Città Sicura, Protezione Civile, Polizia Municipale

Genova sempre più sicura: installati altri quaranta cubi antiterrorismo

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Genova sempre più sicura: installati altri quaranta cubi antiterrorismo
Genova sempre più sicura: installati altri quaranta cubi antiterrorismo
Gli sponsor privati che hanno aderito alla prima parte del progetto SicurInsieme hanno ricevuto, mercoledì 20 settembre, il ringraziamento da parte del sindaco Marco Bucci in una cerimonia pubblica a Palazzo Tursi. Presenti gli assessori alla Sicurezza, Stefano Garassino, il vicesindaco, Stefano Balleari, e ai Lavori Pubblici, Paolo Fanghella
Gli sponsor privati che hanno aderito alla prima parte del progetto SicurInsieme hanno ricevuto, mercoledì 20 settembre, il ringraziamento da parte del sindaco Marco Bucci in una cerimonia pubblica a Palazzo Tursi. Presenti gli assessori alla Sicurezza, Stefano Garassino, il vicesindaco, Stefano Balleari, e ai Lavori Pubblici, Paolo Fanghella
«Una cosa  fondamentale che i cittadini genovesi e i turisti  devono sapere è questa: Genova è una città sicura, e dopo i fatti di Barcellona stiamo lavorando per innalzare ancora di più il livello di sicurezza. Installeremo delle barriere che non danneggino l’immagine turistica della città ma che possano fermare un eventuale automezzo lanciato a forte velocità sui passanti».
Questo dichiarava il 22 agosto l’assessore alla Sicurezza, Stefano Garassino, e il primo grande evento genovese a cui pensare era il Salone Nautico, in programma per il 21 settembre.

Un tempo brevissimo per realizzare un progetto che coniugasse sicurezza ed estetica, come aveva spiegato l’assessore al Turismo, Paola Bordilli: «Dobbiamo rendere Genova sicura senza stravolgere la sua immagine di città turistica per questo vorremmo poter utilizzare più blocchi di granito, come quelli posizionati in via Garibaldi».

Il problema da risolvere era trovare le coperture finanziarie, perché ognuno di questi dissuasori urbani, realizzati in calcestruzzo con finitura rosa, di 80 centimetri per lato e pesanti una tonnellata e mezzo, costa 600 euro. E così è nato SicurInsieme: amministrazione civica e privati per rendere più sicura la città, iniziando dalla zona del Salone Nautico.
Detto e fatto. All’appello del Comune, per realizzare questa prima fase del progetto, hanno risposto 15 aziende genovesi: Ansaldo, Arad service Sas, Progitech, Associazione Onlus Riccardo Traverso, Consorzio Stabilimenti Balneari di Corso Italia Genova, Coop, Faster srl Ship Agency, Iren, Linear, Netalia, Salone Nautico, UCINA, SIB - Sindacato Italiano Balneari Genova, Ascom, Shenker eTelenord.
E mercoledì 20 settembre, nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, sono stati ringraziati in una cerimonia pubblica dal sindaco Marco Bucci, dall’assessore alla Sicurezza Stefano Garassino, dal  vicesindaco e assessore alla Mobilità Stefano Balleari e dall’assessore ai Lavori Pubblici Paolo Fanghella.

Hanno ricevuto dal Sindaco una spilla di Genova. e cosa più importante «la targa con il loro nome sarà posta sui dissuasori che hanno acquistato – ha sottolineato l’assessore Garassino – perché i genovesi e i turisti sappiano che a Genova non c’è solo mugugno, ma anche voglia di fare cose concrete».

Questa iniziativa nata per risolvere il problema della sicurezza, ha dimostrato che: «una necessità può diventare un’opportunità - commenta con soddisfazione il sindaco Marco Bucci – aver collaborato insieme, amministrazione comunale e privati, è un segnale importante. La vostra risposta immediata è un segno tangibile di fiducia nel lavoro di questa Giunta. Questo è il modo giusto per fare tante cose insieme, a partire dal creare nuove opportunità di lavoro per i giovani. La città ha bisogno di questo spirito di collaborazione per tornare a essere la prima città del Mediterraneo».

“SicurInsieme” continuerà a svilupparsi con la sistemazione di ulteriori cubi-barriera in tutte le aree sensibili indicate in sede di Comitato Ordine e Sicurezza tra cui la prosecuzione di corso Italia,  il centro città e via Sestri.

Un'attività complessa che viene svolta dall’amministrazione comunale attraverso l’impegno e la collaborazione fra Direzione Servizi Civici-Ufficio legalità, Polizia Municipale, Direzione Pianificazione Strategica, Smart City, Innovazione d'Impresa e Statistica, Direzione Mobilità e A.S.Ter. che, coordinate dall'assessorato alla Sicurezza, operano le varie fasi operative che vanno dalla pianificazione del progetto, alla raccolta delle sponsorizzazioni fino alla messa in opera dei cubi; il tutto condividendo con Prefettura, Questura e Vigili del Fuoco i progetti e il posizionamento strategico.

Il Comune di Genova ha acquistato dieci cubi di cui tre posizionati in questa fase, e intitolati alla memoria delle vittime innocenti del terrorismo internazionale.
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Sicurezza e vivibilità: arrivano le pattuglie anti degrado

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Sicurezza e vivibilità: arrivano le pattuglie anti degrado
Sicurezza e vivibilità: arrivano le pattuglie anti degrado
Da lunedì 4 settembre entrano in servizio su tutto il territorio cittadino le pattuglie anti degrado della Polizia Municipale. Da ponente a levante, due agenti a piedi pattuglieranno le aree più critiche di ogni zona. Per l'assessore alla Sicurezza Stefano Garassino: "Questo controllo capillare e visibile serve sia contrastare l'illegalità sia impedire atti contro i beni comuni" 
Da lunedì 4 settembre entrano in servizio su tutto il territorio cittadino le pattuglie anti degrado della Polizia Municipale. Da ponente a levante, due agenti a piedi pattuglieranno le aree più critiche di ogni zona. Per l'assessore alla Sicurezza Stefano Garassino: "Questo controllo capillare e visibile serve sia contrastare l'illegalità sia a impedire atti contro i beni comuni
“Genova sarà sempre una città aperta e ospitale per chi vi abita o viene a visitarla rispettandola e per chi vive nella legalità. Ma faremo in modo che chi vive ai margini della legge, chi non ha rispetto per i beni comuni, non abbia patria in città”.  Questo è il pensiero espresso dall’assessore alla Sicurezza, Stefano Garassino, nella conferenza stampa di giovedì 31 agosto, nella quale ha presentato le pattuglie anti degrado, il nuovo servizio territoriale della Polizia Locale.

Dal 4 settembre ci saranno in tutte le zone pattuglie formate da due uomini della Locale che gireranno a piedi per le strade della città, per recuperare decoro e vivibilità. Un progetto iniziato con l’insediamento della nuova giunta, che mira ad aumentare il senso di sicurezza dei cittadini e dei turisti, perché “da più di un mese è già aumentato il presidio del territorio, ma è importante anche aumentare la percezione del senso di sicurezza in tutte le zone della città", spiega Garassino.

GLI ITINERARI
Le zone più interessate dalle nuove pattuglie saranno il centro storico, Sampierdarena, la Valpolcevera, via XX Settembre e piazza De Ferrari, dove ve ne sarà una stabile, ma sono previste, con modalità diverse, in tutti e nove i distretti di polizia municipale in cui è divisa Genova.

“Per organizzare i percorsi abbiamo preso le statistiche degli esposti e le segnalazioni che arrivano alla centrale operativa, e riorganizzato i servizi in base alle nuove esigenze», spiega il comandante della Municipale, Giacomo Tinella, che aggiunge: “Siamo riusciti a organizzare questo servizio importante per la città nonostante la carenza di organico: negli ultimi cinque anni sono andati in pensione 160 agenti che non sono stati rimpiazzati, e altri ne andranno nei prossimi tre anni. Entro la fine dell’anno verranno assunti 40 nuovi agenti, presi dalla graduatoria dell’ultimo concorso, come mi hanno confermato l’assessore Garassino e il sindaco Bucci. In loro ho trovato degli interlocutori attenti alle problematiche della Polizia Municipale e della città”.

Per il dettaglio delle vie> http://www.pmgenova.it/

COME FUNZIONA
Questo servizio si aggiunge a quelli già svolti dalla Municipale. Gli agenti saranno riconoscibili da una divisa blu, più “operativa”, e saranno muniti  di giubbotti anti-taglio e palmari per le comunicazioni con la centrale operativa, oltre che con Amiu e Aster, perché loro compito è garantire la sicurezza, ma anche decoro e vivibilità” sottolineano il comdandante Tinella  e l’assessore Garassino.
Le nuove pattuglie sono un’evoluzione del poliziotto di quartiere, molto più modulabili secondo le esigenze che si vengono a creare nel tempo “Questa è la fase di start up del servizio, e sposteremo le pattuglie a seconda delle necessità che troveremo e delle segnalazioni di pericolo o degrado dei cittadini” dice Tinella.
"Vogliamo prevenire l'illegalità e controllare vuol dire non permettere che le situazioni diventino irreversibili - conclude Garassino - per questo anche l'aiuto dei cittadini è fondamentale"
Pertanto: segnalate, segnalate, segnalate è l'invito che arriva dall'assessore Stefano Garassino e dal comandante della Municipale Giacomo Tinella
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Le misure di sicurezza a Genova dopo l’attentato di Barcellona

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Le misure di sicurezza a Genova
dopo l’attentato di Barcellona
Le misure di sicurezza a Genova
dopo l’attentato di Barcellona
Anche Genova aumenta le misure di sicurezza dopo l'ultimo attacco dell'Isis in Spagna. Allo studio in Comune barriere di protezione in undici punti sensibili della città, per fermare la corsa di un mezzo pesante lanciato sulla folla. Per gli assessori Paola Bordilli e Stefano Garassino ”In una città a vocazione turistica come la nostra, è importante anche l’impatto estetico, per questo vorremmo evitare di utilizzare le barriere new jersey”
Anche Genova aumenta le misure di sicurezza dopo l'ultimo attacco dell'Isis in Spagna. Allo studio in Comune barriere di protezione in undici punti sensibili della città, per fermare la corsa di un mezzo pesante lanciato sulla folla. Per gli assessori Paola Bordilli e Stefano Garassino ”In una città a vocazione turistica come la nostra, è importante anche l’impatto estetico, per questo vorremmo evitare di utilizzare le barriere new jersey
“Una cosa  fondamentale che i cittadini genovesi e i turisti  devono sapere è questa: Genova è una città sicura, e dopo i fatti di Barcellona stiamo lavorando per innalzare ancora di più il livello di sicurezza. Installeremo delle barriere che non danneggino l’immagine turistica della città ma che possano fermare un eventuale automezzo lanciato a forte velocità sui passanti”, dichiara l’assessore alla Sicurezza, Stefano Garassino. 

Ieri, insieme con il sindaco Marco Buccci e l’assessore al Commercio e Turismo, Paola Bordilli, ha partecipato alla riunione straordinaria del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza in Prefettura, convocato per una mappatura dei punti a rischio, in caso di attentato con un mezzo pesante, in modo da installare le barriere. Ne sono stati individuati undici: “I più famosi – continua Garassino - sono via Sestri, via San Vincenzo, via Garibaldi, via San Lorenzo, corso Italia, fino a Boccadasse, tutta la zona di Principe, via XX Settembre”.

Dobbiamo rendere Genova sicura senza stravolgere la sua immagine di città turistica – spiega l’assessore Bordilli – per questo vogliamo trovare delle soluzioni che non siano le barriere new jersey in cemento, molto impattanti. Vorremmo poter utilizzare più blocchi di granito, come quelli già posizionati in via Garibaldi, delle ringhiere nella parte bassa di via XX Settembre, insomma soluzioni che non penalizzino i commercianti e le manifestazioni che vogliamo continuare a ospitare”.

Si comincia da corso Italia
Il primo grande evento è il Salone Nautico, che inizia il 21 settembre. Per quella data il Comune vuole aver concluso la protezione di corso Italia “Questo Salone sarà, di nuovo, in grande stile -  dice Garassino – e vogliamo che il grado di sicurezza sia massimo. In ogni caso, corso Italia è la zona più pedonale di Genova. Per questo motivo venerdì farò un sopralluogo con l’assessore alle Manutenzioni, Paolo Fanghella, per individuare il tipo di protezione da mettere e i relativi costi”. E gli assessori Bordilli e Garassino non nascondono che il problema delle coperture finanziarie è reale: “vorremmo coniugare estetica e sicurezza, ma se non riusciremo in questo primo momento, ricorreremo a delle soluzioni provvisorie, come le barriere new jersey, perché la sicurezza dei cittadini è la priorità assoluta”.

I tempi di realizzazione
Per l’assessore Garassino tutto, ricerca delle risorse finanziarie ed esecuzione dei lavori, deve avvenire in tempi strettissimi: “corso Italia deve essere pronto per il 21 settembre e a seguire tutte le altre zone”.
Il Comune di Genova ha recepito tutte le indicazioni scaturite nella riunione di ieri, alla quale ne seguiranno altre per fare il punto sulle singole situazioni. La prima è già fissata per mercoledì 23 agosto per verificare le misure di sicurezza per la Festa del Pd, che inizia il 24 agosto al Porto Antico. 
“Sono state adottate tutte le ‘nuove e rigorose disposizioni per il governo e la gestione delle pubbliche manifestazioni' indicate nella circolare del Ministero degli Interni – specifica l'assessore alla Sicurezza – ma nell’area del Porto Antico, per questa manifestazione, ci saranno i new jersey. Anche in quella zona è allo studio un sistema di protezione che non sia così impattante, Non dimentichiamo che è la zona a più alta frequentazione turistica”.

Il turismo è una risorsa importante per Genova e in continua crescita, come dimostrano i dati sul Ferragosto. “La paura non ci può fermare – dice l’assessore Bordilli – dobbiamo continuare a vivere, e vivere sicuri. Noi stiamo lavorando per questo, vogliamo che Genova rimanga la città accogliente di sempre, riuscendo a compendiare sicurezza, attività commerciali e le diverse manifestazioni, che vogliamo continuino a sceglierci come loro sede”.
blocchi di granito in via Garibaldi
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Si comincia dalla Maddalena a "Dare un posto al disordine"

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Si comincia dalla Maddalena
a "Dare un posto al disordine"
Si comincia dalla Maddalena
a "Dare un posto al disordine"
L'assessore alla Sicurezza e al Centro Storico, Stefano Garassino, ha presenziato, questa mattina, all'inaugurazione del presidio artistico in via della Maddalena, nell'ambito del progetto del Comune di Genova "Dare un posto al disordine/ogni cosa al suo posto". Per l'assessore Garassino: «È importante creare una rete di relazioni all'interno dei quartieri, tanto più nel centro storico. L'aspetto punitivo non è sufficiente, bisogna agire sul sociale e creare un terreno socialmente migliore per prevenire l'illegalità»
L'assessore alla Sicurezza e al Centro Storico, Stefano Garassino, ha presenziato, questa mattina, all'inaugurazione del presidio artistico in via della Maddalena, nell'ambito del progetto del Comune di Genova "Dare un posto al disordine/ogni cosa al suo posto". Per l'assessore Garassino: «È importante creare una rete di relazioni all'interno dei quartieri, tanto più nel centro storico. L'aspetto punitivo non è sufficiente, bisogna agire sul sociale e creare un terreno socialmente migliore per prevenire l'illegalità»
«Questo progetto ha vinto, nel 2016, la prima edizione del Premio nazionale del Forum italiano di sicurezza urbana (FISU)  e il prossimo novembre lo presenteremo a Barcellona, al forum internazionale della sicurezza urbana. E’ molto importante dialogare e confrontarci con le altre amministrazioni sui metodi di contrasto all'illegalità. L’aspetto punitivo non è sufficiente, con il mio assessorato voglio andare al cuore del problema. Migliorare l’aspetto sociale e di vita dei quartieri, è fondamentale per prevenire le situazioni di illegalità». Racconta così il progetto, "Dare un posto al disordine/ogni cosa al suo posto", l’assessore alla Sicurezza e al Centro Storico, Stefano Garassino, che ha presenziato questa mattina all'inaugurazione del primo  presidio artistico in via della Maddalena.

IL PROGETTO 

L’idea di creare una connessione tra il porto e il centro della città nasce con l’adesione del Comune di Genova, nel 2013, al Programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia - Francia PORTU, con  l’obiettivo di sviluppare azioni di miglioramento della qualità vita nelle città portuali. L’amministrazione genovese ha elaborato un piano di interventi, "Ti Porto nei Caröggi”, che prevede un percorso di riqualificazione attraverso l’attivazione di progetti di formazione e inclusione.
Tra le iniziative proposte da “Dare un posto al disordine/ogni cosa al suo posto", c'è l' occupazione sana degli spazi, con momenti di incontro, piccoli spettacoli e perfomance per creare un momento ludico per tutti.

A questo progetto -  realizzato con il finanziamento anche della Compagnia di San Paolo -  lavora, da oltre un anno, un'equipe multidisciplinare formato da polizia locale e un vasto raggruppamento di soggetti di Terzo Settore sociali quali le cooperative La Comunità e Il Laboratorio, l' Arci,  l'Associazione Abitanti Maddalena, l'Ass.Med.Com e con il supporto tecnico dell’Associazione Amapola. L’obiettivo è rendere il quartiere della Maddalena più sicuro, pulito e vivibile, mediante l’eliminazione di comportamenti devianti e con interventi sociali e culturali di contrasto all'illegalità, per una migliore convivenza tra esercizi commerciali e residenti.
«Insieme con la mia collega Paola Bordilli, assessore al Commercio, vogliamo esportare questo progetto anche nelle notti della movida – dice l’assessore Garassino -  oltre a vietare l'uso di bicchieri e bottiglie di vetro e mettendo anche dei cartelli con indicata la sanzione, che per ora è di 200 euro”. 

CREARE UNA COSCIENZA CIVICA NEI GIOVANI PER PREVENIRE L’ILLEGALITA’

A settembre, con la riapertura delle scuole, partirà un progetto di informazione e prevenzione che coinvolgerà i ragazzi delle scuole superiori. «Come amministrazione, rimarca Garassino -  oltre a portare avanti la lotta contro il degrado e l'insicurezza, vogliamo agire anche preventivamente. Occorre creare una cultura del rispetto delle cose pubbliche, degli altri e di se stessi. Per questo andremo nelle scuole superiori insieme con un medico e un rappresentante della polizia municipale, a spiegare ai ragazzi i nostri progetti, come amministrazione, per la movida, i rischi di un consumo eccessivo di alcol e anche le sanzioni se non si rispettano le regole».

NON SOLO CENTRO STORICO

Ma sul fronte della sicurezza il centro storico non è l’unica area a presentare delle criticità. “Anche Sampierdarena è una zona dove i cittadini vivono un forte senso di insicurezza e disagio – sottolinea l’assessore Stefano Garassino -  Questo anche a causa del mancato turn over degli agenti di Polizia Municipale, dovuto ai pensionamenti degli anni passati, che ha messo in crisi il sistema di tutela del territorio. Per questo motivo, in accordo con il sindaco Bucci, entro fine anno assumeremo almeno 40 unità, attingendo dalla graduatoria dell’ultimo concorso».
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Operazione "Decoro in città". Liberata un'area pubblica a Sampierdarena

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Operazione "Decoro in città". Liberata un'area pubblica a Sampierdarena
Operazione "Decoro in città". Liberata un'area pubblica a Sampierdarena
Prosegue l'operazione di risanamento e decoro già iniziata dall'Amministrazione nei giorni scorsi. Questa mattina è stata liberata un'area pubblica occupata abusivamente vicino al centro commerciale Fiumara, a Sampierdarena. Assessore Stefano Garassino: “Lavoriamo tutti insieme per restituire a Genova un volto dignitoso e rispettabile”
Prosegue l'operazione di risanamento e decoro già iniziata dall'Amministrazione nei giorni scorsi. Questa mattina è stata liberata un'area pubblica occupata abusivamente vicino al centro commerciale Fiumara, a Sampierdarena. Assessore Stefano Garassino: “Lavoriamo tutti insieme per restituire a Genova un volto dignitoso e rispettabile”
“Dopo gli interventi effettuati nel centro di Genova, come la bonifica del sottopasso di piazza Labò, è ferma intenzione dell’amministrazione procedere anche nel resto della città” dichiara l’assessore alla sicurezza del Comune di Genova, Stefano Garassino.
Così questa mattina è proseguita l’operazione decoro avviata in città, con lo sgombero di un’area pubblica - vicina a lungomare Canepa, a pochi passi dal centro commerciale Fiumara a Sampierdarena -  occupata abusivamente.
L’intervento è stato effettuato dalla Polizia Locale del Distretto 2 in collaborazione con Amiu. Sono stati portati via materassi, coperte, sedie ed altre suppellettili che rendevano la zona particolarmente degradata e critica dal punto di vista igienico.

“Abbiamo deciso di intervenire in maniera incisiva sul quartiere di Sampierdarena dove concentreremo in particolare le nostre attenzioni e i nostri sforzi – sottolinea l’assessore Garassino -  A questo proposito risulta cruciale il rapporto di collaborazione con i Municipi. Lavoriamo tutti insieme per restituire a Genova un volto dignitoso e rispettabile”
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Incontro a Palazzo Tursi tra il sindaco e il questore di Genova

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Incontro a Palazzo Tursi tra il sindaco
e il questore di Genova
Incontro a Palazzo Tursi tra il sindaco
e il questore di Genova
Il sindaco, Marco Bucci, e il questore di Genova, Sergio Bracco, nel corso del loro incontro di questa mattina a Palazzo Tursi hanno fatto il punto sui problemi della sicurezza in città e sulla collaborazione tra amministrazione e forze dell’ordine. Anche la Polizia Municipale sarà collegata al 112, il numero telefonico unico delle emergenze
Il sindaco, Marco Bucci, e il questore di Genova, Sergio Bracco, nel corso del loro incontro di questa mattina a Palazzo Tursi hanno fatto il punto sui problemi della sicurezza in città e sulla collaborazione tra amministrazione e forze dell’ordine. Anche la Polizia Municipale sarà collegata al 112, il numero telefonico unico delle emergenze
“I rapporti con il nuovo questore sono ottimi. Abbiamo approfondito temi già affrontati lo scorso giovedì in Prefettura: l’accoglienza dei migranti, che deve diventare integrazione, la sicurezza del territorio e il controllo sociale da parte della cittadinanza. Vorrei che I cittadini genovesi pensassero al territorio come a casa loro, e segnalassero in maniera tempestiva ogni criticità. Per questo, a breve, anche la polizia municipale sarà collegata al numero telefonico unico 112”, lo ha dichiarato il sindaco Marco Bucci al termine dell’incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo Tursi  con il questore di Genova Sergio Bracco.

Grazie al collegamento con il 112 le segnalazioni dei cittadini arriveranno in “pochi secondi alla polizia municipale” ha spiegato il sindaco, in modo che le pattuglie possano intervenire con la massima tempestività. Un piano importante per la sicurezza e che prevede, nel breve periodo, anche nuove assunzioni per rafforzare il corpo dei vigili urbani, in vista dei pensionamenti previsti nel prossimo biennio.

Per quanto riguarda la presenza dei profughi in città, il primo cittadino ha sottolineato che per la nuova Giunta, l’accoglienza deve trasformarsi in integrazione: “E’ questo il vero step per consentire ai migranti di stare nel territorio: non basta dargli ospitalità. Saremo, non voglio dire severi, ma estremamente attenti al fatto che i processi di integrazione siano veramente eseguiti. A breve, al massimo entro dieci giorni, annunceremo programmi dettagliati anche su questo”

Altro argomento caldo di questi giorni è lo spostamento del mercatino di corso Quadrio. Marco Bucci ha dichiarato che: “Ci sono tre soluzioni al vaglio dei tecnici. Entro qualche giorno avremo la soluzione definitiva. Sarà un posto al coperto, con servizi igienici e al riparo dalla pioggia e aperto a tutti come un vero e proprio mercato di seconda mano”. I tempi sono, anche in questo caso, molto veloci: se parlerà in dettaglio nell’incontro del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si terrà giovedì 13 luglio.

Il questore Sergio Bracco -  57 anni, napoletano d'origine, arriva da Roma dove ricopriva un prestigioso incarico al Ministero presso il Dipartimento di Pubblica Sicurezza -  ha confermato la piena collaborazione con l’amministrazione comunale e con la polizia municipale, ricordando che: “Il controllo sociale da parte dei cittadini è per noi molto importante e va incentivato. Sarebbe utile per tutti che i cittadini segnalassero di più le situazioni sospette - mi riferisco soprattutto ai furti in appartamento -  per noi sarebbe più facile intervenire: meglio una segnalazione in più che una in meno.  Abbiamo pensato di realizzare una campagna di informazione congiunta, tra Comune e Questura, per la partecipazione dei cittadini al miglioramento della sicurezza sul territorio".
da sinistra: Marco Bucci, Sergio Bracco
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La Polizia Municipale e il Gaslini insieme contro i maltrattamenti e gli abusi sui bambini

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La Polizia Municipale e il Gaslini insieme
contro i maltrattamenti e gli abusi sui bambini
La Polizia Municipale e il Gaslini insieme
contro i maltrattamenti e gli abusi sui bambini
Presentate giovedì 20 aprile all'ospedale Gaslini due importanti iniziative: un corso di aggiornamento per gli agenti di Polizia Municipale per riconoscere, con tempestività, i segnali di maltrattamento o bullismo nei bambini e l'attivazione di incontri sui temi dell'educazione alla sicurezza stradale per i bambini e i ragazzi che aspettano di essere visitati all'Ospedale di Giorno 
Presentate giovedì 20 aprile all'ospedale Gaslini due importanti iniziative: un corso di aggiornamento per gli agenti di Polizia Municipale per riconoscere, con tempestività, i segnali di maltrattamento o bullismo nei bambini e l'attivazione di incontri sui temi dell'educazione alla sicurezza stradale per i bambini e i ragazzi che aspettano di essere visitati all'Ospedale di Giorno
Cosa vuol dire quando il vigile urbano ha la paletta alzata? E quel segnale rosso, cosa indica?
Ore 11 lezione di educazione stradale ai bambini. Ma non è la solita aula di una scuola elementare o media cittadina, è la sala giochi al secondo piano del padiglione 20 dell’ospedale Gaslini, l’Ospedale di Giorno.

Perchè da giovedì 20 aprile iniziano gli  incontri sui temi dell’educazione alla sicurezza stradale destinati ai piccoli presenti nella sala giochi del 2° piano del padiglione 20. La Polizia Municipale ha messo a disposizione tre operatori per riuscire a seguire diversi gruppi e singoli, contemporaneamente, sulle diverse attività di educazione stradale e civica.
Ma non solo, anche i cantunè andranno a scuola al Gaslini. Saranno 120, divisi in quattro gruppi, a partecipare a un programma di aggiornamento su “maltrattamento e abuso di minore”.

Obiettivo è formare gli agenti di Polizia Municipale a riconoscere i segnali di disagio che i minori vittime di maltrattamenti possono manifestare, in modo da poter intervenire in maniera efficace.
Le lezioni saranno tenute da pediatri e chirurghi del Pronto Soccorso, che insieme con assistenti sociali e psicologi, formano il gruppo multidisciplinare che porta avanti il progetto “La casa sull’albero”.

Questo gruppo specializzato «interagisce all’interno dell’ospedale e all’esterno in collaborazione con l’autorità giudiziaria e le strutture del territorio – spiega la dottoressa Emanuela Piccotti, responsabile del pronto soccorso -  al fine di intercettare il prima possibile i casi di bambini vittime di maltrattamento e abuso. Ogni anno sono circa una cinquantina i casi di minori che arrivano al nostro pronto soccorso vittime di maltrattamenti, da quelli fisici a quelli psicologici, ma anche abusi sessuali, e saper cogliere i segnali, saperli gestire e fare prevenzione è indispensabile. Fare squadra, con tutte le nostre competenze, ma anche quelle esterne, è indispensabile. Alla base di tutto ci vuole il lavoro di rete, la sensibilizzazione e formazione».

«Come Comune di Genova pensiamo sia fondamentale collaborare con tutte le istituzioni ed in particolare su temi importanti come questi, collaborare per la tutela dei bambini e dei ragazzi – ha commentato l’assessora alla Legalità e Diritti, Elena Fiorini - Con l’ospedale Gaslini c’è un rapporto molto stretto, che implementiamo costantemente e in entrambe le direzioni. Da un lato l’ospedale ha offerto ai nostri agenti dei corsi contro il maltrattamento e l’abuso molto importanti per persone come i vigili, che lavorano a stretto contatto con le famiglie. Dall’altro ci siamo sentiti di proporre un’attività di educazione stradale ai bambini in attesa al Gaslini, un’attività che i nostri vigili portano con entusiasmo nelle scuole, quest’anno hanno partecipato 1500 bambini».

«Oggi si rafforza la collaborazione tra l'istituto Gaslini e la Polizia Municipale nato nel 2012 con un protocollo di intesa tra i due enti - spiega il comandante della polizia locale Giacomo Tinella - Noi parteciperemo a corsi di formazione e in parallelo abbiamo attivato percorsi di educazione civica dedicati ai bambini ospiti dell'ospedale di Giorno.  A oggi, abbiamo contribuito con 45 mila euro ai progetti della Gaslini onlus, soprattutto in tema di accoglienza delle famiglie dei piccoli ricoverati e per contrastare il maltrattamento dei minori».
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Il calendario della Polizia Municipale per i piccoli del Gaslini

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Il calendario della Polizia Municipale
per i piccoli del Gaslini
Il calendario della Polizia Municipale
per i piccoli del Gaslini
Presentato lunedì 12 dicembre a Palazzo Ducale dall'assessora Elena Fiorini, dal comandante della Polizia Municipale, Giacomo Tinella e da Andrea Fusaro, vice presidente dell'Istituto Gaslini, il calendario 2017 realizzato dal corpo della Polizia Municipale. I proventi andranno a finanziare due progetti della Gaslini onlus
Presentato lunedì 12 dicembre a Palazzo Ducale dall'assessora Elena Fiorini, dal comandante della Polizia Municipale, Giacomo Tinella e da Andrea Fusaro, vice presidente dell'Istituto Gaslini, il calendario 2017 realizzato dal corpo della Polizia Municipale. I proventi andranno a finanziare due progetti della Gaslini onlus
Le immagini scolorite dal tempo di Genova durante la seconda Guerra Mondiale, palazzi bombardati e i vigili genovesi tra la gente per aiutare, per cercare di salvare le persone e magari piccole e povere, ma fondamentali, cose.

Queste inedite fotografie sono state usate per illustrare il calendario 2017, che la Polizia Municipale ha realizzato con l’intento di raccogliere fondi per l’ospedale pediatrico Giannina Gaslini.

«Quando ricordiamo i tempi passati con malinconia – dice l’assessora alla Polizia Municipale, Elena Fiorini, alla presentazione del calendario, lunedì 12 dicembre a Palazzo Ducale – dobbiamo ricordarci che nel passato della nostra città c’è stato anche questo: la distruzione della Seconda Guerra Mondiale. E in quegli anni la polizia municipale ha dato il massimo: sia contribuendo a salvare vite umane, sia lavorando nel settore assistenziale».

Le fotografie che impreziosiscono il calendario del 2017 sono dell’Archivio Storico del Comune di Genova e dello studio fotografico Leoni di Genova.

I proventi della vendita dei 1500 calendari andranno alla Gaslini onlus «continuando un rapporto iniziato nel 2012 e sancito da un protocollo d’intesa – ribadisce il comandante della Polizia Municipale Giacomo Tinella –  A oggi, abbiamo contribuito con 45 mila euro ai progetti  della Gaslini onlus, soprattutto in tema di accoglienza delle famiglie dei piccoli ricoverati».

«Occorre ricordare che il 42 per cento dei pazienti dell’ospedale Gaslini viene da fuori Genova – sottolinea Andrea Fusaro, vice presidente del Gaslini – parecchi sono viaggi della speranza e l’aiuto della Polizia Municipale è molto importante. Attraverso il ricavato di questi calendari noi riusciamo a provvedere a piccole, grandi necessità. Un esempio: con l’ultima donazione abbiamo acquistato poltrone letto per il reparto di neurochirurgia infantile, in modo da permettere alle mamme o ai papà dei piccoli pazieni di poterli assistere di notte»

Con i proventi della vendita del calendario, la Gaslini onlus finanzia due progetti. Il primo è dedicato alle “prime necessità del Gaslini” ed è finalizzato a garantire la funzionalità dei reparti e delle strutture dell’ospedale, il secondo è finalizzato al  “sostegno del centro per la prevenzione del maltrattamento e l’abuso” per migliorare la funzionalità e l’accoglienza del centro.

Nell’atrio di palazzo Ducale sarà aperta al pubblico, dal 12 al 20 dicembre,  una mostra dedicata allo stesso tema.
Le immagini dei quartieri colpiti dalle bombe, scattate da alcuni tra i maggiori fotografi genovesi dell’epoca, messe a disposizione dall’archivio fotografico del Comune di Genova, e i rapporti dei vigili urbani che partecipavano alle operazioni di soccorso, raccontano i giorni e le notti dei genovesi di allora, la fermezza d’animo e la tenacia con cui un giorno dopo l’altro quei nostri concittadini rivendicavano la normalità della vita quotidiana contro la follia della guerra.

Sarà possibile acquistare il calendario presso i Distretti di Polizia Municipale, la sede della Società di Mutuo Soccorso della Polizia Municipale di Genova (via Cantore 2 r – Matitone fondi), il Mentelocale Bar Bistrot a Palazzo Ducale e durante manifestazioni di vario genere presidiate dai volontari delle due Associazioni.
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Città Sicura, Protezione Civile, Polizia Municipale
intervista assessore Crivello
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NON SOLO PAROLE per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

Città Sicura, Protezione Civile, Polizia Municipale
NON SOLO PAROLE per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
NON SOLO PAROLE per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
Nel 2016 sono già state 752 le richieste di aiuto ai centri antiviolenza della Liguria.Tutti gli appuntamenti per rompere il muro del silenzio e conoscere le azioni messe in campo dall'amministrazione comunale, insieme con le altre istituzioni e associazioni che da anni svolgono un’opera quotidiana di contrasto a questo fenomeno


Nel 2016 sono già state 752 le richieste di aiuto ai centri antiviolenza della Liguria. Tutti gli appuntamenti per rompere il muro del silenzio e conoscere le azioni messe in campo dall'amministrazione comunale insieme con le altre istituzioni e associazioni che da anni svolgono un’opera quotidiana di contrasto a questo fenomeno
Nei primi otto mesi di quest'anno in Italia ci sono stati 76 femminicidi. E negli ultimi dieci anni, secondo l'Eures, l'Istituto di ricerche economiche e sociali che da anni dedica al fenomeno un Osservatorio ad hoc, le donne uccise nel nostro Paese sono state 1.740: 1.251 (il 71,9%) in famiglia, e 846 di queste (il 67,6%) all'interno della coppia; 224 (il 26,5%) per mano di un ex.

Una strage silenziosa, che spesso si consuma tra le pareti domestiche, trasversale alle condizioni sociali, economiche e culturali.

Ma per abbattere il muro di silenzio che, da sempre, circonda questo fenomeno, nel 1999 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre  Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica in quel giorno.

Il Comune di Genova, fin dagli anni 90, ha garantito servizi di ascolto ed accoglienza per donne che subiscono violenza e maltrattamenti e i loro figli.

Dal 2005 ha aderito alle iniziative promosse dall’Assessorato alle Pari Opportunità della Provincia di Genova, tra cui la partecipazione alla stesura del disegno di legge contro la violenza di genere che la Regione Liguria ha approvato nel marzo del 2006.

Ha sostenuto la nascita, nel 2008, del Centro Antiviolenza di Via Mascherona 19 in Genova, realizzato grazie al finanziamento regionale e alla collaborazione tra il Comune di Genova, la Provincia di Genova e le Associazioni e gli Enti aderenti alla Rete Provinciale contro la violenza di genere. Inoltre ha garantito il funzionamento di una casa rifugio a indirizzo segreto e di un alloggio sociale per donne vittime di violenza e i loro figli.

Nel 2014 il Comune di Genova ha avviato un percorso, con la società civile, che ha portato all’avvio di un patto di sussidiarietà, riguardante la realizzazione di un “Sistema di interventi di prevenzione, informazione, consulenza e sostegno delle donne oggetto di violenza di genere.

Gli appuntamenti di quest’anno, organizzati dall’amministrazione comunale, vogliono essere una riflessione pubblica sulle parole.

Come quelle usate dai media. Nelle cronache vengono riportati i femminicidi e i fatti di violenza, ma spesso questi appaiono come eventi improvvisi e imprevedibili, espressione di una cultura arretrata, che riguarderebbe una parte marginale della popolazione.

Ma non è così. In realtà la violenza nasce nel momento in cui, con parole e immagini, si vuole svalutare la figura femminile e il suo ruolo nella società.

Con avvocati, giornalisti, assistenti sociali si analizzeranno le parole con le quali si raccontano le donne, quelle con le quali si definisce e si descrive il genere fenmminile. Ma anche quelle usate per rappresentare al pubblico le violenze sulle donne.

Sarà anche un momento per illustrare quanto finora fatto dal Comune di Genova, quali strategie e progetti sono stati realizzati contro la violenza di genere nella nostra città, insieme alle altre istituzioni e alle associazioni che da anni svolgono un’opera quotidiana di contrasto a questo fenomeno.

Perché le parole non sono solo parole. E da sole non bastano.

Ecco il dettaglio degli appuntamenti:

22 novembre, ore 17.30-19 - Palazzo Ducale, Sala Camino
Le parole sono importanti

Come si parla delle donne? Quali sono i termini che usiamo per definirle? Quando e come ci rivelano stereotipi e ruoli? Come viene affrontato il discorso pubblico e la presentazione mediatica sulla violenza di genere?
Per riflettere insieme su quanto la forma contribuisca a mettere in evidenza e a costruire la sostanza.
Intervengono Emanuela Abbatecola, sociologa e ricercatrice in sociologia economica e del lavoro, Bia Sarasini, saggista e giornalista.
Introduce Elena Fiorini, assessora alla legalità e diritti

24 novembre alle ore 16, al Circolo Ufficiali, in via San Vincenzo 58r
Perché tanto odio verso le donne da parte degli uomini?
A cura di Lyceum

25 novembre Giornata internazionale contro la violenza sulle donne

Dalle ore 9,30 alle 13, al museo di Sant’Agostino, Uniti si può in difesa delle donne.

Incontro confronto sul fenomeno della violenza di genere e del femminicidio.

Alle ore 17, al Centro sociale “Villa Viganego” Le ragazze sono contro
Aperitivo all’Ateneo.
Laboratori per bambini, aperitivo musicale, reading con musica.
A cura dell’associazione culturale “Ateneo del libero pensiero”
Con il patrocinio del Municipio Medio Ponente

Il Festival dell’Eccellenza al Femminile ha organizzato per le ore 16, nella Sala del Consiglio della Città Metropolitana, un convegno sull’asservimento, l’emancipazione e la libertà delle donne. Francesca Corrao, massima esperta del mondo arabo, offrirà un’introduzione alle origini dell’Islam per ripercorrere, nella sua costituzione, la posizione della donna e le sue evoluzioni.

Giovanna Badalassi, esperta di statistiche di Genere della rete Wister; Paolo Bensi, responsabile di Amnesty International Liguria, Simona Ruffini, scrittrice, criminologa, Simona Binello, Consorzio Agorà, Eugenia Barilaro, Centro per non subire Violenza, Sara Rattaro, scrittrice e Isoke Aikpitanyi, poetessa e attivista, parleranno di relazione tra riti magici o “religiosi” e violenza sulle donne per assoggettarle, nell’educazione, nella famiglia, nel matrimonio, nella schiavitù sessuale. A introdurre gli incontri ci saranno Valentina Ghio, vicesindaco della città Metropolitana e Giulia Marseglia, docente del Liceo Mazzini di Chiavari.

Il 28 e 29 novembre dalle 9,30 alle 19,00, all’ospedale Evangelico Internazionale, l’evento formativo Dalla parte delle donne: tutela e assistenza nei casi di violenza

29 novembre, dalle ore 14,30 alle ore 17, 30 a Palazzo Tursi, Salone di Rappresentanza

Il convegno Violenza di genere: come si affronta? Profili giuridici e rete di sostegno per le donne vittime di violenza a Genova. Il lavoro del gruppo specialistico presso la Procura di Genova

Intervengono: Francesco Cozzi, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Genova: Il piano nazionale antiviolenza e il ruolo dell'Ente locale: cosa si fa a Genova?
Emanuela Fracassi, assessora alle politiche socio-sanitarie e della casa: Lo stalking e la violenza economica
Alessandra Volpe, avvocatessa: Violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia
Nadia Calafato, avvocatessa: Il lavoro dei centri antiviolenza a Genova
Silvia Cristiani, psicoterapeuta
Introduce Elena Fiorini, assessora alla legalità e diritti

29 novembre, ore 21 e 30 novembre, ore 11(matinèe per le scuole) - Teatro dell’Archivolto

Doppio taglio. Come i media raccontano la violenza contro le donne. Di e con Marina Senesi
A cura del teatro dell’Archivolto, Fondazione Palazzo Ducale e Comune di Genova
la mano di un uomo che chiude la bocca di una donna
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