parchi storici

Nervi epicentro del maltempo di venerdì 14 ottobre. Danni ingenti ai Parchi Storici

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Nervi epicentro del maltempo di venerdì 14 ottobre. Danni ingenti ai Parchi Storici
Nervi epicentro del maltempo di venerdì 14 ottobre. Danni ingenti ai Parchi Storici
I tecnici di Aster stanno operando per la messa in sicurezza dei sentieri e la stabilità degli alberi. Per il momento non può essere consentito l'accesso al pubblico. Un centinaio gli alberi abbattuti di cui una quarantina ultracentenari. Aster sta lavorando senza sosta dal giorno del disastro per assicurare la pubblica incolumità e accelerare i tempi della riapertura. "Stiamo reagendo e contiamo nel giro di alcune settimane - ha detto l'assessore all'ambiente Italo Porcile - di poter aprire almeno la parte più a nord delle ville, in corrispondenza dei musei. Per riconsegnare i Parchi nella loro interezza, con il rammarico che avevamo appena concluso una serie di lavori importanti di restyling del verde e delle strutture per una spesa di più di 3,5 milioni di euro, ci vorranno mesi"
I tecnici di Aster stanno operando per la messa in sicurezza dei sentieri e la stabilità degli alberi. Per il momento non può essere consentito l'accesso al pubblico. Un centinaio gli alberi abbattuti di cui una quarantina ultracentenari. Aster sta lavorando senza sosta dal giorno del disastro per assicurare la pubblica incolumità e accelerare i tempi della riapertura. "Stiamo reagendo e contiamo nel giro di alcune settimane - ha detto l'assessore all'ambiente Italo Porcile - di poter aprire almeno la parte più a nord delle ville, in corrispondenza dei musei. Per riconsegnare i Parchi nella loro interezza, con il rammarico che avevamo appena concluso una serie di lavori importanti di restyling del verde e delle strutture per una spesa di più di 3,5 milioni di euro, ci vorranno mesi"
La tromba d'aria che nel pomeriggio di venerdì 14 ottobre si è abbattuta su Nervi ha colpito duro i Parchi Storici affacciati sul mare Gropallo, Serra, Grimaldi, Luxoro. 

E' ancora presto per una sia pure approssimativa contabilità dei danni, ma i tecnici dell'Aster parlano di un centinaio di alberi abbattuti e di diverse strutture inutilizzabili.

Alle raffiche di vento, che ha raggiunto i 120 km/h, non hanno resistito neppure una quarantina di alberi ultracentenari, letteralmente sradicati dal suolo.

"Danni veramente ingenti - ha detto l'assessore all'ambiente Italo Porcile nel corso di un sopralluogo - un disastro di proporzioni persino superiori alle previsioni più nere. Un centinaio di alberi abbattuti dal vortice e quelli che, per sicurezza, dopo un attento esame dei nostri tecnici, saremo costretti a tagliare. Stiamo reagendo e contiamo nel giro di alcune settimane di poter aprire almeno la parte più a nord delle ville, in corrispondenza dei musei. Per riconsegnare i Parchi nella loro interezza, con il rammarico che avevamo appena concluso una serie di lavori importanti di restyling del verde e delle strutture per una spesa di più di 3,5 milioni di euro, ci vorranno mesi". 

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Approvato in Consiglio Comunale il nuovo regolamento sui Parchi

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Approvato in Consiglio Comunale il nuovo regolamento sui Parchi
Approvato in Consiglio Comunale il nuovo regolamento sui Parchi
Un percorso partecipato con Municipi e consulta del verde.  La carta dei giardini storici detta "Carta di Firenze" parte integrante del regolamento. Lo scopo: imparare a usare correttamente gli spazi verdi della città. Il documento emendato è stato approvato con 28 voti favorevoli, nessun contrario e 7 astenuti. L'assessore all'ambiente: " Il documento proposto è un nuovo passo avanti verso un profondo cambiamento nell'uso di parchi e ville genovesi di gran pregio che hanno bisogno di un'attenzione particolare"
Un percorso partecipato con Municipi e consulta del verde.  La carta dei giardini storici detta "Carta di Firenze" parte integrante del regolamento. Lo scopo: imparare a usare correttamente gli spazi verdi della città. Il documento emendato è stato approvato con 28 voti favorevoli, nessun contrario e 7 astenuti. L'assessore all'ambiente: " Il documento proposto è un nuovo passo avanti verso un profondo cambiamento nell'uso di parchi e ville genovesi di gran pregio che hanno bisogno di un'attenzione particolare"
Dopo il via libera della commissione congiunta Affari Istituzionali e Promozione della Città, approvato in via definitiva oggi in Consiglio Comunale il regolamento d’uso dei parchi storici comunali. Il voto favorevole dell’aula è stato preceduto da un lungo lavoro da parte degli uffici comunali, della Consulta del Verde e dall’esame delle osservazioni dei Municipi. Gran parte delle indicazioni e degli emendamenti approvati nel corso della discussione in Aula Rossa sono stati accolti dalla Giunta. 

Il nuovo regolamento, che ha recepito la carta dei giardini storici detta "Carta di Firenze", ha lo scopo di indicare a cittadini e turisti il modo per tutelare questo immenso patrimonio ambientale costituito da veri e propri “monumenti
viventi”, fissando delle regole che si ispirano ai principi della cosiddetta “Carta di Firenze” proposta nel 1982 dal Comitato internazionale dei giardini storici e adottata in tutto il mondo.

"E’ un nuovo passo avanti molto importante per Genova, città di parchi e ville di gran pregio che hanno bisogno di un'attenzione particolare – dichiara l’assessore all’Ambiente Italo Porcile. Il testo approvato oggi è il risultato di un cammino partecipato, svolto con i Municipi e con la Consulta del Verde, ed accoglie alcuni suggerimenti di modifica che permetteranno di impostare al meglio il percorso futuro di gestione dei parchi ".

Recepisce anche richieste e integrazioni avanzate dai Municipi, in buona parte accolte dalla nuova versione del documento che, in particolare, stabilisce la possibilità di nominare un unico direttore responsabile per gruppi omogenei di parchi storici per tipologia, caratteristiche storico/ architettoniche, localizzazione. 

A seguito di tale modifica, è stata infatti accolta la proposta di unificare la gestione dei Parchi di Nervi, che costituiranno un unico parco storico e avranno quindi un unico direttore responsabile.

"Dotarsi del regolamento - continua Porcile - significa andare nella direzione giusta: con questa normativa, quelli che prima erano vissuti come giardini pubblici oggi avranno la giusta attenzione come parchi storici, la cui gestione dovrà essere diversa dalla precedente, a partire dalla nomina dei direttori, che saranno uno per ogni parco o per gruppi omogenei. I direttori non saranno nominati subito, ma l’impegno dovrà essere rispettato».

Numerosi gli ordini del giorno e gli emendamenti approvati nel corso del dibattito. Il regolamento è stato aprovato, presenti 35 consiglieri, con 28 voti favorevoli, nessun contrario  e 7 astenuti. 

I giardini e parchi storici del Comune di Genova sono:

1- Villa Brignole Sale – Duchessa di Galliera
2- Villa Centurione Doria
3- Villa Durazzo Pallavicini
4- Villa Rossi Martini
5- Villa Imperiale Scassi
6- Villa Rosazza
7- Giardini di palazzo Bianco e palazzo Rosso
8- Villetta Di Negro
9- Spianata dell’Acquasola
10- Villa Piaggio
11- Villa Gruber De Mari
12- Villa Croce
13- Villa Imperiale Cattaneo a Terralba
14- Bosco dei Frati Minori del Santuario di Nostra Signora del Monte
15- Parco del Castello D’Albertis
16- Villa Saluzzo Bombrini
17 -  Parchi di Nervi: (Villa Gropallo- Villa Serra Saluzzo- Villa Grimaldi Fassio - Villa Luxoro)
Parco Storico villa Duchessa di Galliera
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Restaurato il laghetto di Villa Doria progettato da Alessi

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Restaurato il laghetto di Villa Doria progettato da Alessi
Restaurato il laghetto di Villa Doria progettato da Alessi
Nel parco di Villa Doria è stato inaugurato il restauro del laghetto che nel ‘500 Adamo Centurione, all'epoca proprietario della villa, commissionò a Galeazzo Alessi, come ha ricordato il sindaco Marco Doria, intervenuto all'inaugurazione insieme all'assessore Italo Porcile e al presidente del municipio ponente Mauro Avvenente. I lavori, iniziati nel 2011, sono stati progettati e coordinati da risorse interne al Comune di Genova. Significativo il ruolo di cittadini e associazioni
Nel parco di Villa Doria è stato inaugurato il restauro del laghetto che nel ‘500 Adamo Centurione, all'epoca proprietario della villa, commissionò a Galeazzo Alessi, come ha ricordato il sindaco Marco Doria, intervenuto all'inaugurazione insieme all'assessore Italo Porcile e al presidente del municipio ponente Mauro Avvenente. I lavori, iniziati nel 2011, sono stati progettati e coordinati da risorse interne al Comune di Genova. Significativo il ruolo di cittadini e associazioni
I giardini non arrivano più fino al mare, come quando fu costruita nella prima metà del ‘500, ma fa sempre il suo effetto entrare nel parco di Villa Doria, appena sopra la stazione ferroviaria di Pegli. L’occasione è il restauro del laghetto artificiale - navigabile e con addirittura un’isoletta al centro - rimasto interrato per quasi un quarantennio e presentato mercoledì 20 maggio.

E' il presidente del municipio Ponente Mauro Avvenente a fare gli onori di casa e a ringraziare le associazioni di amici di ville e musei, gli scout, i consiglieri di municipio, insomma quei ‘cittadini attivi’ che, insieme alle istituzioni, hanno contribuito a dare l'avvio al recupero di “un'opera idraulica unica, giunta intatta fino a noi dal 1500”.

“La villa oggi è di tutti ed è molto bello che sia così – ha detto Doria – è uno dei tanti luoghi magnifici che costituiscono il patrimonio della città. Questo laghetto appena restaurato, Villa Doria e le altre ville del ponente, fanno parte dei tanti beni comuni - con storie diverse e realizzati in epoche diverse – che troviamo in ogni parte di Genova. Per ‘tenere bene’ questo patrimonio sono necessarie due cose: da un lato la sensibilità da parte dell'amministrazione comunale che si pone come obiettivo prioritario il mantenimento nelle migliori condizioni di un patrimonio vastissimo; dall'altro che i cittadini lo amino e lo sentano come proprio”.

L'architetto Ines Marasso, dirigente del settore parchi e verde del Comune di Genova, responsabile unico del procedimento per l’intera opera, è la persona che meglio può raccontarci quanto sia stato complicato - tecnicamente ed economicamente (1 milione di euro lo stanziamento) - intervenire in una situazione di abbandono come quella in cui versava il laghetto.

L’invaso fu riempito, negli anni settanta, con 3500 metri cubi di terra, cui fu sovrapposto un telone che avrebbe dovuto reggere 70 cm d’acqua, ma che in seguito si ruppe. Si venne così a creare una specie di palude ricoperta da ogni tipo di piante infestanti, alcune anche arboree. 

Con i lavori di restauro, iniziati nel 2011, il lago è stato prima svuotato (la terra trasportata verso la parte alta del parco con dei nastri trasportatori) ed è stata necessaria, tra l'altro,  anche una bonifica a seguito del ritrovamento di ordigni bellici, tra cui una bomba a mano inglese.

Una volta ripristinato l’invaso naturale, roccioso, sono iniziati i lavori di restauro, costantemente seguiti da un archeologo. La soprintendenza ha dettato alcune specifiche, ha ricordato l’ingegner Gianluigi Frongia, come l’utilizzo di una particolare calce idraulica per il ripristino dei muretti a secco degli argini.

Ma tutto questo oggi non si vede. Oggi, quello che si apre davanti agli occhi di chi risale il viale d’ingresso sulla destra della villa, è un luogo fatato e acquietante. Un luogo, come ha detto l’assessore all’ambiente Italo Porcile, “che immediatamente dà un senso di tranquillità e lentezza, invita a fermarsi e a pensare. Luoghi che sono sempre più rari nelle nostre città, anche se Genova ha la fortuna di averne più d'uno. Questo ha alcune unicità ed è una sollecitazione alla riflessione, preziosa per chi spesso rincorre ogni ora e ogni minuto del suo tempo. Adesso dobbiamo lavorare perché questo tesoro sia conosciuto e valorizzato”.

Durante il periplo del laghetto è ancora l’architetto Marasso, in questo caso guida d’eccezione, a far notare come sia stato mantenuto l’andamento originale sinuoso dell’argine su sponda orografica sinistra, che negli anni settanta era stato ‘raddrizzato’. 

Al centro del lago, lungo circa 50 metri, si staglia l’isola che, come sottolinea Marasso, "non ha paragoni in altri interventi di Galeazzo Alessi. La forma parte da una base rettangolare sostenuta da una volta a botte in mattoni sieni su cui l’architetto cinquecentesco inserisce una forma ellittica, quella che emerge dall'acqua, che ingentilisce il manufatto e lo rende più naturale".

"L’intenzione di Galeazzo Alessi, era infatti creare nella villa una composizione paesaggistica duale - prosegue l'architetto - con la parte bassa, dove si trovano giardino e frutteto, rinascimentale e geometrica,  mentre la parte alta, naturalistica, doveva essere il luogo del ricongiungimento con la natura.  Quindi anche le due statue di fauni (o satiri a seconda che si faccia riferimento alla mitologia latina o greca) che ornavano l’isola simboleggiavano la vita nella natura, la fertilità e la vita nei boschi".

Adesso le due statue sono conservate nel museo di Sant’Agostino, ma chissà che presto non vogliano tornare a rinfrescarsi sulle rive del laghetto di Villa Doria.
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Parchi e giardini storici: perle incastonate nelle città

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Se ne è parlato venerdì 10 aprile a Villa Serra di Comago nel Comune di Sant’Olcese, nel corso di una tavola rotonda su Gestione dei Parchi storici genovesi. L’appuntamento fa parte di un ciclo di conferenze organizzato dall’ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (AIAPP) della provincia di Genova. Tra gli argomenti affrontati progettazione, restauro, gestione e manutenzione dei parchi storici.
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Se ne è parlato oggi pomeriggio a Villa Serra di Comago nel Comune di Sant’Olcese, nel corso di una tavola rotonda su Gestione dei Parchi storici genovesi. 
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Due sopralluoghi a Nervi per le commissioni consiliari territorio e promozione della città

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La Commissione Consiliare IV – Promozione della Città, e la Commissione V - Territorio hanno effettuato, lunedì 9 Febbraio, un sopralluogo presso i Parchi di Nervi e l’ex ristorante Marinella sulla passeggiata Anita Garibaldi.
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La Commissione Consiliare IV – Promozione della Città, e la Commissione V - Territorio hanno effettuato, lunedì 9 Febbraio, un sopralluogo presso i Parchi di Nervi e l’ex ristorante Marinella sulla passeggiata Anita Garibaldi.
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ex ristorante Marinella - Nervi

Riqualificazione di 9 parchi storici: 28 interventi presto a conclusione

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Riqualificazione di 9 parchi storici:
28 interventi presto a conclusione
Riqualificazione di 9 parchi storici:
28 interventi presto a conclusione
Finiti i lavori a Villa Rossi, a fine febbraio l’inaugurazione del Roseto di Nervi, prossima la conclusione nelle altre aree verdi per un investimento di 20 milioni di euro. In fase avanzata gli impianti di videosorveglianza, presto gli appalti per la gestione.
Finiti i lavori a Villa Rossi, a fine febbraio l’inaugurazione del Roseto di Nervi, prossima la conclusione nelle altre aree verdi per un investimento di 20 milioni di euro. In fase avanzata gli impianti di videosorveglianza, presto gli appalti per la gestione.
Ventotto interventi su otto parchi cittadini, per fare Genova più bella, perché le più attrattive aree verdi siano conservate, perché i cittadini possano goderle al meglio, perché la città si caratterizzi ulteriormente per un turismo che gode della natura e della bellezza dell’ambiente urbano.
Il sindaco Marta Vincenzi, con l’assessore Giuseppina Montanari, ha riferito alla stampa sull’avanzamento dei progetti di riqualificazione dei parchi storici: un percorso intrapreso ufficialmente due anni fa con l’avvio dei lavori a Villa Rossi, ma iniziato in tempi più remoti, se si considerano le fasi di studio e di preparazione. Si è a buon punto, adesso, se 18 appalti sono stati aperti, se 7 di questi sono ormai conclusi, se i restanti undici si chiuderanno nei prossimi mesi, se presto sarà completato l’iter preliminare degli altri dieci.

Negli scorsi mesi, anche a causa di quell’alluvione che, nel mare magnum degli altri danni, ha anche sovraccaricato la macchina comunale già provata dai tagli, il Comune, afferma Vincenzi, «è venuto meno all’impegno di riferire periodicamente sul tema, ma il lavoro è andato avanti, a tutti i livelli». Eppure, come sottolinea Montanari, i tecnici del Comune hanno svolto un’immensa mole di lavoro.

Parte degli interventi, i primi avviati, è stata finanziata con residui dei fondi per le celebrazioni colombiane che a suo tempo erano stati risparmiati. Per gli altri, e sono i più numerosi e i più onerosi, sono stati trovati finanziamenti europei.

Si può dire, adesso, che Genova vede approssimarsi la conclusione di una grandissima operazione, del costo complessivo di 20 milioni di euro, che ha dato e darà lavoro ai cittadini genovesi e che alla fine porterà la città a poter godere appieno dei propri parchi storici restaurati, in grado di attrarre turismo e di contribuire a far amare Genova e le sue bellezze.

Sono otto i parchi interessati: in centro Villetta Di Negro, Villa Rosazza, l’Acquasola; a levante i Parchi di Nervi; a ponente Villa Rossi, Villa Durazzo Pallavicini, Villa Doria e Villa Duchessa di Galliera; in Valbisagno l’Acquedotto Storico; il Parco delle Mura sulle alture. Ma, se si vuole una visione d’insieme, non bisogna dimenticare Villa Serra di Comago, che si trova sul territorio di Sant’Olcese e che perciò è un argomento a parte. Ma il Comune di Genova partecipa al consorzio per sette decimi della proprietà e concorre perciò alle spese dei restauri, delle manutenzioni, della gestione.

Agli interventi di riqualificazione bisogna aggiungere il grande lavoro sulla sicurezza (delle persone, degli edifici e del decoro, del verde): sono in corso i lavori per dotare queste importanti aree verdi di efficienti impianti di videosorveglianza. Approfittando dei lavori di restauro e valorizzazione si punta a impianti di bassissimo impatto ambientale.

Altra partita aperta è quella degli appalti di gestione: le gare saranno perfezionate al più presto. I primi bandi saranno certamente per le ville Durazzo Pallavicini e Duchessa di Galliera.
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RUGGERO VERNER
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