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15° Censimento Istat della Popolazione Spazio ai rilevatori del Comune di Genova

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15° Censimento Istat della Popolazione
Spazio ai rilevatori del Comune di Genova
15° Censimento Istat della Popolazione
Spazio ai rilevatori del Comune di Genova
Dopo il buon successo della raccolta on line, gli incaricati stanno contattando casa per casa i cittadini che non hanno ancora restituito i questionari. A Genova la raccolta è arrivata a circa il 78% del totale. Le operazioni proseguiranno fino al 29 febbraio
Dopo il buon successo della raccolta on line, gli incaricati stanno contattando casa per casa i cittadini che non hanno ancora restituito i questionari. A Genova la raccolta è arrivata a circa il 78% del totale. Le operazioni proseguiranno fino al 29 febbraio
Procedono le operazioni di raccolta per il Censimento della popolazione 2011/2012: da dicembre scorso è incominciata la terza fase, che vede l’intervento dei rilevatori, casa per casa, per la raccolta dei questionari non ancora consegnati. Le operazioni di rilevazione si chiuderanno il 29 febbraio 2012.

La restituzione spontanea dei questionari attraverso i centri di raccolta, gli uffici postali e internet, infatti, si è conclusa a fine novembre; nessun problema, però, per chi si fosse attardato nella compilazione o avesse smarrito il plico inviatogli a casa da Istat: i rilevatori procederanno alla raccolta, alla eventuale sostituzione dei questionari persi e all’aiuto per la compilazione, ove necessario.

Si raccomanda ai cittadini, se contattati dai rilevatori, di procedere alla compilazione in presenza del rilevatore. Purtroppo si sono verificati diversi casi in cui i cittadini si sono rifiutati di compilare il questionario in presenza dei rilevatori. Tale comportamento incide negativamente sulle procedure di rilevazione e comporta l’obbligo, previsto dalla legge, di verbalizzare il rifiuto del cittadino di consegnare i questionari, con la possibile applicazione di una sanzione amministrativa da 200 a 2000 euro.

Si ricorda che ogni rilevatore è in possesso di tesserino di riconoscimento, rilasciato da Istat e Comune di Genova; qualora il cittadino abbia dubbi sull’identità della persona che si presenta alla porta può telefonare, per la verifica, al seguente numero telefonico 010 5579021.

Su base nazionale, il 15° Censimento della popolazione e delle abitazioni sta incassando ottimi risultati. Sono quasi 16 milioni le famiglie che, ad oggi, hanno riconsegnato il questionario, scegliendo nel 37,3% dei casi la risposta via web, nel 32,3% la consegna presso i centri comunali e nel 30,4 la restituzione presso gli uffici postali.

A Genova sono stati raccolti già il 78% dei questionari, di cui il 24% attraverso il sistema on line. Sul territorio, il Friuli Venezia Giulia risulta la regione più "virtuosa", dove infatti l'operazione censuaria è prossima alla conclusione; seguono la Valle d'Aosta con l'87% dei questionari compilati e restituiti, la Lombardia con il 79,2% mentre il Piemonte è al 75,9%. Fanalini di coda invece Sicilia e Calabria, rispettivamente al 57,1 e 58,4%, e il Lazio al 59,8%.
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Servizi Pubblici: un anno di interattività "Clicca e segnala quello che ti piace!"

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Servizi Pubblici: un anno di interattività
"Clicca e segnala quello che ti piace!"
Servizi Pubblici: un anno di interattività
"Clicca e segnala quello che ti piace!"
Dopo i primi 12 mesi, ecco il primo bilancio: tanti accessi, tante valutazioni e molteplici feedback per migliorare il servizio ai cittadini. Uno strumento utile e utilizzato, inuna città che cresce anche dal punto di vista digitale
Dopo i primi 12 mesi, ecco il primo bilancio: tanti accessi, tante valutazioni e molteplici feedback per migliorare il servizio ai cittadini. Uno strumento utile e utilizzato, inuna città che cresce anche dal punto di vista digitale
Il sito dell’Autorità per i Servizi Pubblici Locali del Comune di Genova, nato un anno fa - http:// www.asplgenova.it/ - è diventato, tramite il canale delle segnalazioni via web, uno strumento importante per chi voglia richiedere un tempestivo intervento da parte del Comune per eliminare o ridurre i disservizi eventualmente riscontrati.

“E’ un luogo piuttosto frequentato (ad oggi abbiamo rilevato più di 8.300 visite e quasi 5.300 visitatori) ed il giudizio degli utenti sul sito è positivo”, dice il Presidente dell’Autorità, Prof. Alberto M. Benedetti. “Per noi è importante perché ci consente di dialogare direttamente con il cittadino che, a volte, ha difficoltà a trovare l’interlocutore giusto, all’interno dell’Amministrazione Comunale, a cui inoltrare le sue lamentele: per un’Autorità di controllo l’opinione dei cittadini è un importante banco di prova in merito alla qualità dei servizi erogati. Ora il nostro ulteriore obiettivo è quello di un ulteriore coinvolgimento, chiediamo di segnalare le buone pratiche per mettere in evidenza ciò che di buono i cittadini incontrano quando entrano in contatto con i pubblici servizi.

” Da pochi giorni sul sito dell’ASPL è infatti stata inserita una semplicissima procedura che consente di segnalare, tramite un apposito pulsante, una buona pratica che riguardi i servizi erogati dal comune o dalle sue aziende: il cittadino segnala e l’Autorità poi valuterà se inserire il suggerimento in un elenco di buone pratiche, che verranno pubblicizzate sul sito e segnalate al Consiglio comunale. L’attenzione può essere focalizzata non solo ciò che non funziona, dunque, ma anche tutto quello che funziona bene, che è giusto mettere in luce al fine di valutare con maggiore serenità e completezza il livello qualitativo dei pubblici servizi erogati nella nostra città.
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Genova è Città Digitale Free Wi-Fi sbarca in città

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Genova è Città Digitale
Free Wi-Fi sbarca in città
Genova è Città Digitale
Free Wi-Fi sbarca in città
Inaugurato questa mattina il servizio che manda in rete la Superba. Il sindaco Vincenzi: «Un punto di partenza». Guarda lo speciale su Free Wi-Fi Genova
Inaugurato questa mattina il servizio che manda in rete la Superba. Il sindaco Vincenzi: «Un punto di partenza». Guarda lo speciale su Free Wi-Fi Genova
Città digitale del Comune si prende la rivincita sulle critiche dei mesi scorsi e dà il via al sistema Free-Wifi Genova. A portare a battesimo il progetto lo stesso sindaco: «E' un punto di partenza - ha detto Vincenzi nel corso della conferenza stampa questa mattina alla Loggia di Banchi - e non di arrivo, che si rivolge non solo ai cittadini residenti, ai giovani e agli studenti ma mette un nuovo mattone nella politica di marketing territoriale: la rete si può estendere grazie al partenariato con i privati a favore del turismo e dell'ospitalità».

Diciassette zone (locali e strutture o vie e piazze sparse in tutta la città) gratuitamente fruibili da chiunque si iscriva al sistema Free-Wifi Genova, ovvero free web per due ore scaricando al giorno fino a 300 Mb. «E’ un servizio semplice e utile per tutta la città – continua il sindaco - ma si deve sapere che non è gratuito per la collettività, perché ogni tecnologia ha un costo, anche se riteniamo che la diffusione dell’wi fi sia uno strumento indispensabile per costruire l’immagine della nostra città».

Con il sindaco, hanno preso parte alla conferenza stampa i consulenti Joy Marino e Francesco Bollorino, che hanno illustrato i particolari tecnici di un progetto che inserisce Genova nel circuito nazionale Free Italia wifi. Tra le piazze telematiche in cui sarà possibile collegarsi ci sono sei biblioteche, 5 piazze, 2 strade e il terminal Arrivi dell'aeroporto. I tecnici peraltro stanno già lavorando per allargare la rete operando un blocco di altre sei destinazioni. «Intendiamo combattere la crisi – ha detto l’assessore alla Cultura Andrea Ranieri - mettendo in campo elementi di crescita, perchè se non riusciamo a produrre elementi di innovazine la crisi sarà eterna».

Quando sarà completata la prima fase del progetto, Genova avrà 34 aree interne ed esterne con internet libero. Ma si intende anche stimolare la creazione di nuovi servizi, di nuove forme di partecipazione e di aggregazione tra operatori per la modernizzazione del settore e sviluppare l'integrazione tra settori diversi

Tutte le informazioni necessarie per utilizzare e capire il nuovo servizio del Comune di Genova, lo potete trovare sul sito nello spazio Focus appositamente dedicato
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Presentazione FreewifiGenova

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Presentazione FreewifiGenova
Presentazione FreewifiGenova
Presentazione della nuova rete Wi Fi nelle piazze di Genova
Presentazione della nuova rete Wi Fi nelle piazze di Genova
Mercoledì 7 settembre 2011
ore 12.00
Loggia della Mercanzia
Piazza Banchi, Genova


Intervengono:

La Sindaco Marta Vincenzi, l'Ass. Andrea Ranieri, Joy Marino e Francesco Bollorino consulenti alla Città Digitale del Comune di Genova

Presentano alla stampa e alla cittadinanza il progetto FreeWiFiGenova.

Vi aspettiamo numerosi
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Le prospettive per il turismo

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Le prospettive
per il turismo
Le prospettive
per il turismo
Nuove opportunità si aprono per avviare inedite azioni di marketing territoriale che possono spingere il settore dell'ospitalità
Quando guardi la scheda di un albergo – online naturalmente - ormai ti sei abituato all'occhio che corre spontaneamente ai servizi per cercare la parolina senza la quale sembra non possiamo quasi più vivere: internet. E già, se c'è, ti tranquillizzi: niente chiavetta, niente fastidi, niente problemi di collegamento...
Quando guardi la scheda di un albergo – online naturalmente - ormai ti sei abituato all'occhio che corre spontaneamente ai servizi per cercare la parolina senza la quale sembra non possiamo quasi più vivere: internet. E già, se c'è, ti tranquillizzi: niente chiavetta, niente fastidi, niente problemi di collegamento... Poi se di seguito c'è scritto anche “gratuito”, con i tempi che corrono, hai praticamente già scelto. Il massimo ovviamente è leggere “internet gratuito wireless”, così sei sicuro di non ritrovarti un cavo che spunta dal muro e scoprire che per attivare la connessione non è così semplice come credevi, magari perché l'attacco è di quelli vecchi e col tuo portatile non si capiscono...
Se tutto va bene, quando arrivi chiedi la password al portiere che te l'attiva in due minuti per il tempo che ti serve, e durante la tua permanenza nell'area dell'albergo (e delle sue vicinanze) navighi, scarichi la posta, ti colleghi a Skype, tieni i contatti con chi vuoi attraverso i social network... insomma, per lavoro o per diletto, hai sempre il mondo a portata di mano senza tante formalità.
Il futuro di una città moderna – specialmente se a vocazione turistica - è questa: utilizzare le tecnologie per offrire magggiori servizi ai clienti e rendere il soggiorno non solo piacevole ma anche il più possibile vicino al normale modo di vivere delle persone, che ormai separano sempre di meno il tempo dedicato al lavoro da quello consacrato al tempo libero e sono abituate – per dirne una -  a sbrigare via e-mail piccole e grandi questioni di lavoro prima di andare a letto.  Cose impensabili fino a pochi anni fa, ma una realtà assolutamente concreta oggi. Al punto che poter usare facilmente (gratis e senza complicazioni) il web diventa spesso fondamentale nella scelta del posto in cui andare a dormire una sola notte o soggiornare per una vacanza.
Da qui la proposta che il Comune ha preparato per albergatori e titolari di esercizi commerciali di vario tipo (da bar a pub, posti di ristoro, punti di aggregazione e altri soggetti che abbiano le caratteristiche adatte): aderire a una convenzione che consentirà di entrare nella Rete wi-fi comunale alle stesse identiche condizioni di quelle offerte ai cittadini.
Genova
Pubblicità dell'Hotel LLoret di Barcellona
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Due ore e 300 Mb: quanto si può fare

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Due ore e 300 Mb:
quanto si può fare
Due ore e 300 Mb:
quanto si può fare
Ma cosa si può fare con 300 Mb? Giusto per capire: guardare un video da 20 minuti (o due da 10...) su You Tube; fare una conversazione attraverso Skype per circa 20-30 minuti; scaricare 75 canzoni in mp3 oppure qualcosa come 2 mila foto da 150 kb
Ma cosa si può fare con 300 Mb? Giusto per capire: guardare un video da 20 minuti (o due da 10...) su You Tube; fare una conversazione attraverso Skype per circa 20-30 minuti; scaricare 75 canzoni in mp3 oppure qualcosa come 2 mila foto da 150 kb
Due ore al giorno di navigazione internet gratuita per un massimo di 300 Mb. Ma che cosa vuol dire? Innanzitutto che il “giorno” è da intendersi di 24 ore e va dalla mezzanotte a quella successiva. Ergo: se si inizia il collegamento alle 23, a mezzanotte scatta l'ora del giorno dopo. Cioè l'ora di navigazione non effettuata non è “cumulabile” e recuperabile, ma si perde.
Il periodo di free wi-fi di cui ha diritto chiunque si registri al sistema non dev'essere utilizzato tutto in una volta, ovviamente, ma può essere spezzettato nel corso delle 24 ore. Però attenzione: l'impianto conteggia il tempo a blocchi di 5 minuti. Quindi se ci si collega – mettiamo – per controllare la posta e mandare un'email e in tutto l'operazione richiede 4 minuti e poi si interrompe il collegamento, è come se la navigazione fosse durata un minuto in più (non si contano le frazioni insomma), e dal “monte” ancora disponibile sono da scalare 5 e non 4 minuti.
Questo se ci si limita a una navigazione “tranquilla” tra i mari infiniti del web, ovvero consultando siti, social network, scrivendo e ricevendo posta “non impegnativa” (cioè senza allegati, peggio se voluminosi), e così via.
Ma se dalla rete invece si usano servizi oppure si scaricano film o altro materiale?
E beh, qui le cose cambiano: ecco il paletto dei 300 Mb al giorno che ogni utente non deve dimenticare di avere a disposizione. Ma che cosa vuol dire in termini pratici?
Innanzitutto che il tempo di collegamento si accorcia, e in secondo luogo che il limite di 300 mega va calibrato secondo quello che si vuole fare per non rischiare di vedersi interrompere le operazioni (al massimo si possono riprendere con una chiavetta...).
Ma cosa si può fare con 300 Mb? Giusto per capire: guardare un video da 20 minuti (o due da 10...) su You Tube; fare una conversazione attraverso Skype per circa 20-30 minuti; scaricare 75 canzoni in mp3 oppure qualcosa come 2 mila foto da 150 kb ovviamente da siti autorizzati)... Certo, non basta per rivedersi “Avatar” in rete sorseggiando un gin tonic seduti a un tavolino magari in piazza Matteotti (ma perché poi uno dovrebbe guardarsi "Avatar" seduto in piazza Matteotti, invece di navigare tranquillo o raccontare agli amici – o mandar loro qualche scatto - della splendida facciata del Ducale e dei palazzi che trasudano arte e storia che lo circonda?) ma il resto, tutto sommato, è mica poco...  
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timer analogico
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Benvenuto Free WiFi! Per Genova un punto di partenza

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Benvenuto Free WiFi!
Per Genova un punto di partenza
Benvenuto Free WiFi!
Per Genova un punto
di partenza
E' bello pensare a una città che ti accoglie in aeroporto con un punto informazioni dove ricevi l'elenco degli alberghi, il solito materiale turistico e prima di prendere un taxi per raggiungere il centro, in cinque minuti ti registri al sistema wi-fi cittadino (o magari ci entri direttamente perché hai già la password della tua città che fa parte dello stesso circuito) entri sul web e comodamente seduto su una panchina ti programmi la giornata turistica o di lavoro.
E' bello pensare che proprio la “porta” cittadina per eccellenza, quella che apre al mondo ma ci porta il mondo in casa, dia la misura della modernità, della tecnologia, dell'annullamento delle distanze – con la semplicità che i tempi permettono - non solo tra i luoghi ma anche fra le persone.
Abbiamo lavorato a lungo sul progetto Free Wi-Fi Genova, e le difficoltà non sono mancate.
Ma questo primo passo (17 luoghi cittadini in cui è possibile collegarsi gratuitamente per due ore a Internet secondo le regole stabilite da “Free Italia Wi-Fi” a cui abbiamo aderito), ci proietta verso un futuro che potrebbe avvicinarsi molto rapidamente con sorprese non immaginabili vista la rapidità con cui avanzano e si sviluppano le telecomunicazioni.
Intanto bisogna precisare che questo è un servizio diretto ai residenti: ai cittadini, agli studenti, ai giovani. Ma non si può negare che è anche un primo mattone per fare marketing territoriale nella misura in cui la "richiesta di connettività avanzata", la ricerca, per dire, di un hotel che disponga e offra una connessione wifi in camera fa sempre più parte delle abitudini della gente che si sposta per lavoro o per diletto e finisce per "leggere" una città anche dai servizi tecnologicamente avanzati che sa offrire. La realtà ci parla di sei biblioteche civiche coperte oltre a cinque piazze e un piazzale, una strada e un parco, tre strutture come l'aeroporto (dal terminal arrivi, dove c'è il punto informazioni), la Loggia di Banchi e l'Informagiovani-Comuneinforma. Non è una partenza da poco. Altre location sono state individuate o sono allo studio.
E' bello pensare a una città che ti accoglie in aeroporto con un punto informazioni dove ricevi l'elenco degli alberghi, il solito materiale turistico e prima di prendere un taxi per raggiungere il centro, in cinque minuti ti registri al sistema wi-fi cittadino (o magari ci entri direttamente perché hai già la password della tua città che fa parte dello stesso circuito) entri sul web e comodamente seduto su una panchina ti programmi la giornata turistica o di lavoro.
E' bello pensare che proprio la “porta” cittadina per eccellenza, quella che apre al mondo ma ci porta il mondo in casa, dia la misura della modernità, della tecnologia, dell'annullamento delle distanze – con la semplicità che i tempi permettono - non solo tra i luoghi ma anche fra le persone.
Abbiamo lavorato a lungo sul progetto Free Wi-Fi Genova, e le difficoltà non sono mancate.
Ma questo primo passo (17 luoghi cittadini in cui è possibile collegarsi gratuitamente per due ore a Internet secondo le regole stabilite da “Free Italia Wi-Fi” a cui abbiamo aderito), ci proietta verso un futuro che potrebbe avvicinarsi molto rapidamente con sorprese non immaginabili vista la rapidità con cui avanzano e si sviluppano le telecomunicazioni.
Intanto bisogna precisare che questo è un servizio diretto ai residenti: ai cittadini, agli studenti, ai giovani. Ma non si può negare che è anche un primo mattone per fare marketing territoriale nella misura in cui la "richiesta di connettività avanzata", la ricerca, per dire, di un hotel che disponga e offra una connessione wifi in camera fa sempre più parte delle abitudini della gente che si sposta per lavoro o per diletto e finisce per "leggere" una città anche dai servizi tecnologicamente avanzati che sa offrire. La realtà ci parla di sei biblioteche civiche coperte oltre a cinque piazze e un piazzale, una strada e un parco, tre strutture come l'aeroporto (dal terminal arrivi, dove c'è il punto informazioni), la Loggia di Banchi e l'Informagiovani-Comuneinforma. Non è una partenza da poco. Altre location sono state individuate o sono allo studio.

Cercheremo di coinvolgere i privati nella nostra Rete libera, soprattutto gli operatori turistici e dell'accoglienza per allargare sempre più e sempre meglio questa rete di hot spot in modo che possa così raggiungere sempre più luoghi in città.
Nei nostri sogni ci sono addirittura partner che accettino di aiutarci a far diventare le persone l'elemento portante dell'arredo urbano come avviene in città come New York, dove in alcune zone ci sono tavoli coperti con ombrelloni in cui la gente si siede, apre il portatile e naviga, studia, conversa via Skype con la cuffietta in testa: non occorrono tanti soldi, occorre la voglia di far sistema tra pubblico e privato.
Sogni. Realizziamoli però!
Per ora accontentiamoci di dire che siamo appena entrati in una “giovane federazione” in continua crescita, formata dalla Regione Sardegna, 10 Province (Cosenza, Gorizia, Grosseto, Pesaro, Pistoia, Potenza, Prato, Roma, Trapani, Urbino e 6 Comuni (oltre a noi Bra, Montevago, Torino, Tortorici e Venezia) che conta 200 mila cittadini iscritti. Cercheremo tutti insieme di migliorare le prestazioni, di allargare il servizio, di fare sempre meglio.
Intanto, buona navigazione.
Genova
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Wi-Fi a Genova - Intervista a Joy Marino

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L'ing. Marino racconta l'iter che ha portato alla definizione e all'ultimazione del complesso lavoro che nel settembre 2011 doterà il capoluogo ligure di piazze e locali dotate di connessioni wireless gratuite per cittadini e turisti.

Gli obiettivi raggiunti della Città Digitale, di Francesco Bollorino


Servizio: Nicola Giordanella
Riprese e montaggio: Riccardo Molinari
Video: 

Dall'ICT al web, gli obiettivi raggiuntidal Campus della “Città Digitale”

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Dall'ICT al web, gli obiettivi raggiunti
dal Campus della “Città Digitale”
Dall'ICT al web, gli obiettivi raggiunti
dal Campus della “Città Digitale”
Quattro anni fa il progetto è partito da un sogno di cambiamento, sostenuto da chi ha visto in questo la possibilità di aprire nuove prospettive per Genova. Con pochi soldi, molta passione e un gruppo di giovani siamo arrivati al wireless gratuito, alla multimedialità nelle attività di informazione del Comune, al concetto di rete nella costruzione del siti della PA. Ma il cammino non è finito
Quattro anni fa il progetto è partito da un sogno di cambiamento, sostenuto da chi ha visto in questo la possibilità di aprire nuove prospettive per Genova. Con pochi soldi, molta passione e un gruppo di giovani siamo arrivati al wireless gratuito, alla multimedialità nelle attività di informazione del Comune, al concetto di rete nella costruzione del siti della PA. Ma il cammino non è finito
«Noi abbiamo conquistato la realtà e perduto il sogno
Credo che questa citazione da “L'uomo senza qualità” di Robert Musil a cui ho aggiunto un essenziale punto interrogativo ben si adatti a descrivere il progetto di attuazione del programma della giunta guidata da Marta Vincenzi per quanto riguarda la Città Digitale.

Nella realizzazione di un programma politico-amministrativo ci si muove sempre tra “sogno” e “realtà”.

La Politica “Alta” più che “far sognare” dovrebbe essere in grado di “sognare” il cambiamento, l'evoluzione, il progetto e darsi gli strumenti tecnico-amministrativi atti a provare a realizzare tale “sogno” confrontandosi con la realtà: è questo il “compromesso” che la Politica deve realizzare nella quotidianità del suo agire.

Io credo che in questi anni, con la fatica che ogni progetto innovativo porta con sé in termini di ridisegno dell'organizzazione, di superamento delle naturali resistenze al cambiamento molto si è fatto per raggiungere i risultati previsti, pur con gli adattamenti inevitabili  e i rallentamenti comprensibili che il confronto con una realtà fatta di interessi anche legittimi, di norme e difficoltà economiche sempre più forti per gli Enti locali, ci ha costretto ad affrontare per raggiungere al meglio gli obiettivi che ci eravamo posti all'inizio di questo mandato amministrativo.

Io credo che l'apertura  a fine luglio del nuovo portale del Comune di Genova e la prossima inaugurazione ai primi di settembre del sistema wifi pubblico cittadino rappresentino la reificazione concreta e simbolica al tempo stesso del raggiungimento degli obiettivi che ci eravamo dati nel momento in cui il Progetto “Genova Città Digitale” è partito.

Vediamo nel concreto quali erano gli obiettivi.

Creare una rete di connettività cittadina wireless moderna e volta anche a rappresentare un valore aggiunto per il marketing territoriale della città.
Risultato a distanza di quattro anni raggiunto: l'apertura a settembre di vaste aree della città e di molti edifici pubblici al wifi gratuito (val la pena ribadire ancora una volta, onde demolire spero per sempre una leggenda metropolitana, che non esiste connessione alla rete senza un costo pur piccolo, qualunque sia il mezzo usato, per raggiungere Internet, per cui anche la tecnologia wifi ha un costo in termini di impianti e connettività e qualcuno, in questo caso il Comune, questi costi li coprirà per offrire il servizio gratis, con gli ovvi limiti previsti, seguendo il modello del consorzio di Città a cui abbiamo aderito) rappresenta il primo significativo passo verso, speriamo, un sistema ancora più allargato e diffuso col progressivo ingresso nel network wireless, per altro previsto a livello di progetto, di soggetti privati come esercizi pubblici e alberghi per i quali la disponibilità di una connessione gratuita e collegata alla grande rete wireless cittadina, rappresenta un fattore importante di attrattività.

Creare uno strumento di governo e di produzione di contenuti di una comunicazione moderna e multimediale all'interno del Comune per la realizzazione di siti e applicazioni web al passo con l'evoluzione della rete.
Risultato a distanza di quattro anni raggiunto: il Campus della Città Digitale è ora non più un esperimento ma una struttura comunale inserita stabilmente nell'organigramma aziendale, rappresenta il fiore all'occhiello del Progetto per le eccellenze che ha saputo creare nel campo della comunicazione audiovisiva e dell'uso dei social network integrati con la realizzazione di siti web tradizionali come tipologia, non certo come progettualità, pur mantenendo le sue caratteristiche di luogo aperto alla sperimentazione e ai rapporti di collaborazione con l'Università che ne rappresentano un inestimabile valore aggiunto e un unicum in Italia nel campo delle PA, come unica è la composizione multidisciplinare di chi ci ha lavorato e ci lavora.

Missione compiuta allora?

Direi che abbiamo in questi anni messo basi solide per una rivoluzione non solo tecnologica del rapporto del Comune con l'innovazione e l'ICT che ha ancora molto cammino da fare per dirsi pienamente compiuta.

E' una rivoluzione che tocca non soltanto la tecnica ma i cuori e le menti delle persone coinvolte, in primis, la macchina comunale che dovrà non adattarsi ma essere pienamente coinvolta nel processo di rinnovamento della comunicazione comunale che i nuovi progetti e le nuove forme di connettività portano necessariamente con sé.

E' una rivoluzione che prevede una partecipazione forte dell'impresa privata che non veda più il Comune solo come un cliente ma come un Ente Amico che crea possibilità e facilitazioni nello sviluppo di nuove idee che possano avere come luogo di origine Genova e come teatro di uso il mondo, in questo senso è molto importante che si trovino sinergie con Enti e Istituzioni per favorire la nascita di start-up accompagnate e aiutate nei loro primi tradizionalmente difficili passi non con un criterio di assistenza a pioggia ma anche qui di facilitazione mirata e per merito e qualità.

Abbiamo perduto il sogno durante il cammino fatto nella realtà?

Con i pochi mezzi che le finanze straziate del Comune ci ha messo a disposizione, con un piccolo gruppo di giovani, preziosissimi giovani, alla cui passione non sempre è stato possibile purtroppo far corrispondere adeguate “collocazioni”, pur facendo salti mortali per trovare il modo di poter utilizzare ogni forma di finanziamento disponibile, abbiamo semplicemente fatto il nostro dovere: cercare di dare risposte concrete, le migliori possibili (non le migliori in assoluto) agli obiettivi che ci eravamo posti alla partenza di questa avventura.

La Città Digitale continua a “sognare” il futuro di Genova nel campo sempre più strategico dell'Information Technology, speriamo che sempre più la città tutta sogni e operi di conseguenza e in sinergia con noi, in un confronto dialettico con al centro bisogni reali e strategie a largo respiro a vocazione naturalmente internazionale. E che i prossimi anni segnino, come da programmi il consolidamento e lo sviluppo definitivo del progetto.
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Scopri il Network di Genova

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Scopri il Network di Genova
Ecco il Network di Genova
Con l’avvio del nuovo portale si completa il quadro del network digitale del Comune: prende forma, quindi, il sistema di comunicazione web che permetterà da un lato di rendere più accessibili determinati servizi, implementando la trasparenza e il flusso di informazioni dell’amministrazione
Con l’avvio del nuovo portale si completa il quadro del network digitale del Comune: prende forma, quindi, il sistema di comunicazione web che permetterà da un lato di rendere più accessibili determinati servizi, implementando la trasparenza e il flusso di informazioni dell’amministrazione
Il nuovo portale sarà affiancato da Vivere Genova, il web magazine che in pochi mesi si è saputo affermare nell’informazione culturale, e non solo, della nostra città: cultura e servizi, eventi e informazioni istituzionali, visibilità e trasparenza, la nostra città da oggi, quindi, potrà contare su strumenti all’avanguardia, e in continua evoluzione, per comunicare con se stessa e con il mondo, diventando sempre di più Città Digitale.

Entriamo nel dettaglio, per capire meglio la struttura di questa rete. Il sito su cui state leggendo queste righe coprirà il lato istituzionale della informazione del Comune, affiancato dalla pagina “Il Mestiere del Sindaco” e dalla “Agenda degli Appuntamenti” (che vedrà la luce tra breve. A questi si uniscono il sito già on-line di “Urban Center” e di “Straordinaria Genova”, conosciuto anche come il sito delle manutenzioni.

Accanto al network istituzionale, si affaccia la parte culturale dell’informazione, che spazia dagli eventi al citylife in tutte le sue molteplici sfumature, garantita da Vivere Genova, il Portale dei Musei, Genova Teatro, il Portale Turismo, GG6, dedicato alle iniziative culturali giovanili, il Sito del Teatro Carlo Felice, a cui a breve si affiancheranno il Portale della Creatività, il Portale della Biblioteche e Genova Educational: ogni aspetto dell’intensa vita artistica, intellettuale e creativa della vecchia Superba, quindi, avrà la sua ribalta multimediale.

Ai due network, quello istituzionale e quello culturale, sono affiancati spazi web dedicati ad eventi particolari o eccezionali, come il sito “Genova Città dei Diritti”, il sito “Biennale del Mediterraneo” e “Genova Spettacolare”, e da portali dedicati a servizi specifici come il sito dell’Autorità per i Servizi Pubblici Locali che offre al cittadino la possibilità di segnalare online disservizi e malfunzionamenti in una logica di assoluta trasparenza.

Questa piccola galassia dell’etere sfrutterà, per moltiplicare le proprie capacità divulgative, aggregatori e distributori di contenuti indipendenti: YouTube, attraverso il canale “Genoa Municipality Channel”, per quanto riguarda tutto ciò che è video, il canale Flickr per il materiale fotografico, l’Agenda degli Eventi del Comune, per la calendarizzazione degli appuntamenti, e la viralità dei canali social di Facebook, dove il Comune ha aperto più di 40 pagine tematiche.
Abbiamo visto le motivazioni alla base di questa architettura web, concepita per sfruttare tutte la potenzialità 2.0, abbiamo visto la struttura, ora cerchiamo di capire i criteri a cui risponde questo progetto, che, come internet vuole, è, e sarà, in continua evoluzione.

I principi alla base di questo progetto sono molteplici: la fruibilità diffusa e condivisione dei contenuti, grazie al rilascio di questi sotto licenza Creative Commons, e l’utilizzo delle piattaforme social e di strumenti open source gratuiti, permetterà l’utilizzo, il riutilizzo e la diffusione delle informazioni, gestite e prodotte con costi ridotti da parte dell’amministrazione e la totale gratuità dell’accesso da parte dell’internauta.

Il sistema, inoltre, per come è stato impostato garantirà lo sviluppo e l’ampliamento dell’offerta attraverso la creazione di nuovi servizi, resi più sostenibili dalla stessa amministrazione, grazie alla gestione dei contenuti attraverso redazioni diffuse, formate internamente.

Lo staff di Città Digitale, centro nevralgico di questa nuova e crescente infrastruttura del web 2.0, composta da redattori, video maker, fotografi e informatici continuerà a produrre diverse tipologie di prodotti, come è avvenuto in questi ultimi due anni: contenuti multimediali (testi, immagini e video), siti web, servizi e applicativi dedicati ai naviganti; tutto ciò verrà diffuso attraverso i siti sopraelencati, appoggiandosi alla viralità dei social network indipendenti: in altre parole le informazioni potranno essere trovate dove sono residenti ma raggiungeranno le persone grazie alla ramificazione dello sharing system di canali come Facebook, YouTube e Flickr. Maometto andrà alla montagna, e al contempo la montagna andrà da Maometto, assicurando la diffusione e la capillarità dell’informazione.

Guardiamo due numeri, che meglio di tante parole possono illustrare le potenzialità di questo network: Vivere Genova, sito attivo dall’1 ottobre 2010 e che in media registra 1.000 visite uniche giornaliere, ad oggi è stato visitato 252 mila volte, con oltre 600 mila pagine visitate; il canale YouTube, Genoa Municipality Channel, nato con la Notte Bianca del 2008, visualizzato totalmente 2.200.000 volte, per i suoi quasi 800 video; la pagina Facebook della Città di Genova sfonda ogni mese quota un milione di interazioni. Queste parlano chiaro: i contenuti hanno iniziato a girare, stanno creando un sistema, una rete di informazioni che mai una città come Genova, nella sua millenaria storia, ha avuto a disposizione.

La Superba riparte da qui, e come è scritto nel suo Dna, il suo popolo sono i navigatori di tutto il mondo: da qui in avanti il mare aperto della rete è a portata di mano, e la città ha varato la sua moderna flotta, pronta a portare ovunque nel mondo un po’ di noi, un po’ di Genova.
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