Un sindaco e una squadra di assessori che non perderanno occasione per girare in città, per muoversi nei quartieri, per ascoltare e confrontarsi con i cittadini sui problemi concreti. Una giunta che userà tutti gli strumenti adeguati per rendere trasparenti le proprie decisioni, per valorizzare il ruolo dei Municipi e dei loro organismi elettivi. E non trascurerà nessun mezzo di comunicazione, da quelli tradizionali ai più innovativi come internet - dove è già presente sui social network più diffusi e con un portale aggregatore - anche per recuperare la fiducia dei cittadini e la loro partecipazione in un momento in cui la disaffezione verso la politica, come ha dimostrato anche a Genova il forte astensionismo, è altissima.
Nella sua prima intervista ufficiale rilasciata come primo cittadino al quotidiano online del Comune, Marco Doria affronta alcuni fra i temi più attuali e dei problemi più spinosi della sua agenda politica. In giornata – dopo il controllo dei dati e la redazione del verbale degli eletti a cura del presidente dell'Ufficio elettorale centrale, il magistrato Sergio Merlo, che ne manderà copia in Prefettura e al segretario generale del Comune in qualità di notaio municipale – riceverà la notifica dell'avvenuta elezione, come i consiglieri comunali eletti. E così saranno tutti, finalmente, ufficialmente operativi.
Domani, mercoledì, a mezzogiorno, nel salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, l'ultimo atto: il passaggio delle consegne dal sindaco uscente Marta Vincenzi. Quindi, inizierà la sua prima giornata da amministratore. Ancora per qualche tempo - finché non avrà finito i corsi iniziati –il prof. Doria si dividerà fra Comune e Università, poi andrà in aspettativa non retribuita per cinque anni.
Su come muoversi ha le idee chiare, come dimostra nell'intervista.
Intanto sulla “squadra”: invita la città ad aspettare che sia lui a fare i nomi per sapere come sarà composta la giunta e a non prestare molta fede alle indiscrezioni dei giornali. Poi l'emergenza bilancio: come avere le idee chiare su come muoversi fra i tagli del governo e le casse vuote del Comune per approvare lo strumento finanziario più importante e per assicurare i servizi essenziali soprattutto alle categorie più indifese, se prima non vede e non studia “le carte” con i suoi?
Quanto al resto va sul concreto: sicura continuità con la giunta Vincenzi sui progetti e i provvedimenti avviati “utili e innovativi” (come Smart City, le battaglie in difesa delle aziende che hanno il governo come azionista); lotta alla criminalità organizzata; richiesta di un forte impegno “alle lavoratrici e ai lavoratori” del Comune – dei quali come sindaco intende valorizzare le professionalità – per rendere al meglio i servizi alla città.
Nella sua prima intervista ufficiale rilasciata come primo cittadino al quotidiano online del Comune, Marco Doria affronta alcuni fra i temi più attuali e dei problemi più spinosi della sua agenda politica. In giornata – dopo il controllo dei dati e la redazione del verbale degli eletti a cura del presidente dell'Ufficio elettorale centrale, il magistrato Sergio Merlo, che ne manderà copia in Prefettura e al segretario generale del Comune in qualità di notaio municipale – riceverà la notifica dell'avvenuta elezione, come i consiglieri comunali eletti. E così saranno tutti, finalmente, ufficialmente operativi.
Domani, mercoledì, a mezzogiorno, nel salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, l'ultimo atto: il passaggio delle consegne dal sindaco uscente Marta Vincenzi. Quindi, inizierà la sua prima giornata da amministratore. Ancora per qualche tempo - finché non avrà finito i corsi iniziati –il prof. Doria si dividerà fra Comune e Università, poi andrà in aspettativa non retribuita per cinque anni.
Su come muoversi ha le idee chiare, come dimostra nell'intervista.
Intanto sulla “squadra”: invita la città ad aspettare che sia lui a fare i nomi per sapere come sarà composta la giunta e a non prestare molta fede alle indiscrezioni dei giornali. Poi l'emergenza bilancio: come avere le idee chiare su come muoversi fra i tagli del governo e le casse vuote del Comune per approvare lo strumento finanziario più importante e per assicurare i servizi essenziali soprattutto alle categorie più indifese, se prima non vede e non studia “le carte” con i suoi?
Quanto al resto va sul concreto: sicura continuità con la giunta Vincenzi sui progetti e i provvedimenti avviati “utili e innovativi” (come Smart City, le battaglie in difesa delle aziende che hanno il governo come azionista); lotta alla criminalità organizzata; richiesta di un forte impegno “alle lavoratrici e ai lavoratori” del Comune – dei quali come sindaco intende valorizzare le professionalità – per rendere al meglio i servizi alla città.