni, Sala Dogana, banco di prova per i giovani artisti.

Info comunicazione@accademialigustica.it_ 010.5601324
www.genovacreativa.it
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Al Teatro Carlo Felice i balletti di Čajkovskij

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Al Teatro Carlo Felice i balletti di Čajkovskij
Al Teatro Carlo Felice i balletti di Čajkovskij
Nelle festività natalizie prende il via, al Teatro dell’Opera genovese, il trittico dedicato a Čajkovskij. Si parte con “Lo Schiaccianoci” dal 20 dicembre con il Balletto del Teatro Astana Opera nella versione storica del coreografo Yuri Grigorovich fino al 23 dicembre
Nelle festività natalizie prende il via, al Teatro dell’Opera genovese, il trittico dedicato a Čajkovskij. Si parte con “Lo Schiaccianoci” dal 20 dicembre con il Balletto del Teatro Astana Opera nella versione storica del coreografo Yuri Grigorovich fino al 23 dicembre
Giovedì 20 dicembre, alle ore 20.00, al Teatro Carlo Felice, va in scena il celebre balletto Lo schiaccianoci, il primo titolo del ciclo Čajkovskij, realizzato con il sostegno di Crédit Agricole, al quale seguiranno Il lago dei cigni, l’11 gennaio 2019 e La bella addormentata il 31 gennaio 2019. Protagonista, il Balletto del Teatro Astana Opera, con la Direzione Artistica di Altynai Asylmuratova, ex prima ballerina del Balletto Kirov del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, grandissima étoile che è stata massima interprete di tutti i principali titoli del balletto classico.

Lo schiaccianoci, balletto dalle atmosfere fantastiche, è stato rappresentato per la prima volta il 5 dicembre 1892 al Teatro Mariinskij di S. Pietroburgo imponendosi, da allora, come uno dei balletti più amati di tutti i tempi. Merito della storia (tratta da un onirico racconto di E.T.A. Hoffmann), che approfitta dell’atmosfera favolistica tipica del Natale per raccontare le paure e i sogni dell’infanzia, costellati di topi spaventosi, un Principe salvatore e un regno dei dolciumi, la terra della felicità nell’immaginario infantile.

Ma l’eterno successo de Lo schiaccianoci è dovuto anche alle musiche, colorate di timbri fatati e di una perfezione e una trasparenza mozartiane. Mai come in questa partitura, per molti aspetti neoclassica, Čajkovskij è stato così elegante e raffinato, e al tempo stesso immediato e popolare, trasformando la dolce favola in una riflessione filosofica sull’irragiungibilità della felicità perfetta. La danza cinese, quella araba, il valzer dei fiori: sono brani che tutti conoscono, anche senza saperlo.

Il Balletto del Teatro Astana Opera presenta il classico balletto di Natale nella storica versione del leggendario coreografo russo Yuri Grigorovich, recentemente festeggiato e celebrato in patria in occasione del suo novantesimo compleanno. Il libretto è di Ivan Vsevoložskij, allora direttore dei Teatri Imperiali, e le coreografie originali furono ideate dal più grande coreografico dell’Ottocento, Marius Petipa.

La direzione dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice è affidata ad un artista di rilievo, Arman Urasgaliyev, che si alternerà con Abzal Mukhitdinov, mentre il Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice è diretto da Gino Tanasini.

Domenica 23 dicembre 2018, nell’ambito delle domeniche in musica (alle ore 11) è in programma, oltre allo spettacolo delle 15,30, Lo Schiaccianoci in versione ridotta Interessanti anche le offerte per favorire la visione del trittico Čajkovskij, è infatti stata formulata la Ballet Card ad un importo particolarmente vantaggioso di 120 euro, mentre per gli under 26 e le scuole di danza a 54 euro.

Lo Schiaccianoci Balletto in 2 atti Musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij Coreografia Yuri Grigorovich dal racconto di E.T.A. HOFFMANN Schiaccianoci e il Re dei Topi (basato sulla sceneggiatura di Marius Petipa)
Prima rappresentazione: Mosca, Teatro Bolšoi, 12 marzo 1966
Prima rappresentazione al Teatro Astana Opera: 25 dicembre 2014

Coreografia Yuri Grigorovich Direttori Arman Urasgaliyev, Abzal Mukhitdinov Scene Simon Virsaladze Direttore artistico dello spettacolo e assistente al direttore della coreografia Ruslan Pronin Assistente al direttore della coreografia Oxana Tsvetnitskaya Riproduzione scenografia Mikhail Sapozhnikov Riproduzione costume Lyudmila Ius, Elena Netsvetaeva-Dolgaleva Luci Alexey Perevalov Direttrice artistica della Compagnia di balletto del Teatro Astana Opera Altynai Asylmuratova

Primi ballerini Clara Madina Basbayeva, Aigerim Beketayeva, Anel Rustemova
Il Principe Schiaccianoci Bakhtiyar Adamzhan, Yerkin Rakhmatullayev, Tair Gatauov Drosselmeyer Ildar Shakirzyanov, Zhanibek Imankulov
Orchestra e Coro di Voci Bianche del Teatro Carlo Felice Maestro del Coro di Voci Bianche Gino Tanasini

Repliche Venerdì 21 dicembre – 15.30 (G) – 20.00 (B) Sabato 22 dicembre – 15.30 (F) – 20.00 (L) Domenica 23 dicembre – 15.30 (C)

Informazioni:

www.carlofelicegenova.it
www.genovateatro.it

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Le proposte e la creatività dei giovani. “What’s Up” a Palazzo Ducale e il progetto "NEET"

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Le proposte e la creatività dei giovani. “What’s Up” a Palazzo Ducale e il progetto "NEET"
Le proposte e la creatività dei giovani. “What’s Up” a Palazzo Ducale e il progetto "NEET"
Dal 13 dicembre fino al 16 ritorna “What’s Up” a Palazzo Ducale; una vetrina, coordinata dal Comune di Genova e  messa in atto da giovani, con laboratori e conferenze per meglio conoscere alcune attività, anche imprenditoriali, di gruppi giovanili. Il 15 e 16 dicembre i ragazzi che hanno aderito al Progetto NEET, altro progetto che vede fra i promotori il Comune di Genova, presenteranno i loro lavori in diversi spazi del Centro città, da Palazzo Verde al Galata Museo del Mare passando per il Teatro Altrove
Dal 13 dicembre fino al 16 ritorna “What’s Up” a Palazzo Ducale; una vetrina, coordinata dal Comune di Genova e  messa in atto da giovani, con laboratori e conferenze per meglio conoscere alcune attività, anche imprenditoriali, di gruppi giovanili. Il 15 e 16 dicembre i ragazzi che hanno aderito al Progetto NEET, altro progetto che vede fra i promotori il Comune di Genova, presenteranno i loro lavori in diversi spazi del Centro città, da Palazzo Verde al Galata Museo del Mare passando per il Teatro Altrove
What’s Up giunto alla terza edizione vuole essere un biglietto da visita per giovani che negli spazi messi a disposizione dal Comune di Genova grazie alla collaborazione con alcune realtà giovanili innovative genovesi (A.des.so, Amistà, Boschi Vivi, Il Corriere delle Valli, Radice Comune, Vanessa Bracali e Ziguele), per l’occasione propone 12 laboratori esperienziali differenziati per le diverse fasce d’età, dedicati a vari temi - scienza, ambiente, comunicazione social, solidarietà sociale.

Dopo la presentazione dei Gruppi e dei progetti presso l’Auditorium di Strada Nuova alla presenza di un folto pubblico si sono avviati i laboratori, aperti al pubblico e gratuiti, presso la Sala Munizioniere di Palazzo Ducale dalle 10 alle 17 nelle giornate di venerdì 14 e sabato 15 dicembre. La manifestazione è promossa dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Genova insieme ad InformaGiovani – Hub Giovani, Direzione Beni Culturali e Politiche Giovanili, in collaborazione con Palazzo Ducale, “La Scuola in Piazza”, Job Centre/Hub2Work.

Sempre rivolto al mondo giovanile, ma con intenti diversi, il progetto NEET anch’esso al termine del suo percorso durato sette mesi. NEET, (acronimo inglese di "not (engaged) in education, employment or training" che indica persone non impegnate nello studio, né nel lavoro né nella formazione), è una realtà che in Italia riguarda ben 2,4 milioni di giovani (dato riferito all’anno 2016). Il progetto che ha avuto il Comune di Genova come capofila è stato bandito dall’ANCI e cofinanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale; con l’obiettivo generale di valorizzazione dei talenti, delle motivazioni, degli interessi, della curiosità, delle idee e dei progetti dei giovani NEET. Oltre al Comune di Genova, come detto, hanno partecipato altri dodici partner: Città Metropolitana avvalendosi di Atene srl, ALFA – Agenzia Regionale per il lavoro, la formazione e l’accreditamento, CLP – Centro ligure di produttività, DISFOR (Dipartimento di Scienze della Formazione) – Università di Genova, Job Centre srl, Amistà, YEAST, UGA, Haze, CNGEI Genova e Forum del Terzo Settore di Genova.

«Diventa fondamentale da parte nostra accompagnare i giovani nella transizione tra scuola e lavoro affinché diventino una vera risorsa attiva per il Paese – sostiene l’assessore al marketing territoriale e alla cultura del Comune di Genova, Barbara Grosso –. Con Neet a Genova ci si è posti l’obiettivo importante e ambizioso, e direi raggiunto, di ristabilire un rapporto con alcuni giovani, quelli che hanno aderito al progetto, con la prospettiva di uscire dalla cosiddetta condizione di Neet, realizzando cinque progetti che toccano importanti tematiche; argomenti in cui i giovani dimostrano sensibilità e voglia di migliorare le attuali condizioni, dandoci importanti spunti e vitalità».

Il primo appuntamento è per sabato 15 dicembre a Palazzo Verde in via del Molo 65 conclude il percorso, articolato in tre momenti, del progetto RICycle ideato da un gruppo di giovani Neet che hanno a cuore l'educazione e il rispetto per l’ambiente. Lo stesso giorno, al Teatro Altrove di piazza Cambiaso 1, chi ama arte e musica potrà partecipare all’evento organizzato in conclusione del Progetto Genova non si spegne il cui tema è dedicato alla luce, metafora della speranza portata dalle giovani menti creative. Domenica 16 dicembre dalle ore 14,30, presso il Galata – Museo del Mare, degustazione di piatti tipici e spettacoli di diverse culture, le cui comunità vivono a Genova. Il Progetto di riferimento dell’evento è GenovAcolori, ideato da un gruppo di ragazzi con l’esigenza di sensibilizzare i cittadini all’interculturalità e al rispetto delle diversità. Mentre il progetto Mostriamo gli sport pensato da un gruppo di giovani Neet per sensibilizzare altri giovanissimi alla conoscenza di sport minori sarà presentato nel prossimo gennaio. Fra i progetti selezionati anche In linea coi tempi che non prevede eventi finali, ma una serie incontri rivolti a gruppi di anziani ospiti di case di riposo genovesi, con l’intento di avvicinarli alle nuove tecnologie per facilitare la conoscenza e l’utilizzo degli strumenti informatici.

Sempre in tema di creatività non possiamo trascurare: Sala Dogana di Palazzo Ducale ospita la mostra Monitoraggi,6 curata dall’Accademia Ligustica di Belle Arti

Informazioni: What’s Up - www.genovagiovani6tu.comune.genova.it e account facebook e instagram di InformaGiovani Genova.

NEET - www.comune.genova.it/neetge - www.visitgenoa.it/evento/progetto-neet-genova

Sala Dogana - saladogana@comune.genova.it - www.genovacreativa.it - www.palazzoducale.genova.it
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Al Teatro Nazionale l’anteprima di Circumnavigando Festival

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Al Teatro Nazionale l’anteprima di Circumnavigando Festival
Al Teatro Nazionale l’anteprima Circumnavigando Festival
La consolidata rassegna internazionale di Circo e Teatro è giunta alla sua diciottesima edizione, e quest’anno dal 26 dicembre al 6 gennaio con una anteprima l’otto dicembre al Teatro Nazionale propone ben 30 spettacoli e 14 compagnie circensi provenienti da tutto il mondo. Come da tradizione gli artisti si esibiranno negli spazi del Porto Antico, nei palazzi storici e alcune piazze di Genova con alcune esibizioni anche nel Levante e Ponente Cittadino
La consolidata rassegna internazionale di Circo e Teatro è giunta alla sua diciottesima edizione, e quest’anno dal 26 dicembre al sei gennaio con una anteprima l’otto dicembre al Teatro Nazionale propone ben 30 spettacoli e 14 compagnie circensi provenienti da tutto il mondo. Come da tradizione gli artisti si esibiranno negli spazi del Porto Antico, nei palazzi storici e alcune piazze di Genova con alcune esibizioni anche nel Levante e Ponente Cittadino
Con lo spettacolo Panni Sporchi sabato 8 dicembre alle ore 20.30 al Teatro Duse si inaugura la diciottesima edizione di Circumnavigando. La performance della Compagnia Rasoterra è un’anteprima del festival di circo contemporaneo curato dall’Associazione Sarabanda con la direzione artistica di Boris Vecchio.

La manifestazione - intitolata quest’anno GenerAction - si svilupperà poi dal 26 dicembre al 6 gennaio, principalmente a Genova (dagli spazi del Porto Antico ai palazzi storici ai teatri), ma con tappe anche a Rapallo e Camogli. Tra Natale e Capodanno il Teatro Nazionale di Genova ospiterà all’interno della propria stagione altri due spettacoli di Circumnavigando Festival, entrambi presentati in prima nazionale: 100% Circus degli svedesi Mikkel Hobitz Filtenborg e Julien Auger, al Teatro Gustavo Modena giovedì 27 dicembre (ore 19.30), e Gaia Gaudi con la celebre clown tedesca Gardi Hutter, sempre al Modena sabato 29 dicembre (ore 20.30). Un uomo, una donna e una bicicletta.

Si potrebbe sintetizzare così lo spettacolo Panni Sporchi proposto dalla Compagnia Rasoterra, che si propone di esplorare il rapporto uomo donna attraverso un gioco spericolato di acrobazie. Alice Roma e Damiano Fumagalli si sono formati alla scuola di circo FLIC di Torino e successivamente a Lione a l’École de Cirque Menival, specializzandosi nei porté acrobatici.

Nel 2010 hanno iniziato lo studio della bici acrobatica, che ha reso le loro performance ancora più spettacolari. Panni sporchi è una sfida ai nostri piedi incollati al suolo. Ma allo stesso tempo, attraverso un lui e una lei che di volta in volta sono teneri o violenti, bambini o adulti, mostra dinamiche che appartengono al vissuto di tutti noi.

Lo spettacolo è in scena al Teatro Duse sabato 8 dicembre alle ore 20.30.

Info:
www.teatronazionalegenova.it
www.sarabanda-associazione.it
vedi anche:
www.genovateatro.it
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L’Aida inaugura la stagione lirica del Carlo Felice

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L’Aida inaugura la stagione lirica del Carlo Felice
L’Aida inaugura la stagione lirica del Carlo Felice
Domenica 2 dicembre, alle ore 19.00, il Teatro Carlo Felice inaugura la Stagione lirica, in scena l’Aida con un un nuovo allestimento dove, la regia di Alfonso Antoniozzi fa incontrare la grande tradizione culturale della lirica italiana con l’animazione e il cinema. Una produzione che ha tutte le premesse per stupire e avvicinare anche un nuovo pubblico giovane alla lirica, ma allo stesso tempo accontentare i più esigenti melomani
Domenica 2 dicembre, alle ore 19.00, il Teatro Carlo Felice inaugura la Stagione lirica, in scena l’Aida con un un nuovo allestimento dove, la regia di Alfonso Antoniozzi fa incontrare la grande tradizione culturale della lirica italiana con l’animazione e il cinema. Una produzione che ha tutte le premesse per stupire e avvicinare anche un nuovo pubblico giovane alla lirica, ma allo stesso tempo accontentare i più esigenti melomani
L’opera proposta è l’Aida, di Giuseppe Verdi su libretto di Antonio Ghislanzoni, che nel 1871 inaugurò il Teatro dell’Opera del Cairo. Lo spettacolo, dedicato alla memoria del Maestro Tullio Serafin nel centenario della nascita e a settant’anni dalla sua Aida genovese, viene proposto in un nuovo allestimento in cui la grande tradizione culturale della lirica italiana incontra l’animazione e il cinema.

La regia è firmata da Alfonso Antoniozzi, reduce, come regista, dal successo riscosso nelle scorse stagioni genovesi con il dittico donizettiano Roberto Devereux e Maria Stuarda.
La direzione creativa dal punto di vista visivo-scenografico è realizzata da Monica Manganelli, scenografa per la lirica e vfx art director per il cinema. Per questa Aida, Manganelli ha ideato un immaginario egiziano futuristico e irreale, che richiama film di genere science-fiction, con l’intento di creare meraviglia visiva e stupore agli occhi dello spettatore. La scenografia virtuale in computer grafica diventa quindi protagonista insieme alla drammaturgia del libretto dell’opera di Verdi. L’animazione video segue infatti i tempi musicali e interagisce con le coreografie, creando atmosfere di volta in volta che raccontano la storia narrata dell’opera: effetti di animazione, tempeste di sabbia, giochi di fuoco che si sostituiranno ai tradizionali cambi scena. I 4 elementi, Aria, Fuoco, Acqua, Terra, caratterizzeranno simbolicamente ogni atto dal punto di vista visivo.
 
I costumi sono curati da Anna Biagiotti, le luci sono firmate da Luciano Novelli, le coreografie ideate da Luisa Baldinetti. La direzione dell’Orchestra è affidata all’abile bacchetta di Andrea Battistoni, Direttore Principale del Teatro Carlo Felice.

Il cast è composto da nomi di spicco come quello della protagonista Svetla Vassileva, che debutterà nel ruolo e si alternerà con Maria Teresa Leva; Amneris  sarà interpretata da Judit Kutasi e Alessandra Volpe, Marco Berti e
Amadi Lagha saranno Radamès, Angelo Veccia e Sergio Bologna Amonasro, Fabrizio Beggi vestirà i panni di Ramfis, Seung Pil Choi quelli de Il Re d’Egitto, Manuel Pierattelli e Blagoj Nacoski si alterneranno nella parte di Un messaggero e Marta Calcaterra sarà Una sacerdotessa.
 
Fra le novità della stagione la collaborazione con la Banca Carige per sviluppare sinergie finalizzate ad avvicinare un pubblico sempre più vasto ad una cultura musicale di eccellenza. L’AMT mette a disposizione i mezzi per il ritorno gratuito (con biglietto serale del teatro). Mentre In occasione delle recite serali di Aida, sarà possibile degustare i vini dell’HBO Opera in collaborazione con la Federezione Italiana Somelier.
 
Aida
Opera in quattro atti di Antonio Ghislanzoni
Musica di Giuseppe Verdi
 
Direttore d’Orchestra
Andrea Battistoni
Regia
Alfonso Antoniozzi
Videoscenografie
Monica Manganelli
Costumi 
Anna Biagiotti
Coreografie
Luisa Baldinetti
Luci
Luciano Novelli
 
Personaggi e interpreti :
 
Aida
Svetla Vassileva
Maria Teresa Leva (5, 15)
Amneris
Judit Kutasi
Alessandra Volpe (5, 15)
Radamès
Marco Berti
Amadi Lagha (5, 15)
Amonasro
Angelo Veccia
Sergio Bologna (5, 15, 16)
Ramfis
Fabrizio Beggi
Il Re d’Egitto
Seung Pil Choi
Un messaggero
Manuel Pierattelli
Blagoj Nacoski (9, 15, 16)
Una sacerdotessa
Marta Calcaterra
 
 
 Orchestra del Teatro Carlo Felice
Coro del Teatro Carlo Felice
Maestro del Coro Francesco Aliberti
 
Nuovo Allestimento Fondazione Teatro Carlo Felice

Repliche Dicembre 2018:  
Martedì 4  (20.00 B), 
Mercoledì 5 (20.00 L),
Domenica 9 (15.30 C),
Sabato 15 (15.30 F),
Domenica 16 (15.30 R).

Informazioni su:

www.carlofelicegenova.it
www.genovateatro.it
 
 
 
 
 
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Sala Dogana “9114 QUESTO SONO IO”

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Sala Dogana “9114 QUESTO SONO IO”
Sala Dogana “9114 QUESTO SONO IO”
Fino al due dicembre a Sala Dogana è possibile vedere il progetto fotografico di Fabio Sacco, l’artista operaio che racconta le esperienze e le inquietudini del contemporaneo attraverso la fotografia
Fino al due dicembre a Sala Dogana è possibile vedere il progetto fotografico di Fabio Sacco, l’artista operaio che racconta le esperienze e le inquietudini del contemporaneo attraverso la fotografia
Fabio Sacco, nato e cresciuto a Novi Ligure dove tuttora vive e lavora, si presenta in veste di artista con l’esposizione che nel titolo porta il numero della sua matricola da operaio dell’ILVA, 9114 questo sono io.

Un’esperienza artistica dove l’autore intende sottolineare le ormai prive prospettive future della classe operaia. Attraverso le sue immagini affronta le tematiche essenziali che costituiscono l’attuale società tra cui il lavoro, la famiglia, la casa e dove il soggetto degli scatti rubati è proprio lui Fabio Sacco fotografo per passione.

Una delle finalità della mostra è quella di condurre il visitatore attraverso ogni singolo scatto, in un percorso di identificazione e partecipazione, atto a percepire il senso di desolazione e avvilimento che hanno indotto l’artista alla realizzazione del reportage fotografico.

“Per comprendere a fondo le motivazioni da cui è scaturito il mio progetto”, dice Fabio Sacco, “è necessario tornare indietro nel tempo di un paio di decadi, a quando il mondo del lavoro fu colpito su ogni fronte, privando la gente di prospettive e degli innegabili diritti sui quali si fonda la nostra Costituzione:

art.1 L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

In realtà si è allontanata sempre più l’età pensionabile e l’ambito lavorativo è stato caratterizzato da infiniti contratti a tempo determinato che non assicurano un futuro concreto a chi intraprende la strada del mondo del lavoro. I giovani, ultimata la fase dedicata alla formazione scolastica, si trovano perlopiù ad affrontare una situazione profondamente compromessa, quasi sempre costretti a lavori precari o lontani dal proprio paese di origine, sfidando il destino e cercando all’estero quel riconoscimento e quella possibilità di progettare il futuro lontano dal proprio Paese che oramai non ha più nulla da offrire e dal quale si sentono traditi. In questa mostra ho voluto rappresentare la giornata lavorativa di un operaio, spogliato dei suoi diritti, con la sua inutile ambizione, la sua routine e le sue riposte speranze.”

La mostra, ad ingresso gratuito, offre molti spunti di riflessioni, il bianco e nero delle stampe inducono a far conoscere la precarietà dei giovani, ma anche dei luoghi abbandonati e dismessi raccolti in un percorso che, se osservato attentamente, racconta la storia di molti e che solo apparentemente può sembrare una visione pessimistica; in realtà sembra spronare, in particolare, i giovani a perseguire, attraverso i doveri i propri diritti, coltivando le personali speranze proprio come quelle del tema dello scolaro che apre la mostra.

fino al 2 dicembre dalle ore 15 alle 20 ingresso libero

Informazioni:
Comune di Genova - Sala Dogana
Direzione Marketing, Promozione della città, Attività Culturali - Ufficio Cultura e città
Progetto Sala Dogana. Giovani idee in transito
+39 0105573975 | 74806
saladogana@comune.genova.it
www.genovacreativa.it
www.palazzoducale.genova.it
FB Sala Dogana Genova

 


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Miss Universo, spettacolo teatrale, a Stradanuova Teatro

Cultura
Miss Universo, spettacolo teatrale, a Stradanuova Teatro
Miss Universo, spettacolo teatrale, a Stradanuova Teatro
Dopo l’inaugurazione e il buon avvio delle attività, continua la stagione teatrale di Stradanuova Teatro, dopo il successo al Politeama Genovese, torna in sala, “Miss Universo” di Walter Fontana con la regia di Eleonora D’Urso, anche interprete dello spettacolo
Dopo l’inaugurazione e il buon avvio delle attività, continua la stagione teatrale di Stradanuova Teatro, dopo il successo al Politeama Genovese, torna in sala, “Miss Universo” di Walter Fontana con la regia di Eleonora D’Urso, anche interprete dello spettacolo
Continuano le attività del nuovo Stradanuova Teatro Auditorium nel cuore di Genova, in via Garibaldi, al piano terra di Palazzo Rosso, una realtà realizzata grazie al Progetto Europeo Forget Heritage, finanziato nell’ambito del programma di cooperazione Central Europe che vede la partecipazione di 10 partner provenienti dai paesi dell’area del Centro Europa (Italia, Slovenia, Germania, Polonia, Ungheria, Croazia e Repubblica Ceca) capofilati dal Comune di Genova, con l’obiettivo di individuare innovativi modelli di gestione del patrimonio basati sulla cooperazione pubblico privato, replicabili, sostenibili, e che prevedano l’insediamento di organizzazioni culturali e creative per la valorizzazione dei beni.

Dopo l’inaugurazione e il buon avvio delle attività, la stagione teatrale continua, e dopo il successo al Politeama Genovese, torna in Stradanuova Teatro Auditorium, “Miss Universo” di Walter Fontana con la regia di Eleonora D’Urso, anche interprete dello spettacolo.

Miss Universo, è stato uno dei cavalli di battaglia di Angela Finocchiaro, ed è una vera prova d’attrice. Fino a domenica 25 novembre.

Gli altri spettacoli in cartellone sono:
-da venerdì 30 novembre a domenica 2 dicembre, Ci scusiamo per l'interruzione, di e con i Supertele
-9 dicembre: Micah P Hinson
-14 dicembre: Cose da femmine – Stand-up comedy con Daniela Delle Foglie
-giovedì 27 a domenica 30 dicembre: La Sagra del Classico: O Principin

In programma anche lo spettacolo di Capodanno con la collaborazione del Bloser e dell'associazione Incadenza

agli spettacoli vanno aggiunte anche le altre attività organizzate dall’Associazione Interno19, vincitrice del bando del Comune di Genova.

Informazioni su: www.teatrostradanuova.it
per informazioni sul bando europeo: http://www.interreg-central.eu/Content.Node/Forget-heritage.html

vedi anche:
www.genovateatro.it
www.genovacreativa.it

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A Palazzo Ducale la quattordicesima edizione di Mondo in Pace

Cultura
A Palazzo Ducale la quattordicesima edizione di Mondo in Pace
A Palazzo Ducale la quattordicesima edizione di Mondo in Pace
Quattro giorni di iniziative, dal 21 al 24 novembre, con oltre trenta ospiti, la Fiera, promossa dalla Caritas di Genova si propone come momento di incontro, confronto e formazione per tutte le realtà che, sul territorio, sono impegnate su progetti di educazione alla pace e alla mondialità
Quattro giorni di iniziative, dal 21 al 24 novembre, con oltre trenta ospiti, la Fiera, promossa dalla Caritas di Genova si propone come momento di incontro, confronto e formazione per tutte le realtà che, sul territorio, sono impegnate su progetti di educazione alla pace e alla mondialità
LaborPace (Laboratorio Permanente di Ricerca ed Educazione alla Pace) della Caritas di Genova promuove, in collaborazione con Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura, la 14° edizione di “Mondo in Pace: la Fiera  dell’educazione alla  pace”,  a  Palazzo Ducale  di Genova (Sala Munizioniere) dal 21 al 24 Novembre 2018. L’iniziativa che ha la collaborazione del Comune di Genova, Regione Liguria, dell’Università e dell’Ufficio Scolastico regionale propone 4 giorni di eventi e oltre 30 ospiti. Un importante momento di incontro, confronto e formazione per molte realtà impegnate sul territorio.
 
Il tema dell’edizione 2018 richiama, in continuità con le ultime edizioni, l’importanza delle relazioni e la fondamentale competenza della convivenza con l’altro.
 
Come si legge sul comunicato: - trascorriamo la nostra vita in mezzo agli altri. La loro presenza, sia concretamente sperimentata nella vita quotidiana, sia mentalmente vissuta nei nostri pensieri, sentimenti e sogni, ci è da sempre così abituale da non richiamare neppure, come fatto in sé, la nostra attenzione. Perché dunque fare degli altri un problema? Accumunati e al tempo stesso suddivisi in categorie in base all’aspetto fisico, al paese di provenienza, al comportamento, all’appartenenza sociale. In realtà gli altri hanno in comune l’unica caratteristica di non essere noi e per questo li guardiamo con sospetto. Eppure gli altri sono necessari per poter essere noi. L’altro per sua natura non è come io lo vorrei: è altro da me. Ma l’altro, diverso da me, è colui che solo mi permette di uscire dalla mia autoreferenzialità, dal mio modo parziale di vedere il mondo. In un tempo ricco di link ma povero di legami, una riflessione sul senso dell’altro nella nostra vita appare centrale. La solitudine, grande malattia del nostro mondo occidentale, è anche l’esito della sempre maggior fatica a fare spazio all’altro, a costruire relazione con la sua diversità, a trovare nel suo modo diverso di stare al mondo l’occasione per conoscermi meglio e per poter cambiare. L’altro necessario   è colui che davvero è diverso da me e la comunità è possibile solo come convivialità delle differenze. L’alternativa è una illusoria rassicurazione, una ricerca di sicurezza che si spegne in una drammatica solitudine. -
 
Fra gli appuntamenti in programma:

Merc. 21 Novembre
Ore 17.30 - Incontro con Piero Amerio, Docteur de recherche all’Université de Paris e Professore emerito all’Università di Torino (“L’altro necessario. Cosa tiene insieme una comunità”)
Ore 20,45 - Serata Cinema sul tema dell’incontro tra culture (con Daniela Ricci, regista e formatrice)


Gio. 22 Novembre
Ore 17.30 - Incontro con Luca Borzani, storico, e Alberto De Sanctis, ordinario di Storia delle Dottrine Politiche all’Università di Genova (“Crisi della democrazia e costruzione dell’ostilità sociale verso l’altro”)
Ore 19.30 – Apericena Solidale per la missione di Kolowarè in Togo (a cura dell’Associazione Mesì Mesì Onlus)
 

Ven. 23 Novembre
Ore 17 - Workshop sull’Agenda 2030 promosso dal Tavolo Giustizia e Solidarietà Genova
Ore 18 – Incontro con Guido Marangoni, autore del libro “Anna che sorride alla pioggia” Ore 20.45 - Spettacolo “E pace in terra! Natale nella terra di nessuno” di e con Dario Apicella
 

Sab. 24 Novembre
Ore 15 – Incontro di presentazione della mostra “Futuro minato. L’eredità della guerra nei Balcani” con la testimonianza del Casco Bianco Caritas a Sarajevo, Valeria Garrè
Ore 17 - Incontro con il genetista Guido Barbujani (Università di Ferrara) sul tema “Gli altri siamo noi? Cosa ci deve unire e cosa ci porta a dividerci”
 

Da non trascurare le sezioni espositive di Mondo in Pace che trattano, con la dovuta sensibilità, le atrocità delle Guerre, i diritti dell’infanzia e i cambiamenti dei giovani nella nostra società.
 
Informazioni su:
 
www.mondoinpace.it
 
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